Un commento di don Franco sul gesto e
l’opera di Piero
Un grazie sincero a te,
carissimo Piero, vero artefice, insieme agli altrettanto
carissimi Gianfranco Gaggioli, Mario Guarducci e Antonio
Terreni, di uno straordinario arricchimento artistico della
nostra comunità cristiana riunita attorno alla chiesa di
Santa Maria Assunta a Colle di Quarrata.
E’ significativo, che dopo
il dono del meraviglioso quadro dell’Assunta, titolare della
nostra chiesa, dopo la realizzazione della splendida figura
de Il pellegrino, sotto il portico michelucciano
della stessa, tu abbia oggi il merito e il pregio di
regalarci questo “Volto di Cristo”, cioè l’immagine
di colui che per i credenti è il liberatore da ogni forma di
schiavitù, maestro di vita e di salvezza e, per i non
credenti, riferimento comunque di libertà e di profonda
umanità.
Questo tuo lavoro su
Cristo, vertice dunque per i primi dell’amore di Dio per gli
uomini e per i secondi del pensiero umano, il cui giudizio
di merito convergente nei suoi riguardi hai ben
rappresentato - mi piace così interpretare - con i due
rettangoli a foglia d’oro inseriti ai lati della base
inferiore dell’icona - questi ultimi, allora, non semplice
escamotage per rafforzare l’effetto di profondità della
scena -, è l’opera tua che conclude idealmente un ciclo.
Dalla rappresentazione
della gloria e quindi della vittoria e quindi del
raggiungimento ultimo del fine e dello scopo della vita (l’Assunta);
attraverso l’evocazione del “cammino” necessario a tale
conseguimento (il Pellegrino); tu ci insegni come
solo attraverso una forte motivazione, che per noi cristiani
non può che essere il Cristo della storia (indicato dal
panno chiaramente ebraico sulla testa) e della fede
(indicato dallo sguardo penetrante, attraente e indagatore),
si può perseverare ed arrivare alla verità, ch’è, prima di
tutto, gioia e pace (i rami di ulivo) dell’anima nella
battaglia quotidiana e caparra, dopo e soltanto dopo,
dell’eternità.
Quella fiamma (o punto di
equilibrio o sorgente d’acqua o di luce), stilizzata e
breve, posta in alto, sopra la fronte, possa accendersi in
ogni uomo e donna di buona volontà, almeno in coloro che si
porranno dinanzi a questa immagine, così come egli disse: “Sono
venuto a portare il fuoco sulla terra, e come vorrei che
fosse già acceso” (Luca 12, 49): è il fuoco dello
Spirito, è il fuoco della verità e dell’amore.
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