Indice delle domande di questa pagina

(L'insegnamento e le sedute medianiche: il perchè e il come)

-Guai se una parola in più ci scappasse!

-Su certa ritualità nel prepararsi ad una seduta medianica

-Da dove vengono le "voci" del Cerchio?

-I "mantra fonici" dei maestri

-Come Francois risponde alle domande che gli vengono poste e perchè talora fa delle pause e dice: "...aspettate un momento, vado a vedere..."

-Gli individui come sono richiamati e coinvolti, anche loro malgrado, dall'onda dell'insegnamento?

-La necessità di alcuni di incontrare il cosiddetto paranormale

-Lo spiritismo e i suoi nemici; il concetto di "inconscio collettivo"

-La comunicazione con gli esseri dei piani più sottili è comune o rara?

-Che cosa occorre per una seduta medianica?

-Come seguire l'insegnamento dei maestri 

-Certe sedicenti comunicazioni medianiche a scopo d'insegnamento possono portare agli incanti e talora ingenui frequentatori di quelle cerchie, confusione invece che chiarezza, e possono mettere tali frequentatori in difficoltà per le contraddizioni e i limiti in cui inevitabilmente si imbattono questi presunti istruttori dell'aldilà. Perchè tutto questo è permesso?

-Su una medium scrivente che dice di ricevere notizie da un figlio mai nato

-Perchè vi sono talora delle nette diversità negli insegnamenti giunti da differenti fonti medianiche?

-Sulle energie sottili che potrebbero essere catturate utilizzando macchinari adeguati

-Quello che accade al Cerchio dipende anche a coloro che vi prendono parte?

LA SOGLIA

 

 

L'insegnamento e le sedute medianiche: il perchè e il come

Immaginate che da quella dimensione, così sconosciuta ora a voi, dove è il centro di ogni energia e di ogni sostegno, giunga su voi, e da voi ai vostri cari, ciò di cui il mondo ha bisogno; e non è forse quello che potete immaginare; sono cose diverse, che naturalmente e spontaneamente giungono agli uomini e che possono essere ampliate, nella loro portata e nella loro efficacia, se l'uomo ripone in esse ogni buona volontà.

Ecco, in questo momento siete coloro che sono sulla soglia di una porta, da una parte della quale stanno queste energie, dall'altra sta il vostro mondo.

E voi, in questo momento, ma non solo in questo - io vi auguro anche in molti altri della vostra vita -, potete dispensare questa manna celeste a coloro che vi avvicinano, a coloro che vi interrogano, anche a coloro che, forse, vi irridono, ma che nella loro derisione vi mostrano quanto grande sia la loro necessità.

                                                                                                                                                                                                                  TERESA  

Domande e risposte

 

Guai se una parola in più ci scappasse!

Comprendiamo coloro che desiderano assistere a questo genere di riunioni, magari speranzosi che in qualche maniera scappi fuori un loro fatto personale, o che rimangano testimoni di qualche fenomeno dei tanti descritti, o che ricevano una notizia che riguardi la loro vita personale, così da poter trovare una conferma all'esistenza di questo mondo così misterioso, negato, lontano, forse temuto,e che invece è, alla resa dei fatti, molto vicino e in comunicazione con voi.

Anche volendo soddisfare le aspettative di tutti, dobbiamo essere massimamente rispettosi della vostra vita, delle vostre esperienze. Non arriverete mai a capire quanto sia per noi motivo di prudenza, di accortezza, il parlarvi; quanto sia difficile giungere a voi anche solo con delle parole; e la prima ragione di questa difficoltà è l'estremo rispetto che abbiamo della vostra vita, del senso delle vostre esperienze. 

Guai se una parola di più ci scappasse! Guai se in qualche maniera con il nostro apporto personale modificassimo, anche di poco, il peso delle esperienze che state vivendo e quindi il modo di rivolgervi alla vita.

Voi direte: eppure ci parlate continuamente e fate in modo che le nostre vite cambino, siano indirizzate diversamente. Ed è vero, ma anche in questo v'è una precisa misura, come precisa misura c'è nel rendere alcuni di voi testimoni dei fenomeni che accadono in queste riunioni. Colui che veramente vuole aiutarvi deve essere rispettoso al massimo di tutto questo; forse potrebbe dirvi tante cose in più o anche tante cose in meno, ma guai se si comportasse in modo diverso dalla misura che deve rispettare; guai, perchè anzichè aiutarvi vi danneggerebbe!

Accettate, quindi, quello che possiamo darvi, e da parte vostra mettete quel che dovete mettere per comprendere. Non cercate di essere indirizzati diversamente con la forza, con la violenza di una dimostrazione palese, oggettiva per tutti; ma accontentatevi di ciò che può smuovere il vostro desiderio di indirizzarvi in modo nuovo nella vita, fosse anche "solo" l'insegnamento, e vi garantisco che non è poco, anzi è l'unica cosa che veramente conti.

