Padre Zanotelli e S.Em. Mons.
Sepe:
due esempi da evitare!
Confesso di essere rimasto
molto sconcertato nel vedere padre Alex Zanotelli in corteo
contro la discarica di Chiaiano in Campania, così come molti
dubbi mi erano venuti a suo tempo in occasione della sua
partecipazione alle manifestazioni contro l’inceneritore
della piana a noi vicina. Lo stesso disagio ho provato
quando giornali e televisioni riportavano di parroci
schierati a tal punto contro le discariche nel napoletano da
celebrare messa nei luoghi dei presidi. Mi domando dov’è
finito il senso civico e dove abbiamo confinato il dovere,
per chi ha comunque incarichi di responsabilità, di educare
alla solidarietà e alla condivisione dei problemi. Per quei
preti poteva e può valere la scusante di subire un certo
“ricatto” o come minimo una certa “pressione” da una realtà
sociale profondamente deteriorata e quindi come a dire: se
non vuoi tagliarti ogni possibilità di dialogo con il tuo
“gregge” cerca di mostrarti suo amico o, per lo meno, di non
inimicartelo. Questo vale per quei sacerdoti “di frontiera”,
ma il ragionamento non può valere per padre Zanotelli, che
non è parroco e quindi non ha da tutelare rapporti con
chicchessia! Si vuole combattere contro l’ingiustizia? Bene!
Si vuole combattere per una società più equa e solidale?
Bene! Si vuole sottolineare l’inquinamento a cui camorra e
connivenze varie hanno ridotto un territorio? Bene!
Chiediamoci però dove si scaricano migliaia di tonnellate di
rifiuti che si trovano per le strade, non perché l’immagine
dell’Italia ne venga deturpata, ma perché con l’arrivo del
caldo possono provocare epidemie d’ogni tipo. Si accusano
gli altri di essere integralisti: ebbene, signori, chiunque
può diventarlo, quando la ragione, l’evidenza e la necessità
di affermare delle priorità abdicano a considerazioni pur
importanti ma che non tengono conto del quadro generale e
oggettivo di riferimento. Socrate ce lo ha insegnato con
molta chiarezza: nel meccanismo di conoscenza della verità
(sillogismo), la qualità è determinata non dall’elemento più
ristretto, ma da quello più ampio. Se la spazzatura
abbandonata nelle città è un pericolo, devo valutare quale
sia l’azione più consona e rapida per mettere in sicurezza
non il minore ma il maggior numero possibile di persone,
pena ritrovarsi tutti contro tutti, ponendo fine ad ogni
principio di convivenza civile. Ammiro Zanotelli quando si
impegna per i poveri del mondo e di Korogocho in
particolare, quando richiama alla necessità di nuove regole
nei rapporti economici tra gli Stati ... ma quando assume
posizioni del genere, ebbene: arrivederci e buon viaggio.
La crisi della spazzatura in
Campania sta montando ormai da anni e da mesi in modo
eclatante e pericolosissimo, viene spontaneo chiedersi, da
cattolici, come mai il pastore supremo di quel gregge, sua
eminenza il cardinal Sepe, si sia limitato ad una presa di
posizione sporadica e priva di coraggiosa insistenza.
Colline fra Monti |
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