| Gli STRUMENTI nella Banda... Flauto, clarinetto, sassofono, corno, flicorni,
tromba, tromboni, percussioni.
Il Flauto

Il flauto è uno strumento antichissimo che
ha subito diverse trasformazioni.
Esso era usato già in epoche
passate da egiziani, assiri, babilonesi, ebrei, cinesi, giapponesi,
greci, romani e arabi.
Vennero usati sia flauti con fori, sia flauti
formati da più tubi
non forati, legati insieme: la siringa o flauto di Pan dei greci
era uno strumento di questo tipo, e si suonava come l'attuale armonica
a bocca (che in Lombardia, spiritosamente, si chiama anche gratta
müson)
Oggi vengono impiegate due famiglie di flauti: flauti
diritti, flauti traversi .
Il Flauto Diritto
Il flauto diritto, chiamato
così per la posizione dello strumento
rispetto al suonatore, viene anche detto flauto dolce per la qualità del
suono prodotto e flauto a becco per l'imboccatura che ricorda il
becco di un uccello.
Esso fu molto diffuso in Europa durante il Medioevo
e Rinascimento e nel periodo barocco, vi sono bellissimi brani di
musica scritta da Monteverdi, Purcell e Bach nei quali questo strumento
spicca.
È oggi usato largamente per l'educazione musicale nelle
scuole e la esecuzione di musiche antiche su strumenti originali.
Il Flauto Traverso
Il flauto traverso, o Traversiere,
o obliquo, è detto così perché si
suona tenendolo in posizione trasversale.
Esso è antico quanto
il flauto diritto ma ha avuto una maggior fortuna, venne infatti
maggiormente valorizzato come strumento da molti compositori tra
i quali Albinoni, Vivaldi, Bach.
Il flauto nella Banda
Nella Banda il flauto
traverso trova largo impiego grazie alla sua versatilità.
Strumento
tipo della famiglia è il flauto in DO che ha come
fratello minore il flauto piccolo o ottavino che esegue all'ottava
sopra.
Il flauto moderno ha quindici fori , e con il suo complicatissimo
sistema di chiavi , introdotto verso il 1850 da Theobald Böhm,
può rivaleggiare in agilità con qualsiasi strumento,
e può superare le tre ottave di estensione.
Nella Banda il
flauto è considerato il più agile tra
gli strumenti, con esso si possono eseguire con disinvoltura, salti
di note assai distanti, trilli, arpeggi legati e staccati.
Si presta
inoltre per le note ribattute mediante il doppio e il triplo colpo
di lingua.
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Il Clarinetto

Come antenato del clarinetto si può assumere
quello che nel Medioevo e nel Rinascimento era chiamato Chalumeau,
che divenne assai diffuso e usato nelle orchestre del Seicento.
La
trasformazione dello Chalumeau nel moderno clarinetto avvenne verso
la fine del Seicento per opera di Johann Christoper Denner di Norimberga.
Più tardi
venne applicato al clarinetto un sistema di chiavi ideato da Böhm
come per il flauto.
Il nome clarinetto deriva da clarino, termine
con il quale si designava in Italia una tromba con un tubo di piccolo
diametro, che dava suoni particolarmente squillanti.
Il clarinetto nella Banda
Nella Banda i
clarinetti assumono i ruoli che nell'orchestra sono affidati ai violini,
infatti mentre il flauto suona generalmente da solista, i clarinetti
nella Banda suonano in "coro" formando assieme
ai flicorni, quella che è la sonorità bandistica di
fondo.
Le caratteristiche essenziali del clarinetto possono essere
così riassunte:
estensione molto ampia, superiore alle tre
ottave e mezzo; sonorità con
gamma di intensità estesissima, che può raggiungere
un forte ben sostenuto e soprattutto un pianissimo ai limiti dell'udibilità;
grande agilità nell'esecuzione dei passi legati e buona omogeneità di
suono tra i vari registri.
È per queste sue doti che nella
Banda al clarinetto vengono affidati melodie e passi virtuosistici
di estrema difficoltà.