Siate voi a cambiare la rotta, secondo la vostra volontà, di vostra intima e personale intenzione, non attraverso qualcosa che per la sua evidenza - che è una forma di violenza - sia indiscutibile e vi forzi a un cambiamento categorico. Non è quella la via.

Piuttosto voi, passo a passo, aiutati da quel poco che possiamo dirvi, raccogliete i nostri richiami e trasformate l'essere vostro di vostra intenzione e con la vostra volontà: perchè quello è proficuo, quella è la reale trasformazione che non si perde, che non è poggiata sull'acqua o sulla sabbia, ma su qualcosa di solido che nessuno terremoto, nessun dubbio, nessuna insinuazione potranno più far vacillare.

 

Su certa ritualità nel prepararsi ad una seduta medianica.

Molte volte, a questo genere di riunioni, ci si prepara con una sorta di ritualità, che induce ad avere come una specie di timore, in fondo. Si fanno delle preparazioni, delle invocazioni, si leggono delle preghiere, e via dicendo. Tutte cose inutili, tutte messe in scena inutili. Talvolta possono favorire le forme di, chiamiamola, medianità nelle quali si rende necessario aiutare il medium attraverso la creazione di una tensione dell'ambiente dei partecipanti.

Ma per fortuna tutto questo qui non è necessario, perchè anche per me sarebbe un dispiacere dover vedere prima tutta una messinscena che francamente mi disturberebbe. Mentre è così bello potermi intrattenere con voi proprio normalmente, come fossi uno di voi ancora incarnato, e partecipassi ad una vostra conversazione su vari argomenti scelti da voi.

 

Da dove vengono le "voci" del Cerchio?

Il mondo, e qualsiasi luogo di questo mondo, in sè non esiste; è solo il comun denominatore di tutte le vite che hanno, nelle loro serie di fotogrammi , questo sfondo comune. Allora, non esistendo in sè, ogni luogo esiste tutte le volte che è compreso nei tuoi fotogrammi.

Ora tu vuoi sapere di questi incontri, di questa voce che stai ascoltando. E' la stessa cosa: vivendo questi fotogrammi tu senti questa voce che ti parla; ma devi sempre tenere presente che dietro questa voce c'è una coscienza. Non è un suono.

Andare a ricercare, dietro le voci che ascolti in questi incontri, delle individualizzazioni, delle personalità, è un bisogno dell'io; ma il tuo io non può costruire questa cosa solo per ingannarti, altrimenti saremmo su un piano completamente di sogno; mentre questo non è. La realtà è che tutto è coscienza: noi siamo completamente avvolti nella coscienza, la quale in certi punti, incerti momenti, come dir volete, si polarizza e ci parla attraverso qualcosa. E' un modo con il quale questa madre immensa, nel cui grembo noi tutti siamo, ci nutre, e sempre a fin di bene. Tutto quello che ci accade è per il nostro bene.

 

I "mantra fonici" dei maestri.

Voi siete  sotto un influsso psichico. Un alto maestro, che è la guida psichica del Cerchio, ha proprio la missione di tenervi uniti psichicamente a sè. E le persone sensibili sentono che alle parole dei maestri si unisce una particolare irradiazione psichica che li avvince e addirittura li incanta, e non solo nel momento dell'ascolto. Quello che voi ascoltate dei maestri rimane in voi, non può essere dimenticato. A tale scopo i maestri si servono della guida psichica, il maestro Veneziano. Non solo, ma quando essi danno i messaggi che poi si ascoltano registrati, costruiscono veramente e propriamente dei "mantra fonici"; ossia, quelle loro parole, dette in quel modo, secondo quella metrica, con quella cadenza, con quella espressione, costituiscono dei veri e propri mantra.

Mediante l'ascolto dei loro messaggi registrati, questi mezzi occulti non c'è dubbio che toccano le creature. Voi direte che non tutti sono impressionati da queste voci. Certamente, perchè chi non è pronto, chi non si mette in sintonia, non può ricevere: un apparecchio radio, se non è sintonizzato su una certa stazione, non può certamente riceverla; perï coloro che si mettono in sintonia, indubbiamente rimangono colpiti. Lo potete vedere voi stessi; non occorre certo la mia testimonianza per avvertire che i messaggi dei maestri sono veri e propri mantra fonici.

 

Come Francois risponde alle domande che gli vengono poste e perchè talora fa delle pause e dice: "... aspettate un momento, vado a vedere...".

