PRINCIPI FONDAMENTALI
1. Uguaglianza 1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del
servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico –
fisiche e socio – economiche. 2. Imparzialità e regolarità 2.1 I soggetti erogatori del servizio scolastico
agiscono secondo criteri di imparzialità ed equità. I criteri sono
esplicitati in modo particolare per quanto riguarda: valutazione delle
situazioni di partenza degli alunni, valutazione dei risultati di
apprendimento e delle regole di comportamento. 3. Accoglienza e integrazione Per favorire la conoscenza degli alunni in ingresso da parte
della scuola e per agevolare la conoscenza della scuola da parte delle famiglie
sono programmate, ad inizio dell’anno. Apposite riunioni e, qualora ve ne
fosse la necessità, incontri individuali tra insegnanti e genitori, su
richiesta, con i tempi e le modalità previste dal PEC…. Per gli alunni stranieri in ingresso si predispongono forme
di insegnamento individualizzato per facilitare la prima comunicazione in lingua
italiana. Nelle prime due settimane di frequenza, per facilitare l’ingresso
dei bambini nella scuola materna, è data la possibilità di una permanenza a
scuola per un arco di tempo ridotto rispetto a quello stabilito e di presenza a
scuola dei genitori, secondo modalità stabilite con gli insegnanti… Particolare impegno è prestato per la soluzione delle
problematiche relative agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali ed a
quelli in situazione di handycap 3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni
operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi degli alunni. 4. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza. 4.1 L’utente ha la facoltà di scegliere fra le
istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si
esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei
limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di
domande l’ ammissione è determinata sulla base dei criteri espressi
dal Consiglio di Circolo e contenuti nel Regolamento… 4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli
studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con
interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della
dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolta, che
collaborano tra loro in modo funzionale e organico. 5. Partecipazione, efficacia, trasparenza 5.1 Il personale, i genitori, gli alunni, sono
protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta dei Servizi,
attraverso una gestione partecipata della scuola, negli ambiti degli Organi
e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più
ampia realizzazione degli standard generali del servizio, da definire a
livello nazionale. 5.2 La scuola si impegna a favorire le attività
extrascolastiche che ne realizzano la funzione come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle
attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico nel rispetto della
normativa vigente. 5.3 La scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente. In particolare: . la programmazione didattica annuale verrà illustrata in una riunione appositamente programmata entro il primo bimestre; . i verbali dei Consigli di Interclasse saranno resi
disponibili , nel rispetto della L.24\90, per coloro che ne abbiano legittimo interesse; . i verbali del Consiglio di Circolo saranno affissi all’albo; . le comunicazioni scuola – famiglia saranno effettuate sul diario degli alunni per la firma delle famiglie. Per gli alunni in situazione di particolare difficoltà ed all’inizio della prima classe, la comunicazione sarà a cura degli insegnanti. Per la scuola Materna le comunicazioni vengono
effettuate tramite avvisi scritti posti all’ingresso delle aule delle sezioni. 5.4 l’attività scolastica, ed in particolare l’orario di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza e di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. L’orario di servizio degli insegnanti tiene conto
prioritariamente delle organizzazioni delle attività in funzione delle esigenze
di apprendimento degli alunni e della pari dignità delle discipline e dei
docenti…l’articolazione oraria delle attività è definita dai team docenti
per classi parallele tenuto conto di una equilibrata disponibilità degli spazi
comuni e degli interventi degli insegnanti specialisti di lingua straniera e di
religione cattolica. 5.5 La scuola favorisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale insegnante ed amministrativo in collaborazione con
istituti ed enti culturali , nell’ambito delle linee di indirizzo e delle
strategie di intervento definite dall’amministrazione. 6. Libertà di insegnamento e di aggiornamento del personale 6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà
di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno,
facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi
nazionali e comunitari, generali e specifici recepiti nei piani di studio di
ciascun indirizzo . La libertà di insegnamento all’interno della
programmazione didattica è intesa come scelta di percorsi didattici diversi
in funzione delle esigenze e delle caratteristiche di apprendimento degli
alunni nell’ambito degli indirizzi programmatici della scuola. 6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono
un impegno, per tutto il personale scolastico, in relazione alle capacità
dell’Amministrazione di assicurare interventi organici e regolari idonei
finanziamenti. PARTE PRIMA 1. Area didattica 1.1 La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. I docenti potranno avvalersi di istituzioni presenti sul territorio, di genitori o persone estranee dotate di particolari competenze per la realizzazione di particolari