All'inizio del secolo si costruirono
clarinetti tagliati in quasi tutte le tonalità (cioè clarinetti
che, a parità di
diteggiatura, davano suoni diversi).
Oggi giorno principalmente si
usano clarinetti in La e Sib.
Nella Banda principalmente sono usati
clarinetti in Sib.
Della famiglia dei clarinetti, e usato in Banda è il
clarinetto piccolo in Mib chiamato anche Quartino.
Esso continua i
disegni melodici del clarinetto soprano in Sib verso l'acuto e spesso
suona in unione al flauto e all'ottavino.
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I Sassofoni
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I saxofoni sono strumenti ad ancia
semplice, essi devono il loro nome al costruttore Adolphe Sax
che li invento verso il 1840.
Differiscono dai clarinetti perché hanno un tubo conico
anziché cilindrico e perché sono costruiti in
metallo anziché in legno, inoltre il loro volume di
suono può essere considerato triplo rispetto a quello
dei clarinetti.
I saxofoni furono dapprima adottati nelle bande francesi (riforma
di sax 1845), poi anche nelle bande di altri paesi e in Italia
(riforma di Alessandro Vessella 1901).I saxofoni si possono considerare come elementi di unione
tra strumenti di legno e strumenti di ottone, essi infatti
raddolciscono la durezza del timbro di questi ultimi.
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I Saxofoni nella Banda
Nella Banda risultano principalmente essere usati:
Sax soprano in Sib, strumento cantabile, usato come solista in sostituzione
dell'oboe e di solito in unione con i clarinetti in frasi melodiche.
Sax contralto in Mib, strumento anche esso cantabile che può sostituire
il corno inglese Sax tenore in Sib, considerato il violoncello della
famiglia e impiegato in unione ai flicorni Tenore e Baritono. Sax
baritono in Mib, che fa la parte del basso armonico.
Notevole importanza
assumono nell'esecuzione di brani moderni jazz e dixieland.
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Il Corno
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Il corno moderno
deriva da strumenti antichi, in origine costruiti con corna
di animali, e più direttamente da uno strumento del
Cinquecento, detto tromba da caccia o corno da caccia.
Il corno da caccia venne usato spesso dai compositori del
Settecento. |
Lo strumento cominciò ad acquisire importanza
musicale solamente verso la fine del XVII secolo, quando si pensò di
dargli un bocchino a forma di imbuto onde ottenere un timbro meno
chiaro e squillante di quello della tromba.
Si debbono a Blühmel
e Stölrel i primi tre corni a pistoni
fabbricati nel 1814.
Il Corno nella Banda
Esistono corni in
diverse tonalità, nella Banda principalmente
sono usati i corni a pistoni in Mib.
I corni sono strumenti utilissimi
nella banda, le loro parti ricalcano quelle scritte per l'orchestra.
Essi
si amalgamo bene con tutti gli strumenti e si prestano al canto,
all'armonia, all' assolo.
Tra gli ottoni è uno degli
strumenti più difficili
da suonare ed occorre esercitarsi ad ottenere una buona intonazione
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I Flicorni
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Nel 1810 l'inglese
Holliday fabbricò una tromba a sei chiavi e le dette
il nome Bugle-Horn. Questo strumento subì numerose modificazioni e assunse
successivamente i nomi di Bugle o clavicorni o flicorni (nome
usato in Italia).
Il flicorno è elemento indispensabile per qualsiasi
Banda. Nessuna classe di strumenti si presta meglio dei flicorni
per rappresentare nella banda un coro di voci umane e per
ottenere un effetto di pizzicato di archi.
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I Flicorni nella Banda
Esistono
flicorni in molte tonalità, ma solitamente
si adoperano i seguenti:
Flicorno sopranino in Mib, al quale
nelle trascrizioni bandistiche dei brani lirici gli viene
affidato la parte del soprano vocale.
Flicorno contralto in Mib, conosciuto con il nome di Genis,
di solito usato per accompagnamento e armonia.