Questo non è che un modo per dire, in realtà: "Domando il permesso per dirlo o non dirlo. Chiedo se posso o non posso dirlo, perchè al momento non sento dentro di me la risposta". Vi ho già spiegato altre volte che io parlo e rispondo alle vostre domande anche su cose che non ho studiato, che non ho appreso secondo i metodi che vi sono consueti, attraverso i sensi e la coscienza che vi è   nota. Rispondo e non so come trovo queste risposte che mi vengono sicure, penso dettate dai maestri, perchè, di mio, non avrei queste capacità.

Molte volte, non solo trovo la risposta, ma so anche se posso non posso dirla. Perï in certi momenti c'è da parte mia un senso di insicurezza; per mio difetto, ed allora devo ripiegare su me stesso e farvi ripetere la domanda, cioè chiedere se posso dire o non posso dire una cosa, oppure se quello che sento di dire è giusto oppure non lo è. E' una specie di conferma che devo avere, e in quel momento la trovo. E' così.

 

Gli individui come sono richiamati e coinvolti, anche loro malgrado, dall'onda dell'insegnamento?

Ora non vorrei dire che sembrino magie, ma voi comprendete che un discorso, per quanto bello sia, e detto benissimo anche dal punto di vista letterario, non può colpire come colpiscono le lezioni dei maestri. Non può assolutamente. Se questo insegnamento colpisce in modo particolare vuol dire che ha qualcosa di più, sia nella forma che nel contenuto. Sono tutte "forme pensiero" che i maestri creano e, bontà loro, le creano anche su quello che dico io: certe cose che io dico rimangono impresse perchè alle mie parole sono legate delle forme pensiero che hanno lo scopo di catturare, e che indubbiamente catturano coloro che sono ovviamente pronti perchè la natura non può fare salti.

E vi posso dire che quelli pronti sono tanti, sia proprio per la loro maturità e sia per lo sfacelo che c'è nel mondo umano. Gli uomini hanno bisogno di qualcosa di valido che possa placare certe loro istanze, e oltre a quella prontezza di evoluzione c'è anche questo incentivo dato dal bisogno del momento di trovare delle risposte convincenti alle loro necessità spirituali.

Voi che partecipate all'insegnamento, oltre al vostro desiderio, c'è un'altra cosa che vi richiama: questo incontro è desiderato, è voluto da un piano generale, direi dai maestri. E infatti nessuno può venire a contatto con l'insegnamento se non è, in un certo senso, portato da loro, e chiunque sia venuto e venga a contatto

con l'insegnamento, non resta mai a mani vuote; qualcosa rimane sempre in lui, anche se non sul momento. Sono più le creature che manifestano d'essere state toccate subito, nel presente del loro incontro; ma se qualcuna non sembra così toccata, a distanza di tempo, quando è il suo momento, ne risente, e questo incontro fiorisce.

 

La necessità di alcuni di incontrare il cosiddetto paranormale.

Vedete, cari (mi rivolgo ai vecchi amici), voi avete quasi fatto l'abitudine a questo genere di riunioni; incontrare persone disincarnate appartenenti ad una dimensione diversa dalla vostra, cioè non più in possesso del corpo fisico, è ormai per voi una cosa di normale amministrazione. Ma dovete pensare quanto invece per altri possa essere una cosa diversa, e forse mai prima d'ora sospettata, o che non ci si è mai immaginati di poter godere, di poter sperimentare.

Pensate a quelle persone - quante sono! - che come voi sentono il richiamo dello spirito, che sentono il desiderio di vivere secondo certi principi spirituali, o perlomeno non completamente materiali, e che in tutta la loro vita non riescono mai ad avere una prova tangibile della esistenza di questo mondo immateriale. E quanto invece possano desiderarla! Perchè vi sono anche coloro che pur avendo trascorso gran parte della loro vita in questa direttiva spirituale, tuttavia sentono il desiderio di avere una conferma, di sapere che non hanno speso la loro vita in una chimera, in un'illusione.

E questa conferma possono averla, oltre che da quel senso di certezza interiore - che talvolta c'è, ma talaltra viene a mancare - possono averla proprio attraverso un contatto con fenomeni paranormali, i quali - checchè se ne dica - anche se si vogliono spiegare con l'ipotesi animica", tuttavia non fanno che confermare l'esistenza di dimensioni non prettamente materiali.

Che vuol dire questo? Se si arriva ad affermare che certi fenomeni desueti possono anche avvenire tramite forze umane, queste forze non sono, tuttavia, quelle conosciute dalla scienza dell'uomo. Sono forze che vanno al di là della materia come la si conosce; chiamatele psichiche, animiche, come volete, ma certo è che non sono forze di quell'ordine materiale vero e proprio a cui abituati a credere e a pensare nella vita di ogni uomo comune.  

Quindi il contatto con il paranormale, anche se si cerca di spiegarlo con ipotesi naturalistiche e pur restando positivisti al massimo, apre sempre la via ad una dimensione diversa da quella quotidiana dell' uomo, anche se non a quella spirituale vera e propria.

