Firmato
nel dicembre del 1997, il protocollo di Kyoto indica gli obiettivi
internazionali per la riduzione di sei gas cosiddetti ad effetto
serra, ritenuti responsabili del riscaldamento globale del pianeta
che potrebbe portare a gravissime modifiche del clima. L'obiettivo
fissato è una riduzione media del 5,2 per cento dei livelli
di emissione del 1990, nel periodo 2008- 2012. Per alcuni Paesi
è prevista una riduzione maggiore (8 per cento l'Unione europea,
7 per cento gli Stati Uniti, 6 per cento il Giappone). Per altri
Paesi, considerati in via di sviluppo, sono stati fissati obiettivi
minori.
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Il
Protocollo di Kyoto
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il
testo completo del documento in formato pdf
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Gli
Stati che hanno già ratificato
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il
testo completo del documento in formato pdf
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Il
sito ufficiale della Conferenza sui Cambiamenti Climatici (DOVE
TROVARE LE ULTIME NOVITA') |
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I
GAS SERRA
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l'anidride
carbonica
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il
metano
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i
perfluorocarburi
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il
protossido di azoto
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i fluorocarburi idrati
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l'esafluoruro
di zolfo
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Il
protocollo di Kyoto è stato aperto alla firma il 16 marzo
1998. entrerà in vigore il novantesimo giorno successivo
alla data in cui almeno 55 Parti della Convenzione, tra le quali
i paesi sviluppati le cui emissioni totali di biossido di carbonio
rappresentano almeno il 55% della quantità totale emessa
nel 1990 da questo gruppo di paesi, lo abbia rattificato. Parallelamente.
Le parti della Convenzione sui Cambiamenti climatici continueranno
ad adempiere agli impegni assunti a norma della Convenzione per
la futura applicazione del Protocollo.
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COSA
HA FATTO, E COSA DOVRA' FARE L'ITALIA ? |
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L'Italia
ha ratificato il Protocollo in data 1 Giugno 2002 con la Legge n.120
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L.
1 Giugno 2002 n.120 |
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il
testo completo del documento in formato .doc |
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Entro
il 2010 l'Italia dovrà investire pił di 20 miliardi di euro per
rispettare gli impegni sottoscritti Essi prevedono una riduzione
del 6.5 % delle emissioni di gas-serra nell'atmosfera imponendo
di puntare con decisione sullo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Il raddoppio della produzione da fonti rinnovabili darebbe infatti
un contributo quantificabile nella misura del 15-20 %.In Italia,
attualmente, le fonti rinnovabili forniscono un contributo di circa
12.73 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), l'equivalente
del 7.37 % del fabbisogno energetico nazionale. In realtà
il 70 % del totale delle energie rinnovabili deriva dalle centrali
idroelettriche per cui risulta subito evidente che l'Italia ha finora
trascurato il potenziale delle energie pulite. Tra queste ultime
la produzione di energia elettrica mediante aerogeneratori ha raggiunto
ormai la maturità tecnologica necessaria ad una più
ampia penetrazione nel mercato energetico. Entro il 2010 la fonte
eolica dovrà fornire 1.32 Mtep contro le 0.007 Mtep attuali
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Tecnologia |
1996 |
1996 |
2010 |
2010 |
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MW |
Mtep |
MW |
Mtep |
Idroelettrico>10MW |
13909 |
7.300 |
14500 |
7.60 |
Idroelettrico<=10MW |
2159 |
1.950 |
3300 |
2.98 |
Geotermia(elett.) |
512 |
0.830 |
1000 |
1.62 |
EOLICO |
69.7 |
0.007 |
3000 |
1.32 |
Fotovoltaico |
15.8 |
0.003 |
300 |
0.06 |
Biomasse
e biogas (elett.) |
171.9 |
0.080 |
2500 |
3.30 |
Rifiuti
(elett.) |
80.3 |
0.053 |
1000 |
0.99 |
Geotermia
(termico) |
|
0.213 |
|
0.40 |
Solare
(termico) |
|
0.007 |
|
0.20 |
Biomasse
(termico) |
|
2.150 |
|
3.50 |
Rifiuti
(termico) |
|
0.096 |
|
0.00 |
Biocombustibili |
|
0.045 |
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2.00 |
Totale
rinnovabili |
16917.7 |
12.73 |
25600 |
23.97 |
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