frustino da equitazione - I |
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Il moderno frustino da equitazione è l'accessorio per antonomasia di quanti praticano questo sport. La sua struttura è abbastanza simile in tutti i modelli; ne esistono diverse varianti per forma dell'impugnatura e dell'elemento terminale, che però non modificano in modo significativo il suo utilizzo. L'esemplare mostrato in alto è un modello classico da concorso. È tradizionalmente costituito da un'anima di fibra di vetro, dura ma sottile e piuttosto flessibile, rivestita esternamente da cuoio (come in questo caso) oppure da nylon, il cui calibro si va assottigliando in modo molto graduale verso l'estremità. In corrispondenza di quest'ultima è fissato un elemento terminale, più morbido, che ha l'aspetto di un occhiello, oppure è triangolare, o in altri casi ancora è sagomato con le forme più varie. L'impugnatura è spesso provvista di un laccio da polso e, in alcuni casi (come questo), origina con un pomello metallico 'a fungo': entrambi i dispositivi hanno la funzione di impedire che lo strumento scivoli di mano. Il frustino rappresenta l'estensione del braccio umano per raggiungere i quarti posteriori dell'animale; con esso si può incitare la cavalcatura e/o richiamarla all'ordine. Ma il suo campo di applicazione non si limita certo al solo ambito sportivo: il frustino è lo strumento che forse più di qualunque altro simboleggia il BDSM, qualificando la figura autoritaria in un rapporto di dominazione, tanto nel caso in cui non venga usato per colpire ma solo come metafora della posizione gerarchica superiore di chi lo impugna, quanto - a maggior ragione - quando vi si ricorre per stimolare o punire il/la partner sub. Il suo livello di severità dipende strettamente dalla forza d'impiego, risultando comunque in media più pesante di vari altri strumenti (è pur sempre concepito per l'uso sul cavallo, non sull'uomo!). Occorre ricordare che quando si usa il frustino, ad impattare con la superficie colpita è principalmente l'elemento terminale; ma quando i colpi sono portati con un'intensità appena più che modesta, è pressoché impossibile evitare che anche l'estremità della parte più dura raggiunga il bersaglio ed è proprio quest'ultima ad infliggere i danni maggiori. |