Noi invece, voi lo sapete, crediamo nello spirito. E se sappiamo che tutti i fenomeni paranormali hanno origine e sono sostenuti da forze che attengono alla natura e quindi all'uomo, sappiamo anche che ve ne sono alcuni che, pur essendo sostenuti da forze della medesima natura, sono di origine spirituale, specie quando ci troviamo di fronte a insegnamenti che vanno oltre a ciò che è conosciuto dall'uomo, o magari quando ci troviamo di fronte a certi fenomeni di identificazione, o da altri fenomeni di vario genere, che in qualche maniera confermano la loro origine spirituale.

 

Lo spiritismo e i suoi nemici; il concetto di "inconscio collettivo".

Voi che, animati da buona volontà, siete desiderosi di parlare di queste cose, dell'insegnamento, della medianità spirituale, aspettate di avere delle obiezioni di vario genere. Se sono obiezioni che riguardano l'insegnamento, non c'è timore, se veramente lo avete capito, perchè l'insegnamento è inattaccabile dal punto di vista della logica. Il vostro interlocutore contrario potrà solo dire, genericamente: "Queste cose non mi piacciono, non mi tornano, non sono vere..."; ma sul piano dell'analisi e della logica sul piano del contenuto e del pensiero, quello che vi diciamo non teme nulla, e non può temerlo, perchè è nè più nè meno che l'enunciazione della realtà.

Possono poi farvi un altro tipo di obiezione, ed allora cercano di minare la fonte di queste comunicazioni; cercano, se sanno che si tratta di comunicazioni medianiche, di dire che non esiste niente di certo sul fatto che si tratti di entità disincarnate; e facendo questa affermazione - che possiamo anche condividere, perchè non ha nessuna importanza - vogliono spiegare un'incertezza con un'altra incertezza, perchè si tratta, vi dicono, d'inconscio collettivo. Come se l'inconscio collettivo fosse qualcosa di scientificamente e oggettivamente accertato, la cui esistenza fosse incontrovertibilmente provata: e non è vero, non è assolutamente vero.

Non me ne vogliano gli psicologici, gli psicoanalisti e via dicendo, ma con tutto il rispetto che possono e debbono avere gli studiosi che per primi hanno scoperto questa sfera meravigliosa e particolare della mente umana, si deve perï riconoscere che ancora oggi la psicologia o la psicoanalisi, in senso veramente scientifico, non ha granchè. Non è una scienza esatta, e quindi il fatto che questi grandi pensatori abbiano affermato l'esistenza dell'inconscio collettivo non è un fatto scientifico, e semplicemente un'opinione, una ipotesi gabbata per tesi, gabbata per affermazione di cosa in qualche modo provata, mentre questo non è. Tanto è vero che, se prendiamo un medium genuino, il quale abbia veramente delle manifestazioni spiritiche, questa scienza spiega il fatto con l'inconscio collettivo proprio per demolire la verità della comunicazione; ovvero, demolendo l'idea che sia possibile per un medium genuino ricevere comunicazioni spiritiche, si rafforza l'idea che esista l`inconscio collettivo.

Ma, guarda caso, a favore dell'interpretazione spiritica esistono se non altro delle prove di identificazione spiritica, che vanno semmai a rendere più oggettiva l'ipotesi stessa, mentre non ne esiste nessuna che vada a confermare l'esistenza dell'inconscio collettivo; esistenza che si cerca di dimostrare dicendo che non si tratta di spiriti e, siccome non sono spiriti, allora c'è questo signor inconscio, collettivo che spiega il fenomeno. Ma questo è nè più nè meno che un artifizio mentale, un artifizio vero e proprio per negare una cosa ritenuta incerta con un'altra ancora più incerta!

A coloro che con tanta sicurezza affermano che queste comunicazioni sono frutto di un inconscio collettivo, domandate che cosa è questo inconscio e quali prove scientifiche si hanno della sua esistenza. Ma ancorchè si fossero avute prove scientifiche dell'esistenza dell'inconscio collettivo, e che tanto potesse, esso non sarebbe comunque sufficiente a spiegare tutti i casi di medianità, perchè tra i tanti che potrebbero essere spiegati da questo onnipotente inconscio, ve ne potrebbe sempre essere uno che rimanga fuori da una simile spiegazione.

Noi abbiamo sempre detto che non è importante chi è a dire queste cose; e se fosse un inconscio collettivo a dirle, ben venga questo inconscio collettivo! Non ha quindi un gran senso mettersi sul piano di una simile diatriba, di una simile polemica. Ha senso solo per dimostrare agli altri che voi vi siete posti queste domande e che a queste domande sapete rispondere; inoltre, il fatto che non sia importante chi è a parlare, non significa che voi non dobbiate avere questo tipo di dubbio e che con la logica non lo dobbiate superare. Una volta che lo abbiate superato, riconoscerete che quel che importa è il contenuto, ma solo quando avrete esaminato anche questo lato della questione, quando anche in questo senso saprete rispondere a chi vi mette innanzi un quesito di questo tipo.

