Preghiera contemplativa davanti alla Sacra Spina

                         

Con l’approvazione di Mons. Mansueto Bianchi, Vescovo di Pistoia

 

 

1. Dio Padre, fonte di ogni Bontà e ricco di Misericordia, Ti ringraziamo per averci dato il privilegio di venerare in questa Chiesa la Sacra Spina, quale preziosa reliquia della Corona di pungentissime Spine, che fu crudelmente schiacciata sul Capo di Gesù, nostro amato Redentore. Questo Segno tangibile della Sua dolorosissima Passione ravvivi sempre più dentro di noi il desiderio di abbracciare tutto il Mistero della nostra salvezza, per essere veramente Tuoi figli.

 

2. Padre Santo, Tu hai così tanto amato il mondo da darci il Tuo Figlio Unigenito, perché ci rivelasse la grandezza e la potenza del Tuo Amore. Gesù, il Verbo Incarnato, irradiazione della Tua Gloria, non esitò a lasciare gli splendori del Cielo, per annientare Se stesso, assumendo la nostra natura umana e vivendo nascosto per trent’anni nella santa Famiglia di Nazareth. Nel suo Cuore sacratissimo ardeva quest’unico desiderio: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso. C’è un battesimo che devo ricevere e come sono angosciato, finché non sia compiuto!» (Lc 12,49-50). Così tutti noi abbiamo visto in Lui il Buon Pastore, che va in cerca degli smarriti di cuore, perdona i peccatori, guarisce i malati, scaccia i demoni, risuscita i morti, a tutti annuncia la salvezza e per tutti è disposto a morire, “perché non c’è amore più grande di chi dona la vita per i suoi amici” (cf. Gv 15,13)!

3. Padre, per la Passione e Resurrezione del tuo Figlio, di cui questa Sacra Spina è memoria, effondi il Tuo Spirito di Verità, perché sia distrutta in noi ogni ingratitudine, ogni indifferenza o chiusura verso il mistero della Croce, che invece è la via della vera vita e della gloria! Rendici instancabili nel meditare sull’opera più stupenda del Tuo divino Amore, che è la dolorosissima Passione e Resurrezione di Gesù, per imparare dal Crocifisso ad abbracciare le nostre piccole croci di ogni giorno. Le tenebre del male si addensarono sul Calvario, ma il Sangue di Cristo ardendo d’Amore, si accendeva ed illuminava questa prima Messa sul mondo, divenuta ormai il luogo della definitiva vittoria sul Nemico, sul peccato e sulla morte. Da qui nacque quella Sorgente di Salvezza che è l’Eucaristia, da cui scaturiscono fiumi di acqua viva e, in tutte le Messe, lo Spirito del Cristo Risorto grida al cuore di chi è ancora triste e angosciato:

«Nel mondo avrete tribolazione, ma abbiate fiducia, Io ho vinto il mondo» (Gv 16,33).

«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime.  Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» (Mt 11,29).

 

4. Signore, nel segno di questa Sacra Spina, Tu ci assicuri che nella Tua Croce troveremo la risposta a tutti i nostri perché. Se non esiteremo a “seguirTi”, Essa diventerà il segreto della nostra pace e la sorgente della nostra forza. Padre, la luce del Tuo Spirito, ci aiuti a scoprire il Vangelo della sofferenza, il suo significato salvifico, per avere il coraggio di esclamare con san Paolo: «Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24).

 

5. Padre, aiutaci ad estirpare le più profonde radici dei nostri peccati. Vogliamo essere i missionari del Tuo Spirito d’Amore, che Gesù, Sacerdote e Vittima, ha effuso morendo sulla Croce e che sempre ci dona nell’Eucaristia. Fa’ di noi i nuovi raggi di questo Sole vivo, perché finalmente Dio sia amato da tutti! Padre buono, per la Redenzione operata dal Tuo Figlio, di cui questa Sacra Spina è segno, donaci, al termine della nostra vita terrena, la gioia di innalzare, nella Gerusalemme del Cielo, il cantico nuovo dei redenti, che “hanno lavato le loro vesti rendendole candide col Sangue dell’Agnello” (cf. Ap 7,14). Lassù non ci sarà più né lutto, né dolore. Tu tergerai ogni lacrima dai nostri occhi e saremo per sempre illuminati dalla Tua splendida Luce (cf. Ap 21,4. 23). Te lo chiediamo per l’intercessione di Maria Santissima Addolorata e per Cristo nostro Redentore. Amen. Alleluia!

 

[Composta da Sr. Federica R. Romersa]

Roma, 3 gennaio 2009 -

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