La dimensione crescente dei flussi migratori richiede sempre maggior
attenzione all’integrazione degli alunni stranieri nella scuola
italiana, soprattutto a livello di scuola dell’obbligo.
Essendo un fenomeno molto complesso, le strategie di intervento
educativo richiedono una flessibilità basata sull’analisi del
contesto, dei bisogni e delle risorse disponibili.
Nel momento d'ingresso nella scuola italiana è necessaria
un’analisi della situazione del singolo bambino al fine di
determinare la più adatta classe d'iscrizione e di
elaborare un percorso formativo personalizzato.
Verrà fatta una distinzione fra soggetti di recente immigrazione da
quelli di immigrazione più remota: i primi avranno problemi di
integrazione linguistica ma anche di adattamento alle nuove condizioni
di vita. I secondi dovrebbero avere una conoscenza linguistica di base
ed avere minor problema di adattamento ai nuovi costumi.
La difficoltà primaria è l'integrazione linguistica per cui è stato
posto un limite di 5 bambini stranieri per classe. E’ risultato
costruttiva l’alternanza di periodi di presenza degli alunni
stranieri nelle classi e di momenti di attività in gruppi di soli
stranieri.
La scuola moderna deve porre sempre maggiore attenzione all'educazione
interculturale per prevenire il formarsi di stereotipi e pregiudizi
nei confronti di persone e culture ed a superare ogni forma di visione
etnocentrica cosicché i bambini
abbiano consapevolezza delle varie forme di diversità per contrastare
la formazione di stereotipi o pregiudizi nei confronti di persone e
culture. Occorre, infatti, che il senso e il rispetto dell'altro, il
dialogo, la solidarietà vengano promossi soprattutto nel concreto
quotidiano dei rapporti interpersonali all'interno del gruppo classe,
tra i gruppi e, in collaborazione con la famiglia, anche nella
dimensione extrascolastica. La costruzione dell’identità dei
bambini stranieri coinvolge soggetti appartenenti a più mondi e
questo comporta un’impossibilità di sviluppare un’unica identità
etnica.
La scuola quotidianamente si cimenta con i problemi legati alla sempre
maggiore multiculturalità della
nostra società. Il benessere del bambino è dato dall’insieme dei
fattori che ne favoriscono lo sviluppo fisico, psicologico, sociale,
culturale; non sono perciò più sufficienti gli indicatori di base ma
vanno considerati anche altri fattori quali il benessere psicologico,
i comportamenti a rischio, l’uso del tempo, la qualità del supporto
familiare, la speranza oppure la paura del futuro, la stabilità
abitativa, l’ambiente domestico, l’eventuale presenza di violenze
o di minacce.
Il benessere è una condizione soggettiva che non necessariamente è
correlato con le condizioni materiali e sociali del soggetto. Oltre
alle barriere oggettive che possono essere endogene al soggetto
immigrato, c’è un altro ostacolo che rende l’integrazione ancora
più difficoltosa: il rischio di discriminazione
è alto ed ha conseguenze di grande rilievo per il futuro di
questi giovani: gli immigrati sono così posti in una particolare
condizione di svantaggio data dalla loro “diversità” etnica.
UOMO
DI COLORE
Io, uomo nero, quando sono nato ero nero;
Tu, uomo bianco, quando sei nato eri rosa.
Io sono cresciuto e sono nero,
Tu sei cresciuto e sei bianco.
Io quando ho freddo sono nero,
Tu quando hai freddo diventi blu.
Io, quando ho paura, sono nero;
Tu, quando hai paura, diventi verde.
Io, se prendo il sole, sono nero;
Tu, se prendi il sole, diventi rosso.
Io, quando morirò, sarò nero;
Tu, quando morirai, diventerai grigio.
...e tu chiami me uomo di colore? |
|
Il
ministero delle Attività produttive ha approvato in data 2 novembre
2002 le modalità e le procedure per la concessione delle agevolazioni
a sostegno dell’imprenditoria femminile.
Potranno beneficiarne le imprese di prevalente partecipazione
femminile e di dimensione di piccola impresa.
Il programma di investimento può riguardare solo una delle seguenti
categorie:
-
Avvio
di attività imprenditoriale
-
Acquisto
di attività preesistente: rilevamento di attività (o ramo
d’azienda) tramite acquisto o contratto di locazione almeno
quinquennale
-
Realizzazione
di progetti aziendali innovativi: introduzione di qualificazione e
di innovazione di prodotto, tecnologica ed organizzativa, anche se
finalizzata all’ampliamento e all’ammodernamento
dell’attività esercitata
-
Acquisizione
di servizi reali forniti in base a contratti stipulati con
imprese, società, enti pubblici e privati, professionisti
iscritti ad un albo riconosciuto.
Sono
ammissibili le spese riguardanti:
-
impianti
generali
-
macchinari
ed attrezzature
-
brevetti
-
software
-
opere
murarie (nel limite del 25% della spesa ammessa di cui ai punti
a) e b)
-
studi
di fattibilità e piani d’impresa (nel limite del 2% del costo
dell’investimento complessivamente ammesso).
L’impresa deve apportare mezzi per almeno il 25% del importo
complessivo delle spese ammissibili. Le agevolazioni concedibili
consistono in contributi in conto capitale calcolati secondo le
intensità massime di aiuto consentite dalla normativa vigente
ed articolate in base alla locazione dell’unità oggetto
di investimento.
Aree
del territorio |
Avvio
attività, acquisto attività preesistenti, progetti innovativi |
Acquisizione
servizi reali |
Comuni
Centro-Nord
in deroga 87.3.c |
8%
ESN +10% ESL |
40%
ESL |
Restanti
zone |
15%
ESL |
30%
ESL |
Le
imprese possono richiedere che i contributi siano concessi secondo la
regola de minimis:
Aree
del territorio |
Avvio
attività, acquisto attività preesistenti, progetti innovativi |
Acquisizione
servizi reali |
Comuni
Centro-Nord
in deroga 87.3.c |
60% |
40% |
Restanti
zone |
50% |
30% |
Le
domande devono essere presentate tramite raccomandata con avviso di
ricevimento ed entro 90 giorni dal 22/11/2002 al seguente indirizzo:
Regione Emilia Romagna
Direzione Generale delle Attività Produttive
Ufficio Politiche Industriali
Viale Aldo Moro, 30
40127 Bologna |