Cercare di distruggere una visione dello spiritismo attraverso la distruzione della fonte, è un tipo di discorso autoritario, direi, perchè si cerca di distruggere la persona che dice, che si esprime; ma in effetti non ha nessun senso lo sforzo di distruggere la persona, perchè se anche fosse un Gesù Cristo a parlare, e parlando dicesse delle gran sciocchezze, cosa andate a distruggere il povero Gesù Cristo quando già avete in mano l'arma della distruzione, che sono le sciocchezze stesse che dice?

Combattete quello spiritismo vuoto con quello che è in se stesso, e cioè con le sciocchezze che dice. Non ha nessuna importanza andare a distruggere il fatto che non sono entità che parlano, e in conseguenza a questo sostenere che ciò che viene detto non ha nessuna importanza. Quello che viene detto, qualunque sia la fonte, se in sè non ha importanza non ce l'ha di fatto l'importanza, e tanto basta; mentre se siï che viene detto ha un contenuto valido, il contenuto non glielo toglie il fatto che all'origine vi sia un meraviglioso inconscio collettivo oppure un'entità spiritica. Questo è importante e questo dovete saper rispondere a chi vi fa un certo tipo di obiezione.

Quando poi vi dicono che nel complesso di questo fenomeno vi sono delle cose già conosciute, allora vi prego, per vostra documentazione, di farvi dire da chi e dove. E così, quelli che dicono che sono tutti trucchi, hanno il dovere di spiegare come il trucco funzioni, perchè altrimenti è troppo comodo! Chi dice che sono trucchi, ripeta la seduta con il trucco; e quand'anche vi riuscisse, non dimostrerebbe niente, non dimostrerebbe altro che ciò che dice parte da una cosa logica e fondata, e non è un'affermazione buttata là.

Quando si sentono delle affermazioni come quella che io ho udito, che il discorso che è stato fatto era troppo logico e "quindi" doveva essere frutto di un inconscio, allora io vi dico, secondo il nostro punto di vista: siccome noi non diamo nessunissima importanza a chi è che parla, a chi è all'origine di queste comunicazioni, ma diamo importanza al contenuto, il fatto che voi riconosciate che siano logiche mi concede già quello che volevo, perchè io chiedo a voi solo di controllare con la vostra mente la logica delle affermazioni e, se voi mi dite che sono logiche, vi ringrazio perchè mi avete già appagato.

Se poi andiamo a scavare di più, e cioè che sono affermazioni logiche e "quindi" devono essere il frutto di un subconscio, di una mente di un qualche vivente, allora mettiamo alcune di queste nostre comunicazioni in raffronto con le altre e vediamo se sono un fatto isolato oppure se tutte le altre hanno la stessa matrice di queste alcune; e se hanno la stessa matrice, mi dovete spiegare come un inconscio preso a destra, uno preso a sinistra, uno una volta, uno un'altra, in varie occasioni diverse - perchè qui i presenti cambiano con una certa frequenza, di gente ne è passata tantissima, è vero? -, come riesca a mettere insieme tutto un discorso filosofico che non lascia spazio a nessun dubbio e a nessuna questione non risolta.

Ma se esiste un inconscio di questo genere, se esiste una possibilità di questa portata, allora leviamo dagli altari i Cristi, le madonne, i santi e mettiamoci un bel simbolo dell'inconscio collettivo e innanzi a quello tutti inginocchiamoci e quello tutti preghiamo!  

La comunicazione con gli esseri dei piani più sottili è comune o rara?

La comunicazione tra la dimensione fisica e la più sottile, la dimensione astrale, attraverso il cosiddetto medium, è un fatto estremamente raro, e, quando avviene, avviene per un valido motivo, mai solo per soddisfare delle curiosità, o per farne motivo di divertimento, di intrattenimento.

Per essere davvero valida deve avere uno scopo che va oltre quello che l'uomo umanamente chiede e si aspetta da questo tipo di comunicazione. Può anche essere accompagnata da motivi umani, certo, perchè non abbia un sapore astratto, freddo e distaccato nei confronti dei partecipanti a questa comunicazione; però lo scopo vero deve andare ben oltre il fatto umano. Per questo tale comunicazione è cosa assai rara.

