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Collezionismo sa Lolla: Lamette
- Storia
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Introduzione di
Serafino Pisanu
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Cenni
storici
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Una
delle sezioni più variegate e più seguite del collezionismo mondiale
è quella dedicata alla rasatura e ai molteplici rami nei quali essa
si sviluppa. In
parallelo allo sviluppo dei diversi metodi di rasatura, il mercato ha
continuato inoltre a proporre una quantità di prodotti cosmetici pre e
post-rasatura, come schiume, saponi, creme, lozioni, dalle proprietà
emollienti, astringenti, decongestionanti, antisettiche, e così via.
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Non sappiamo con certezza se anche gli antichi adoperassero prodotti
per facilitare la rasatura, ma molti degli ingredienti utilizzati per
i moderni cosmetici dedicati sono gli stessi individuati negli
unguenti e nei preparati di cui ci sono rimaste tracce nei reperti
archeologici. Il
mondo del collezionismo collegato alla rasatura abbraccia anche questo genere di oggettistica, nonché la pubblicità relativa e
l'insieme dei vari accessori che costituivano il corredo degli antichi
negozi da barbiere, quali affila-lamette, confezioni ed espositori di
lamette, bacili da barbiere, pennelli da barba, contenitori per lame
usate, scatoline in latta serigrafata, antichi rasoi a mano libera ed
anche elettrici, sedie professionali e seggiolini, stampe
pubblicitarie, calendarietti profumati, targhe e insegne, astucci in
pelle, bauletti vari porta-accessori, ecc...
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La
storia della lametta come oggetto da collezione ha inizio in Italia
negli anni Settanta, quando Primo Chiminazzo pubblicò su un periodico
milanese ("La grammatura") un articolo nel quale descriveva
la propria emozionante scoperta del variopinto mondo delle bustine
delle lamette: fu l'inizio di una passione che contagiò tanti
lettori, per poi allargarsi ulteriormente. Il collezionismo di lamette
trovò un terreno fertile in Italia, data la grande abbondanza di
ditte produttrici o distributrici. Ci fu un periodo che, in tutta la
Penisola, si diffuse la consuetudine di fare pubblicità alla propria
piccola o grande fabbrica anche attraverso gli incarti delle lamette.
Qual era l'uomo che non adoperasse al mattino una lametta, per
radersi? E quindi quale mezzo migliore per farsi ricordare? Ben presto
la lamettofilia italiana si estese, coinvolgendo negli scambi dei
collezionisti anche Paesi esteri, come Francia, Brasile, Gran
Bretagna, Stati Uniti, Unione Sovietica... In
Cecoslovacchia, addirittura, il collezionismo di lamette era già
attivo dagli anni Quaranta e in Polonia esisteva persino un Club dei
collezionisti del settore, a Varsavia.
Nella storia
della civiltà, la rasatura ha comunque interessato da sempre non solo la società dal punto di vista
pratico, di costume o come tendenza di moda, ma addirittura il
potere, che ha cercato di regolamentarla e rivestirla di
significati simbolici di volta in volta differenti.
Tremila anni or sono, ad esempio, la
religione ebraica imponeva l'uso delle forbici, piuttosto che del
rasoio, per tagliare barba e baffi. Nell'antico
Egitto, invece, durante i 70 giorni che servivano per effettuare la
mummificazione del Faraone, era proibito tagliarsi la barba. E
non sono certo gli unici esempi di regole a carattere religioso
al riguardo.
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Nel
mondo greco classico, quando la barba era generalmente considerata
simbolo di sapienza e saggezza, pare che a Sparta i vili fossero
obbligati per legge a radersi una sola guancia, rendendo così
vergognosamente riconoscibile la propria vigliaccheria.
Nell'Italia
Rinascimentale gli editti per regolamentare lunghezza e stile di barba
e baffi furono decine e decine.
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Nel
Medio Evo sembra che la barba fosse considerata segno evidente
di un qualche collegamento col demonio e dunque guardata con sospetto,
se non perseguitata.
A
seconda delle zone e del periodo storico, in Europa barba e baffi
furono imposti "per legge" o viceversa vietati, come capitò
ai Francesi sotto i Normanni o agli Inglesi sotto Guglielmo il
Bastardo.
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In
Russia, Pietro il Grande impose multe e tasse per dissuadere i suoi
sudditi dal tenere la barba lunga, osteggiata del resto anche in
Francia, durante la Rivoluzione.
A
partire dal 1800, la barba riprese la sua valenza
"filosofica", con in aggiunta una certa connotazione
anticonformista o rivoluzionaria, che le appartiene tuttora.
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Le immagini sono state trovate
sul WEB con un motore di ricerca immagini e qui raccolte per gli amici
collezionisti. Se qualcuno vantasse dei diritti esclusivi su di esse,
basta che ce lo faccia sapere e provvederemo ad eliminarle.
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Visita anche il primo sito interamente dedicato al
collezionismo di lamette italiane, in rete dal 2000...clik.to/lamette
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