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GLI EVENTI CULTURALI A CRUCOLI |
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Alcuni elementi storici su Crucoli, le chiese, il castello. (ricerche eseguite sulla rete) Crucoli capoluogo sorge su una collina distante dal mare circa sei chilometri, la cui visione ai può del resto vedere da una parte del paese, mentre l'altra gode una panoramica nettamente montana, nella quale spicca l'altopiano del monte Elo, e, verso il più lontano orizzonte, quella ora azzurrina ora imbiancata dai monti della Sila. Il paesaggio marittimo viene quà e là interrotto dal verde cupo delle colline boscose di "Circiente". Nella stessa direzione abbiamo la panoramica visione della pianura che va da Punta Alice a Fiumenicá. A Crucoli si accede per mezzo di due strade: la prima, più importante e trafficata è la Provinciale che parte dalla S.S. 106 presso la frazione Torretta lato sud; l'altra, invece, partendo dal bivio di Cassia, si dirama poi attraverso stradine interpoderali per raggiungere il paese dalla parte nord-ovest. Centro del paese è l'antica piazza Di Bartolo, una volta vero cuore della vile paesana; in essa i vecchi sedili ieri di pietra, oggi di ferro, e le moderne panchine sono testimoni di vicende civili e storie umane di costume e cronaca, di ieri e di oggi. lntorno al rudere dell'antico Castello Normanno, si snoda la vecchia Via Verdi con le sue uscite, una soprannominata fin dai tempi antichi "Sotto il ponte" poiché sito del medioevale ponte elevatoio; l'altra "Coppo di guardia", originariamente sede della guarnigione posta a guardia e difesa del castello e dei suoi abitanti; da questa via si dipartono viuzze e vicoletti che attraverso discese e scalinate permettono di raggiungere la parte pianeggiante e periferica del paese. Nel vecchio centro storico di cui fanno parte anche la vecchia Via S. Pietro, Via S. Maria, i caratteristici rioni "Portella" e "Scaccera". Caratteristica del centro storico Crucolese è la sistemazione strutturale delle case, l'una addossata allegra, quasi a volersi ostimatamente ed orgogliosamente sostenere per reggersi in piedi e lottare insieme contro il logorio del tempo e le devastazioni ambientali dell'uomo. A dominare questo groviglio di tetti resta la "Chiesa Madre S.S. Pietro e Paolo", testimonianza dell'arte, del culto religioso tradizionale e della fede dei Crucolesi. Non resta quasi più niente delle antiche botteghe artigiane: "A froggia", "U Scarparu", "U Seggiaru", simboli dell'antica operosità ed ingegnosità dei nostri antenati, poiché i giovani non hanno trovato in questi antichi mestieri quelle grafificazioni economiche, civili ed umane che cercavano. Persistono ancore alcune tradizioni di carattere religioso, come la Festa della Madonna di Manipuglia, patrona di Crucoli, che si svolge nel mese di maggio, il cui culto e devozione risale ad alcuni secoli fa. Alla Madonna di Manipuglia è dedicato l'omonimo Santuario, sito sulla strada provinciale che unisce Crucoli a Torretta, meta di pellegrinaggi di crucolesi vicini e lontani ed anche di numerosissimi fedeli dei paesi limitrofi, specialmente nella stagione estiva, in quanto il posto rappresenta in sè una nota paesaggistica naturalmente amena, mistica e riposante. Anche le tradizioni culinarie sono rigidamente e gelosamente conservate e tramandate. Il turista può trovare nel nostro paese i prodotti che erano il vanto della cucina dei nostri antenati: salsicce, soppressate, sanguinaccio, peperoni salati, crocette di fichi secchi, sarde salate ed infine la sardella a cui è dedicata la sagra che si svolge la seconda domenica di agosto. Accanto alle tradizioni citate, Crucoli ha il vanto di consumare intatto il suo patrimonio di valori morali, sociali ed umani che consentono ancora oggi di mantenere integro il suo stesso tessuto sociale, inattaccabile dai gravi mali che affliggono oggi la società contemporanea. A cura di Gianna Romeo e dell'amministrazione comunale di Crucoli I rinvenimenti archeologici di Crucoli risalgono al II e al III secolo a.C. Infatti il Santuario di Manipuglie fu costruito nel XIII sec. sui resti di villa romana. Il suo mare limpido e pulito, così come tutto quello che bagna la costa calabrese, attrae ogni anno moltissimi turisti - che villeggiano in questo posto, trovandolo di eccezionale bellezza. Crucoli dista dal mare circa sei chilometri; la frazione marina del suo territorio è denominata Torretta, costituita solo dal XIX secolo da alcuni pescatori tarantini. Il paesaggio marino viene a tratti interrotto da vere e proprie oasi di verde, cupe e boscose colline del "Circiente". Di notevole suggestione è la panoramica visione della pianura che va da Punta Alice a Fiumenicà, sinuosamente estesa a ridosso del litorale ionico. Centro del paese è Piazza Di Bartolo, luogo che era al centro della vita di relazione dei crucolesi. Oggi nella piazza le panchine di pietra sono state sostituite da altre in ferro battuto. L'economia del paese è prevalentemente agricola; la coltivazione di uliveti e vigneti e piuttosto diffusa. I prodotti tipici, che rendono indimenticabile il soggiorno a Crucoli sono il vino e "la sardella", definita, quest'ultima, "caviale dei poveri" (vera e propria leccornia, per chi ama le cose piccanti delle terre del sud). Inoltre sulle verdi colline crucolesi è diffuso l'allevamento di bestiame, che fornisce carne, latte e formaggio. Castello Normanno Gerardo Dentice Principe di Frasso ecc. e primo Principe di S. Vito e di
Crucoli. Nacque in Napoli il 18 settembre 1761 ed ivi morì il 24 aprile 1811.
Gerardo fu, nel 1807, ascritto nel nuovo libro d’oro istituito dopo
l’abolizione della feudalità. Sua moglie Ippolita fu Dama della Corte della
Regina Maria Carolina nel 1797. da ecclesia SANTUARIO MARIA SS. DI MANIPUGLIA L’immagine della Madonna di Manipuglia, si venera da tempo immemorabile. Una prima menzione si trova già nello “Zodiaco di Maria” del Padre Serafino Montorio del 1715, in cui si legge che nel piccolo bosco di Manipuglia fosse stata dipinta un’immagine di Maria Vergine. In quel luogo fu poi edificata una chiesetta la cui navata fu unita all’ “antica Cona” senza che questa ne venisse danneggiata. Infatti ancora oggi si può notare una cupoletta sul lato sinistro dell’altare, che copre una figura di stile quasi bizantino. Sull’altare si ammira, invece, la bellissima Madonna di autore ignoto, invocata soprattutto dagli autisti Festa annuale: la terza domenica di maggio. Santuario
Maria Santissima di Manipuglia
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