Basta che vi guardiate attorno, che prendiate cognizione di quelle che sono le supposte comunicazioni spiritiche, e vi renderete conto che di altamente filosofico o spirituale v'è ben poco. E questo significa che la comunicazione spiritica o medianica è un fatto estremamente raro. Ci sono, poi, quelle pseudo-comunicazioni spiritiche che di spiritico hanno ben poco: la loro origine è nelle frodi incoscienti (escludiamo pure le frodi coscienti), dovute alle drammatizzazioni dei medium o di altri cosiddetti sensitivi, i quali in stato di suggestione creano delle personalità secondarie sedicenti spiriti disincarnati. Ci sono, insomma, tutte quelle manifestazioni che danno ragione ai cosiddetti animisti, a coloro cioè che spiegano le comunicazioni spiritiche  in toto solo e unicamente con le forze inconsce dell'uomo, senza alcun intervento dei disincarnati.

Ripeto che ci sono comunicazioni reali, ma sono estremamente rare e, quando ci sono, hanno lo scopo proprio di assecondare il piano divino in funzione dell'evoluzione umana; e quindi debbono portare, non dico a tutta l'umanità, ma ad un certo numero di uomini, qualcosa di nuovo e di valido spiritualmente.

 

Cosa occorre per una seduta medianica?

Un nucleo fisso di amici è necessario alla manifestazione. Non tutte le volte sarebbe possibile avere una comunicazione lunga, nel vostro tempo, se non vi fosse quel nucleo fisso di persone. Così del resto consigliavano i vecchi sperimentatori, i quali dicevano che, perchè una riunione abbia buon esito anche dal punto di vista fenomenico, è necessario che vi sia un nucleo sempre delle stesse persone. Fortunatamente qua questa necessità non è così imperiosa, talchè si può variare un certo numero di persone, di volta in volta possono esservene delle nuove, ma un altro nucleo minore deve necessariamente restare sempre lo stesso perchè è quello che costituisce l'armonia fondamentale affinchè il fenomeno possa avvenire.

 

Come seguire l'insegnamento dei maestri.

Noi rispettiamo ognuna delle opinioni che avete ne nostri confronti e delle ragioni per le quali seguite questo insegnamento. E debbo dire che vanno tutte bene, tranne una: quella di coloro i quali pensano che partecipando o seguendo questo insegnamento possono avere una qualche forma di protezione, di salvaguardia dai colpi che la vita usualmente infligge ad ognuno: colpi più o meno forti, più o meno tragici, più o meno sofferti, o che rechino più o meno sofferenza. Ecco, questo sarebbe un errore.

Se così fosse, cioè se coloro che in qualche modo partecipano  all'insegnamento dei maestri fossero risparmiati dalle esperienze traumatiche o dolorose o faticose della vita, ne riceverebbero un danno, perchè l'uomo è nel piano fisico proprio per vivere, per avere tutte le esperienze che deve avere; e noi non possiamo  togliere in qualche modo ciò che deve avere.

Certo, si può vivere un'esperienza in un modo o in un altro: ed è qui che entra la possibilità di aiuto dell'insegnamento dei maestri.

Quindi, quando vi accostate a questo tipo di esperienza, rappresentato dalla comunicazione con questa dimensione sconosciuta, ricordatevi che essa non deve essere presa come una salvaguardia dalle complicazioni, dai dispiaceri, dalle esperienze traumatiche, perchè sarebbe un errore. Ma deve essere presa come qualcosa ce in quelle situazioni contingenti, in quei momenti di difficoltà, può aiutarvi a valicare il passo, ad andare avanti con un altro spirito, con un condotta, con un atteggiamento diverso: questo sè; ma non che sia stornato ciò che inevitabilmente dovete avere. questa visione, a cui ho fatto cenno, è una visione superstiziosa: ed è una visione che noi assolutamente ripudiamo e vi invitiamo  a non avere: perchè sarebbe la più errata fra tutte quelle che potete avere e che vi sono.

 

Certe sedicenti comunicazioni medianiche a scopo d'insegnamento possono portare agli incauti e talora ingenui frequentatori di quelle cerchie, confusione invece che chiarezza, e possono mettere tali frequentatori in difficoltà per le contraddizioni e i limiti in cui inevitabilmente si imbattono questi presunti istruttori dell'aldilà. Perchè tutto questo è permesso?  

La questione ha degli aspetti piuttosto ampi, perchè bisogna considerare il fatto che tutto, in definitiva, è sempre un'esperienza che, in ultima analisi, si risolve sempre positivamente.

Può darsi benissimo che vi sia qualcuno che si metta a fare dello spiritismo, o presunto tale, e poi finisca col concludere che non è sufficiente mettersi in contatto con i sedicenti abitanti di un'altra dimensione per conoscere la verità. Può, certo, essere un tipo di esperienza che porta dolore, perchè arrivare a questa conclusione quando si è partiti dalla convinzione, o dalla speranza, che avere questo contatto con i trapassati significa poter conoscere la verità è senz'altro una disillusione che dà dolore; perï anche questo, alla fine, è un risultato ed è sicuramente veritiero.

