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Pesca
alla trota in America
1961 -
Marcos y Marcos, pag.151
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frammenti...
Mooresville,
Indiana, è la città di John Dillinger, e in città
c'è un museo " John Dillinger". Ci si può
andare, giusto per dare un'occhiata. Esistono città famose
come Capitale americana delle pesche o Capitale americana delle
ciliegie o Capitale delle ostriche, ovviamente c'è sempre
un festival collegato a queste specializzazioni e una bella
foto con una ragazza in due pezzi.
Mooresville, Indiana, è la Capitale americana di John
Dillinger.
Qualche tempo fa un tale ci si è trasferito con la moglie,
scoprendo centinaia di topi in cantina. Topi giganteschi, movimenti
lentissimi e occhi da bambino.
Quando la moglie se ne andò a trovare dei parenti per
qualche giorno, l'uomo comprò una calibro 38 e un sacco
di munizioni. Poi scese in cantina, dove c'erano i topi, e si
mise a farli fuori. La cosa non li turbò minimamente.
Si comportavano come se stessero guardando un film, sbranavano
i compagni morti al posto del pop-corn.
L'uomo si avvicinò a un topo concentrato a mangiarsi
un compagno e piazzò la canna della pistola accanto al
suo muso. Il topo non ci fece caso e continuò a mangiare.
Quando fece scattare il martelletto, il topo si interruppe un
istante e spostò lo sguardo. Fissò prima la pistola,
poi l'uomo. Il suo era uno sguardo quasi gentile, come per dire
: " Quando mia madre era giovane cantava come Deanna Durbin
".
L'uomo premette il grilletto.
Non aveva il senso dell'umorismo.
Hanno sempre dato spettacolo unico, spettacolo doppio e spettacolo
eterno al Teatro Maggiore di Mooresville, Indiana: la Capitale
americana di John Dillinger.
***
Lasciammo
Little Redfish alla volta di Lake Josephus a Capehorn a Seafoam
al Rapid River ,fino a Float Creek, oltre Greyhound Mine e infine
Lake Josephus; dopo qualche giorno imboccammo la strada per
Helldiver Lake con mia figlia sulle spalle e un bel drappello
di trote che aspetavno a Hell- diver.
Sapendo bene che le trote ci avrebbero aspettato come biglietti
aerei, ci fermammo a Mushroom Springs per un sorso d'acqua all'ombra
e qualche foto di me e mia figlia seduti su un ceppo.
Magari un giorno avremmo abbastanza denaro per sviluppare quelle
foto. A volte mi viene una gran curiosità di vedere se
vengono bene. Per il momento se ne stanno lì in sospensione,
come semi impacchettati. Sarò più vecchio quando
le stamperemo, di sicuro sarò più accomodante.
Guarda, è la nostra bambina! Guarda , Mushroom Springs!
E quello sono io!
Raggiunsi la riserva nel giro di un' ora, a Heel-diver, e la
mia donna, nella grande concitazione per la pesca, non si accorse
che la bimba si era addormentata al sole, così al risveglio
vomitò e io la presi in braccio lungo il tragitto di
ritorno.
La mia donna procedeva silenziosamente alle mie spalle, con
in mano pesci e canna da pesca. La bimba vomitò un altro
paio di volte, giusto un goccio di vomitino alla lavanda, sui
miei vestiti, si capisce,il suo viso era caldo e paonazzo.
Ci fermammo a Mushroom Springs. La diedi un sorsetto d'acqua,
non troppa, che le tolse di bocca il sapore di vomito. Cercai
di pulire il vomito dai miei abiti e per una strana ragione
fu il momento giusto, lì a Mushroom Springs, per chiedersi
cosa ne fosse stato dell'abito coloniale. Ai tempi della seconda
guerra mondiale e delle sorelle Andrews l'abito coloniale era
parecchio in auge, parlo dei primi anni Quaranta. Mode passeggere,
come al solito.
Ma una bambina che sta male sulla strada che scenda da Hell-diver,
nel luglio del 1961, è una faccenda più importante.
Non la si può lasciare in quello stato, una bimba malata
deve avere il suo posto nella galassia, fra le comete che passano
vicino alla terra ogni 173 anni.
Smise di vomitare dopo Mushroom Springs, la riportai giù
in braccio per il sentiero dentro e fuori dall'ombra, attraverso
altri torrenti senza nome, e quando raggiungemmo Lake Josephus
stava di nuovo bene.
Dopo un po' era già in giro con in mano una bella trota
gola rossa, la teneva come si tiene in mano un'arpa mentre si
va a un concerto con dieci minuti di ritardo e non c'è
a tiro uno straccio di autobus e neppure un taxi.
***
Se mi è concesso, qui, un desiderio umano, confesso di
aver sempre desiderato scrivere un libro che terminasse con
la parola mayonnaise.
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