Emanuel Carnevali

Emanuel Carnevali
Nato a Firenze il 4 dicembre 1897, trascorre la sua giovinezza tra Biella e Cossato, con la madre, spesso malata, lontano dal padre. Quando sua madre muore va a vivere con il padre, persona dura e uomo “d’ordine”, con il quale Emanuel non ebbe mai un gran rapporto, come traspare dal suo unico romanzo, in gran parte autobiografico, Il Primo Dio. Il padre lo fa studiare in collegio, prima a Bologna e poi a Venezia, ma per Emanuel è come stare in carcere. Appena possibile decide di allontanarsi definitivamente dalla famiglia, e il modo migliore è senz’altro emigrare in America. Negli States la vita non è facile. Passa attraverso i lavori più umili, spesso lo troviamo nelle cucine di ristoranti italiani, vive in condizioni di povertà assoluta, trascinandosi per camere ammobiliate, senza soldi e senza mangiare.
un assaggio da Il Primo Dio
Ma le sue condizioni non gli impediscono di continuare a coltivare la sua passione per la letteratura e la poesia. Quando finalmente riesce a farsi conoscere per le sue doti di poeta e scrittore, entra in contatto con alcuni dei più importanti scrittori americani dell’epoca, tra cui Ezra Pound, Williams Carlos Williams, Sherwood Anderson, Robert McAlmond, ammirati per il suo stile “selvatico”. Scrive e compone in lingua inglese portando una ventata di novità nella letteratura americana. Fu senz’altro il primo scrittore itolo-americano di un certo spessore. Nel 1922 è colpito da una grave forma di encefalite che lo costringe a far ritorno in Italia, per curarsi. Accolto dal padre, viene ricoverato in ospedale, vicino Bologna, dove trascorre gli ultimi anni della sua vita. Muore l’11 gennaio 1942.

Adelphi ha pubblicato Il Primo Dio in cui, oltre al suo unico romanzo, compaiono alcune delle sue poesie, racconti pubblicati su riviste letterarie e scritti critici.

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