IL
Forlì è decisivamente nella bufera. Due giornate dal
termine e quattro punti da recuperare dalla capolista Fano,
queste sono le uniche speranze delle formazione romagnola
per riabbracciare quella insperata promozione.
Forse "siamo arrivati al capolinea" e forse queste
saranno le ultime parole famose che rimarranno quest'anno
nei cuori biancorossi.
Infatti al Forlì serve praticamente più di un miracolo per
ricciuffare i marchigiani, ma la cosache preoccupa di più
è la gravissima situazione societaria.
I giocatori scendono in campo da mesi senza aver visto
praticamente una lira e proprio ieri hanno deciso di
scioperare.
I giocatori sembrano puntare il dito a Guerrino Ravaioli
(attuale presidente della società) che rimasto solo, non
riesce più a fronteggiare i costi di gestione.
Ravaioli risponde accusando il comune della città forlivese,
reo di non interessarsi al futuro calcistico biancorosso.
Il dramma sembra compiersi, infatti domenica, chi garantirà
il pieno svolgimento della gara Russi-Forlì ? Chi scenderà
in campo? E il futuro?
Questo è un enigma dai mille volti, l'unica certezza è che
se le cose non cambiano e di fretta, il Forlì potrebbe fare
la fine dei cugini Ravennati(scesi fino al campionato
d'eccellenza).
E dire che il Forlì se avesse vinto gli ultimi incontri
contro Riccione e Tolentino, sarebbe lì a pari punti con il
Fano. Tantissime le e-mail che ci arrivono nella
nostra redazione:
Marco scrive così.......
"Cari giocatori, avete onorato al meglio i colori di
questa città e vi ringraziamo per i risultati fino ad
ora raggiunti. Noi tifosi, quando scendete in campo ci
sentiamo lì con voi e esultiamo ad ogni vostra giocata.
Grazie per averci regalato un'emozione nuova ogni domenica;
Forlì non deve finire."
Da parte nostra ci auguriamo che il futuro forlivese sia più
roseo e che tutti questi problemipossano risolversi in breve
tempo.
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