unità didattiche . Tali interventi, gratuiti ed occasionali, costituiranno un supporto all’interno di attività di insegnamento che è prerogativa dei docenti. 1.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra scuola materna, elementare e media al fine di promuovere un armonioso sviluppo della personalità degli alunni. A tal fine i docenti di scuola elementare e materna, e media, designati dai Collegi, partecipano al Gruppo di Lavoro Unitario per la Continuità (GLUC). La scuola garantisce il passaggio di informazioni da un ordine di scuola all’altro
attraverso (per la scuola Materna con modalità che dovranno essere stabilite dal Collegio dei Docenti) il fascicolo personale degli alunni in uscita dalla scuola elementare che, per gli alunni in situazione di handycap o in particolare difficoltà, comprenderà anche i documenti di eventuali prove di verifica. 1.3 Nella scelta dei libri di testo e delle
strumentazioni didattiche, la scuola assume come criterio di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi ela rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica, i docenti adottano, con la collaborazione delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo tale da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiale didattico da
trasportare. Compatibilmente con gli arredi disponibili in ogni aula sono predisposti appositi spazi in cui ogni alunno può sistemare il proprio materiale lasciandolo a scuola quando non è necessario per lo svolgimento dei compiti a casa. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione didattica, tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto
degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e dalla
programmazione didattica, si tende ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all’attività sportiva o all’apprendimento di lingue straniere o arti. Il compito ha la funzione di abituare ad un lavoro autonomo e di consentire approfondimenti ed esercitazioni sul lavoro effettuato in classe. Eventuali diverse modalità vengono concordate con le famiglie dei singoli alunni. 1.5 Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Gli insegnanti si impegnano a favorire nella scuola un clima di fiducia e di reciproco rispetto ed a tutelare la serenità della convivenza nella classe. La gestione del comportamento scolastico degli alunni è affidato alla professionalità educativa dei docenti. La scuola garantisce l’elaborazione e la pubblicizzazione
dei seguenti documenti: il Progetto Educativo d’Istituto il PEI elaborato dalla scuola contiene le scelte organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica, integrato dal Regolamento d’Istituto, definisce, in modo razionale e produttivo il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali. Delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborato dai competenti organi della scuola. In particolare, regola l’uso delle risorse dell’istituto e la pianificazione delle attività do sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. Contiene , inoltre, i criteri relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione degli insegnanti alle stesse, alla formazione del personale docente ed amministrativo, alla valutazione complessiva del servizio scolastico. Per il personale
dipendente dall’ente locale contiene l’indicazione delle esigenze di
vigilanza con la specificazione delle priorità Il Regolamento d’Istituto comprende, in particolare, le norme relative a: Vigilanza sugli alunni Comportamento degli alunni e regolamentazione dei ritardi, uscite, assenze, giustificazioni Uso degli spazi, laboratori, biblioteca Conservazione delle strutture e delle dotazioni Nel Regolamento e\o nel Progetto Educativo d’Istituto sono, inoltre, definite in modo specifico: Le modalità di comunicazione tra insegnanti e genitori con riferimento ad incontri prefissati e\o per appuntamento le modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee di classe, organizzate dalla scuola o richieste dai genitori, dal comitato dei genitori, dai consigli di intersezione, di interclasse e del Consiglio di Circolo. il calendario di massima delle riunioni e della pubblicizzazione degli atti. Informazioni all’utenza sul PEI Redazione entro l’inizio delle lezioni Pubblicizzazione mediane avviso all’albo Copia depositata presso la segreteria Programmazione educativa e didattica Programmazione educativa La programmazione educativa elaborata dal Collegio dei
Docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità delineate dai Programmi. Al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di
Intersezione e di Interclasse, individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio di Circolo elabora le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, gli interventi di recupero e di sostegno. Informazioni all’utenza sulla programmazione educativa: Redazione entro l’inizio delle lezioni Pubblicizzazione entro il 31 ottobre Copia depositata presso la segreteria Programmazione didattica Elaborata ed approvata dalla componente docente del consiglio di interclasse, Delinea il percorso formativo della classe e del singolo
alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi Utilizza il contenuto delle varie aree disciplinari per la scuola elementare e dei campi d’esperienza per la scuola Materna per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dai consigli d’interclasse, d’intersezione e dal Collegio dei Docenti E’ sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere. Informazione all’utenza sulla programmazione didattica Redazione entro il 30 novembre Pubblicizzazione mediante avviso all’albo entro il 3° novembre Copia depositata presso la segreteria Contratto formativo Il Contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero consiglio di Interclasse, gli Organi della scuola, i genitori, gli Enti preposti o interessati al servizio scolastico. Sulla base del Contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali. L’allievo deve conoscere, in relazione all’età: gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo il percorso per raggiungerli