Il ricamo dei guanti ..."le donne in chiusa"

                             
   
   
   
                       

I guanti di filé sono nati a Colle

Alcuni vorrebbero attribuire a questo o a quel luogo l’invenzione di quell’originale ed artistico accessorio dell’eleganza femminile costituito dai guanti di filé. La verità è però una e inconfutabile, essendoci testimonianze e documenti certi: l’idea e la realizzazione pratica di quel capo di abbigliamento ha avuto la sua culla e il suo punto di diffusione originario, in altre parole la sua prima realizzazione mondiale, a Colle di Quarrata.

Nel lontano 1927, quando ormai da decenni nella casa dei Rossi, in località Castello de’ Rossi (appena poco sopra la chiesa di Santa Maria Assunta), l’arte del ricamo era una consuetudine, la signora Tonina, moglie di Paolo Rossi e cognata di Dario (padre del nostro carissimo Francesco Rossi), ebbe l’intuizione e si mise, con le sue collaboratrici, attivamente all’opera. Chiuse in una stanza per non essere spiate e non vedersi rubata la preziosa idea (tanto da venire chiamate in seguito, per la creazione di modelli sempre nuovi, “donne in chiusa” - la concorrenza anche a quei tempi era spietata) riuscirono a produrre alcuni prototipi da sogno, subito commercializzati dalla ditta Rapezzi di Firenze. Lanciati sul mercato, i guanti di filé ebbero un grande successo e trovarono decine di imitatori alcuni dei quali, con il tempo, avrebbero avuto la pretesa di attribuirsi il merito dell’invenzione, confidando nell’ignoranza dei fatti da parte dei più.

Con la seconda guerra mondiale, il mercato ebbe un blocco quasi totale e decine di migliaia di confezioni, inscatolate, vennero conservate nei sotterranei dell’impresa fiorentina che solo a guerra finita poté riprendere le spedizioni. Ai conti Spalletti di Lucciano si deve il grande merito di aver curato la produzione del ricamo attraverso l’adeguata preparazione e l’organizzazione del lavoro, con relativi contributi pensionistici, di decine di donne del territorio, altrimenti prive di un reddito proprio a sostegno dei rispettivi nuclei familiari.  

Davanti alla chiesa di Santo Stefano a Lucciano, nel 1966 fu realizzata una piccola fontana con questa dedica: “Alla contessa Gabriella Spalletti riconoscenti le lavoratrici pensionate della scuola merletti – 25.9.1966

(nelle foto possiamo vedere le piastre elettriche che venivano usate per stirare i guanti)
   

 

In  seguito alla pubblicazione di questa pagina un originario di Colle ci ha contattato e ci ha messo a conoscenza  che  da  molti anni  conserva (pressoché intatti)   una notevole quantità di capi rimasti invenduti a causa della guerra.

 

                 Noi non potevamo fare a meno di mettere in vetrina il seguente campionario:

         
     
         
     
 
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