Flicorni Tenore,
Baritono e Basso in Sib, strumenti essenzialmente cantabili
che si prestano in unione ai saxofoni a fare la parte dei
Violoncelli.
Sono insostituibili per eseguire le parti del
cosiddetto controcanto e a loro viene abbinato il registro
proprio delle voci di Tenore, di Baritono e di Basso.
Flicorni
Basso Grave in Fa o Mib, conosciuti anche come Bombardoni.
Questi
strumenti, assieme al Flicorno Contrabbasso in Sib, rappresentano
il basso fondamentale della Banda ed eseguono parti affidate
ai Contrabbassi nell'orchestra.
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La Tromba

La tromba è stata adoperata fin dalla
più antichità per chiamare a raccolta, marcare ritmi,
eccitare gli animi, sia in cerimonie religiose, sia in imprese
belliche.
La tromba primitiva era costruita rudimentalmente; prima
di legno, poi di avorio, infine di metallo.
Le trombe facevano parte
dell'orchestra già all'inizio
del Seicento e molte parti per tromba si possono trovare in brani
di Monteverdi, Bach e Haendel.
Lo strumento rimase più o
meno simile sino alla seconda metà del XVIII secolo, quando
cominciarono modificazioni radicali.
Si ebbe nel 1780 l' Inventions-trompete
o tromba a tiro, tra il 1801 e il 1803 la Tromba a chiavi, nel
1823 la Tromba con coulisse à ressort
e si arrivò così al 1827 in cui si costruì la
tromba a pistoni, applicandovi l'invezione già fatta per
i corni.
La Tromba nella Banda
Alla tromba si
affidano parti che spaziano dalle romanze liriche del soprano,
a brani di dixieland, jazz, melodie e arie cantabili di qualsiasi
genere.
Nella Banda molto usata è la tromba soprano in Sib.
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I Tromboni
Alla fine del XV secolo esistevano già i
tromboni. Nel secolo successivo la famiglia era al completo, dal
soprano al basso, e i musicisti dell'epoca consideravano tali strumenti
i più perfetti,
tra quelli a bocchino, di potessero disporre.
Difatti nel trombone
a tiro, chiamato allora dagli italiani "tromba
spezzata e tromba duttile", allungando gradatamente la cosiddetta
coulisse mobile, si otteneva la scala degli armonici nelle stesse
posizioni degli strumenti attuali a tre pistoni.
Il trombone attuale,
formato da un tubo scorrevole (trombone a tiro) è rimasto
pressoché invariato dal '400 ad oggi.
I Tromboni nella Banda
Nella Banda i più usati
sono i tromboni tenore.
Essi sono generalmente adoperati come strumenti
d'armonia e d'accompagnamento sia con accordi in battere per valorizzare
il ritmo, sia con accordi in controtempo.
Si prestano però anche
per l'esecuzione di canti e passi importanti nonché come base
a squilli in unione a trombe e corni.
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Le Percussioni

L'impiego delle percussioni risale alla notte dei tempi.
Produrre suoni percotendo oggetti è indubbiamente una cosa istintiva per ogni essere umano.
La percussione o batteria è il
settore della Banda in cui si picchia e si fa fracasso.
Non c'è strumento
che può tenere testa alle percussioni
in quanto volume di suono ed è per questo che al percussionista
occorre un lungo tirocinio che gli permetta di imparare a dosare
la forza di cui può disporre.
Le percussioni nella Banda
Fondamentalmente
nella Banda è sempre presente la triade
Grancassa, Tamburo rullante e piatti, impiegati con maestosità nell'esecuzione
di marce da parata.
In grande considerazione sono tenuti anche i
Timpani che si uniscono alla triade sopracitata quando si eseguono
brani da concerto.
Compito non facile spetta ai percussionisti
che spesso, anche durante l'esecuzione di brani, devono essere
pronti a passare dai piatti alle maracas, al tamburo basco, al
triangolo, alle campane e così via.
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