le fasi del suo curricolo all’inizio dell’anno, in un’assemblea dei genitori della classe, il team docente illustrerà e motiverà la propria offerta formativa, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione. I genitori potranno esprimere loro pareri e proposte di collaborazione, al fine di assicurare il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi del curricolo del bambino. Il docente deve: Esprimere la propria offerta formativa Motivare il proprio intervento didattico Esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica,i criteri di valutazione Il genitore deve: Esprimere pareri e proposte Collaborare nelle attività in accordo con gli insegnanti cui è affidata la responsabilità della conduzione delle stesse PARTE II 1. Servizi amministrativi 1.1 Gli uffici di segreteria garantiscono, ad organico completo, un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. l’orario è deliberato dal Consiglio di Circolo, su proposta dell’Assemblea del personale ATA, inserito nel PEC e pubblicizzato mediante avvisi posti in evidenza. 1.2 Il Direttore didattico riceve il pubblico su appuntamento. Compatibilmente con gli impegni di servizio le richieste di appuntamento sono soddisfatte immediatamente. 1.3 Le domande di iscrizione sono presentate nei giorni previsti, con orario potenziato e pubblicizzato mediante avvisi affissi all’ingresso della scuola e comunicazioni alle scuole materne statali e comunali. La segreteria garantisce, in condizioni di organico completo, lo svolgimento della procedura di iscrizione con celerità, in un massimo di 10 minuti se il modello è compilato integralmente e in forma leggibile dal genitore. All’atto
dell’iscrizione sono comunicati i tempi di pubblicizzazione degli ammessi. 1.4 Il rilascio dei certificati di iscrizione e di
frequenza è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria
entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi. 1.5 I risultati degli scrutini sono pubblicati mediante affissione all’albo, il giorno successivo al loro svolgimento. I documenti sono disponibili in segreteria, in orario di ricevimento del pubblico, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo a quello fissato per la consegna da parte dei docenti. 1.6 La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell’istituto, se richiesto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona in grafdo di fornire le informazioni richieste. 1.7 Compatibilmente con la disponibilità del personale
assegnato dal Comune, sono presenti e riconoscibili, presso l’ingresso, operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 1.8 Gli operatori scolastici sono identificabili mediante cartellino che viene indossato per l’intero orario di lavoro. 1.9 Presso l’ingresso degli edifici scolastici sono predisposti spazi ben visibili adibiti all’informazione. In particolare: albo per i genitori albo sindacale albo relativo al personale albo relativo agli Organi Collegiali Presso la sede della direzione didattica è collocato l’albo per la pubblicizzazione degli atti amministrativi prevista dalla normativa. Negli spazi predisposti sono collocati: organico ed orari del personale composizione degli Organi Collegiali regolamento d’Istituto. PARTE III 1. Condizioni ambientali della scuola 1.1 il Capo d’Istituto, d’intesa con il Medico
Scolastico e l’Istruttore amministrativo, predispone le forme di controllo
delle condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi, ed assume
le iniziative necessarie per garantire una permanenza a scuola confortevole
per gli alunni e per il personale. Eventuali carenze vengono tempestivamente
segnalate all’Ente locale cui compete la vigilanza, la manutenzione e la
pulizia dei locali e il rispetto delle norme relative alla sicurezza dei
locali. 1.2 I locali sono individuati mediante appositi cartelli
sulle porte con l’indicazione della destinazione d’uso e dei nominativi
degli addetti e responsabili del loro utilizzo. 1.3 In appendice alla Carta viene annualmente allegato un prospetto, per ciascuna scuola, contenente i dati relativi al numero ed utilizzo di. aule per classe servizi igienici laboratori ed aule speciali palestra teatro mensa spazi esterni attrezzati e non barriere architettoniche servizi accessori attivati piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità PARTE IV 1. Procedura dei reclami e valutazione del servizio 1.1 I reclami possono essere espressi in forma orale,
scritta, telefonica, via fax, e devono contenere generalità, indirizzo e
reperibilità del proponente. 1.2 I reclami orali e telefonici devono essere,
successivamente,.sottoscritti. 1.3 I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se
non circostanziati. 1.4 Il Capo d’Istituto esperisce ogni possibile indagine
per verificare la fondatezza dei reclami e, in caso di esito positivo, si attiva
per rimuovere le cause. In ogni caso risponde in forma scritta entro 15 dal
ricevimento del reclamo. Qualora l’oggetto del reclamo non sia di competenza
del Capo d’Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto
destinatario. Annualmente il Capo d’Istituto formula per il Consiglio di
Circolo una relazione dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione
è inserita nella relazione generale del Consiglio sull’anno scolastico. 1.5 Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione
del servizio, annualmente, viene svolta un’indagine finalizzata ad individuare
il livello di soddisfazione, da parte delle famiglie, del servizio erogato ed a
rilevare le proposte per migliorarlo. 1.6 Le modalità di indagine vengono definite dal PEC tenendo
conto delle esigenze di conoscenze prevalenti e delle reali possibilità di
elaborazione dei dati. 1.7 Alla fine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei
Docenti redige una relazione sull’attività formativa della scuola che viene
sottoposta all’attenzione del Consiglio di Circolo. |