Raymond Chandler è nato a Chicago, Illinois,
nel 1888. Studiò in Inghilterra, Francia e Germania per poi
tornare nel 1913 in California dove trovò lavoro come contabile
prima presso la Centrale del latte di Los Angeles e poi per una grande
compagnia petrolifera. Nel 1924 sposò Cissy Pascal, una ex
modella di quasi vent'anni più vecchia di lui. Gli anni della
depressione economica gli costarono il lavoro e lo avvicinarono all'alcol
e alla letteratura di genere. Chandler, che fino a quel momento si
era considerato un poeta, cominciò a scrivere racconti hard
boiled. Le sue storie dense e complicate si svolgono su sfondi cittadini
violenti e desolati. Nel 1933 la rivista Black Mask pubblicò
il suo primo racconto "I ricattatori non sparano". Pochi
anni dopo scrisse il suo primo romanzo, "Il
grande sonno" (1938), in cui appare per la prima
volta l'investigatore Philip Marlowe, uno dei detective più
famosi della storia della letteratura e del cinema. E proprio il mondo
del cinema fu uno delle sue passioni. Dopo aver pubblicato Addio,
mia amata (1940), La
finestra sul vuoto (1942), In
fondo al lago (1943), senza mai sfondare e soprattutto
senza mai raggiungere il successo ottenuto da Dashiell Hammett, Chandler
decise di accettare le proposte delle più importanti case cinematografiche
di Hollywood.
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Cominciò lavorando alla sceneggiatura del film "La morte
paga doppio", adattamento dell'omonimo libro di James Cain, per
il regista Billy Wilder. Il rapporto con il mondo del cinema non fu
sempre felice. Riuscì a passare, tra alti e bassi, da uno stipendio
di 700 dollari alla settimana a più di 4.000, grazie al successo
dei suoi adattamenti. Pur riuscendo a strappare contratti anche molto
vantaggiosi, si stancò presto di questo mondo. Sempre più
schiavo dell'alcol decise di abbandonare definitivamente Hollywood.
Tornato alla scrittura, riuscì a portare a termine solo due
romanzi, il mediocre "La sorellina" (1949) e uno dei suoi
migliori romanzi, "Il
lungo addio"(1954). Morì a La Jolla, in
California, nel 1959.