Perchè non è sufficiente mettersi in contatto con entità di un'altra dimensione, rispetto alla vostra, per conoscere la verità? Perchè queste entità possono benissimo essere nell'errore più ancora di quanto lo possa essere l'uomo. Non è sufficiente il fatto che una persona sia disincarnata per dare il bollo di autenticità a ciò che dice; bisogna sempre valutare ciò che viene detto; bisogna trovare l'autorità dell'insegnamento non in colui al quale lo si attribuisce, o in una certa entità, ma solo nel suo valore intrinseco; è un'autorità che scappa fuori dal valore del messaggio e non da altro.

Inoltre questo messaggio, per essere ben giudicato, non deve essere preso in sè, ma deve essere parte di un discorso filosofico generale, che dia risposta, quanto più possibile, a tutti quei perchè ai quali l'uomo non ha trovato risposta nè dalle religioni, nè dalla scienza, nè dalla filosofia. Deve essere un discorso universale che concilia i vari aspetti della vita che l'uomo consoce, comprese le varie scoperte scientifiche.

Quando un insegnamento risponde a tutte queste cose, e non ha delle contraddizioni in se stesso, si può cominciare a tenerlo in una certa considerazione; salvo poi abbandonarlo quando si trova un altro sistema filosofico, ideologico, o comunque di ragionamento, che spieghi la realtà ancora meglio di quello.

E allora, per tornare a quella esperienza deludente, e certo dolorosa, ma produce in chi la vive un insegnamento importante, e non c'è nessuno che "permette" che accadano queste esperienze, perchè tutto quello che avviene ha una spiegazione e un significato; sta poi a colui che  esperimenta trovare, prima o dopo, questa spiegazione e capirne il significato.

 

Su una medium scrivente che dice di ricevere notizie da un figlio mai nato.

Non posso che confermare quello che già sapete, cioè l'estrema pericolosità di certi esperimenti, fatti senza preparazione e, soprattutto, sfruttando elementi i quali possono avere delle comunicazioni di origine non proprio cristallina, che rimane avvolta nei misteri della psiche.

Queste comunicazioni sono ancora più pericolose perchè mischiano la verità con la fantasia al punto da non poterle più distinguere e, siccome le fantasie non sono così scopertamente fantasiose, succede che chi sta ad ascoltare rimane colpito suo malgrado. ciò avviene in special modo quando vengono dette cose che vanno a toccare il senso di colpa che una creatura può avere, avendo fatto qualcosa che, secondo la morale comune, è condannabile. Allora, ne sorte fuori un'angoscia per questa creatura che sente confermato il suo senso di colpa e in questo si logora inutilmente.

Ora, immaginate com'è possibile che un'entità possa manifestarsi dicendo di essere colui che sarebbe dovuto nascere attraverso un corpo fisico che invece non ha avuto vita, in quanto la madre glie l'ha negata! Questo potrebbe essere logico se tutto fosse lasciato all'evenienza, al caso, al capriccio degli uomini, ma siccome tutto è ordinato, era quindi giusto e previsto che quella creatura non nascesse. In conclusione, nessuna entità può arrogarsi il collegamento con quel corpo fisico che poi non avrebbe avuto vita.

Dal punto di vista logico, sapendo che esiste e vige questo piano generale così preciso, così ordinato, non si può assolutamente accettare una spiegazione che sarebbe logica solo ammettendo come predominante e dirigente il caso. Ma il caso, voi sapete, non esiste.

 

Perchè vi sono talora delle nette diversità negli insegnamenti giunti da differenti fonti medianiche?

Talvolta, va detto, le entità in special modo di una certa evoluzione sono molto preoccupate di non turbare le convinzioni di coloro che stanno ad ascoltarle; per cui, tra il dire una verità al cento per cento, che non sarebbe accettata, e dire invece il cinquanta per cento della stessa verità, viene preferita quest'ultima alternativa.

Questo discorso, che è verissimo, non può perï giustificare la diversa enunciazione o spiegazione di certe verità che non turbano nessuno, mentre a turbare è proprio l'enunciazione o la spiegazione che non torna in alcun modo alla logica di chi ascolta. La sua  tranquillità è travolta, insomma, proprio dal discorso che viene fatto e che è logicamente insostenibile. Quindi il discorso sul "non turbare" si può applicare solo in certi casi.

Quanto al fatto che, da diverse fonti, vengano delle affermazioni tra loro contrastanti, direi che dobbiamo ringraziare che ciò accada, perchè è un buon motivo per meglio valutare quello che viene detto. Non c'è che da ringraziare l'occasione in forza della quale vi sono queste contrastanti affermazioni, che danno modo di approfondire meglio, di valutare meglio, andando a verificare se l'affermazione isolata prima, e poi il discorso entro cui essa è inserita, stanno o non stanno in piedi, tornano o non tornano alla logica.

Come giustamente hanno detto i maestri, un messaggio non deve essere ritenuto valido perchè è firmato da un sedicente personaggio, o da un anonimo che dice di essere un'entità evoluta e di avere delle mansioni speciali; ma deve essere preso in sè, per il suo valore intrinseco, ignorando chi sia stato a dirlo.

Non soltanto il breve discorso, ma l'intero contesto concettuale non deve mai presentare contraddizioni con se stesso. Quindi, nel caso che il messaggio presenti delle palesi contraddizioni, bisogna che le persone si chiedano se veramente questa fonte è cristallina o non sia, piuttosto, inquinata da un meccanismo particolare, nella comunicazione, che conduce a questi effetti. Allora bisogna domandarsi se veramente chi parla è una entità. E se è veramente una entità che dice cose in contraddizione tra di loro, che tipo di entità è? Certo è una entità di poca evoluzione. Se poi queste comunicazioni avvengono ripetutamente negli anni, allora si può difficilmente giustificare che una entità di modesta evoluzione, possa seguitare per degli anni a parlare a persone che la stanno ad ascoltare in tutta buona fede. E' più facile, in questo caso, che si tratti veramente e propriamente di una psiche, della psiche di un vivente.

A questo punto c'è da chiedersi se questa psiche del vivente parli consciamente - nel qual caso si tratta di una frode cosciente - oppure si tratti di frode inconsapevole. In questo caso potrebbe trattarsi di uno stato di sonnambulismo, da cui esce fuori questa psiche che parla, alcune volte più e altre meno coerentemente, pescando qua e là, essendo imboccata dai presenti, e via dicendo.

Questi presenti, a loro volta, possono avere un particolare interesse, se non altro di prestigio, a partecipare a un fenomeno che ritengo raro, ed hanno l'interesse a ritenere che sia vero.

Come vedete, la cosa è molto complicata, va vista sotto tutti gli aspetti ed esaminata senza falsi pudori, senza il timore reverenziale che sembra spettare alle entità evolute, tale che ci si rifiuti di  indagare sui loro ragionamenti e di commisurarli alla logica. E invece il vostro dovere, nell'ascoltare, è proprio quello di esaminare ciò che viene detto. Lo ripeto ancora: è vostro dovere vedere in se stessa l'affermazione limitata della verità che si sta dicendo, e poi vedere se questa affermazione si accorda o se contrasta col discorso precedente o seguente che compone tutto un sistema filosofico. Quando v'è contrasto tra questi elementi, allora si è in dovere verso se stessi di farsi le domande su chi sia il comunicante, da dove veramente provenga il messaggio. Certamente le risposte verranno.

 

Sulle energie sottili che potrebbero essere catturate utilizzando macchinari adeguati.

In effetti esiste un'energia molto sottile, molto più sottile di quella supposta ed enunciata in certi studi di coloro che, non avendo in realtà compresa la vera essenza e natura, volevano addirittura catturarla con dei macchinari o con degli accorgimenti che sono legati alla materia fisica densa. Questa energia fa parte di quel piano di energie sottili che solo gli uomini possono catturare. L'uomo inteso proprio nella completezza dei suoi veicoli: del suo corpo fisico, del suo corpo eterico, del suo corpo astrale e della sua mente.

L'uomo, da questo punto di vista, è uno strumento meraviglioso; non ha l'eguale nelle macchine che lui costruisce. Potremmo dire che è una macchina anche l'uomo, ma una macchina con dei sensori, dei dati ricettivi, posti su piani di esistenza che l'uomo non potrà mai raggiungere attraverso le macchine che costruisce.

Vedi la sua mente, vedi il suo corpo emozionale, vedi il suo veicolo fisico nella parte più sottile: la parte eterica. Per catturare queste energie che fanno parte di piani di energia molto sottili, la materia fisica non serve. E' come se si volesse imprigionare l'acqua con un recipiente tutto forato; passa attraverso e non la raccogli. Nessuna macchina potrà mai fare questo.

 

Quello che accade al Cerchio dipende anche da coloro che vi prendono parte?

Certo! Avremmo un bel parlare se non ci foste voi tutti, non nel senso fisico, intendetemi; proprio se la vostra presenza non fosse determinante. La pioggia d'amore che sentite "venire dall'alto", come voi dite, è da dentro di voi stessi. Tutto è uno,cari. E questo vale anche per chi ci ascolta e ci segue senza intervenire a queste riunioni, anche a chi fa suo l'insegnamento, e sente, attraverso queste parole, queste verità, comunicarsi una serenità, una diversa disposizione verso la vita, verso gli altri, sente accendersi un fuoco dentro. E' da dentro ognuno di voi che queste verità parlano ad ognuno di voi, da dentro di voi; tutto è uno. Tutto.

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