Ultimo aggiornamento:    29/10/02

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I MITI INCENTRATI SUL RAPPORTO PADRE - FIGLIA   
A volte il padre desidera avere figlie femmine. Questo desiderio nasconde la paura di essere spodestato dal filo maschio. Spesso nei miti si parla addirittura di padri che hanno gruppi di figlie: le nove muse figlie di Zeus, le 50 Danaidi, le 50 Neredi, ecc. È più frequente il caso del padre che non desidera avere figlie femmine, perché vuole proiettare nel figlio maschio la sua ambizione di potenza e garantirsi anche dopo la sua morte il prolungamento e il perpetuarsi del suo potere e della sua autorità. Non mancano miti che nascondono un’attrazione incestuosa del padre verso la figlia. Contenuti incestuosi possono essere trovati in miti in cui i padri ostacolano il matrimonio della figlia: si tratta sempre di una gelosia morbosa che può nascondere una vera e propria attrazione incestuosa.   
Il mito di Atalanta 
Atalanta venne abbandonata dal padre in un bosco. La bambina non morì, ma crebbe con il complesso di Diana [Con il complesso di Diana si intende indicare un insieme di comportamenti per cui una giovane donna mostra di desiderare di essere un uomo. Il complesso di Diano non comporta necessariamente delle implicazioni di carattere sessuale o omosessuale, ma soltanto il fatto che la giovane donna assume il ruolo che è tipico dell’uomo].
Tornata col padre, viveva come un maschio: praticava la caccia e la lotta e non voleva sposarsi. Costretta dal padre a scegliersi un marito, pose come condizione che avrebbe sposato l’uomo che l’avesse vinta nella corsa. Il giovane Ippomene, suo pretendente ed innamorato di lei, protetto da Afrodite, riuscì a vincerla con uno stratagemma suggeritogli dalla dea: quello di lasciare cadere, durante la corsa dei pomi d’oro. Atalanta infatti, pur sempre una donna curiosa, per quanto maschiaccio, durante la corsa si fermò a raccogliere gli oggetti caduti per poterli osservare e così fu vinta e dovette sposarsi. Una volta sposa si innamorò di Ippomene e così recuperò la sua identità femminile.   
Ifigenia
Agamennone aveva offeso Diana per aver detto di essere più bravo di lei nella caccia. Questa tracotanza (per i Greci era una mancanza gravissima) scatenò l’ira della dea. Al momento di salpare per Troia la dea scatena una bufera che impedisce alle navi di partire. Interrogato il solito indovino, si viene a sapere che per placare la Dea offesa per la tracotanza di Agamennone, questi doveva sacrificarle la figlia maggiore e più amata: Ifigenia. Nell’animo di Agamennone si scatena un grave conflitto tra l’amore del padre e il dovere del re. Alla fine il re vinse il padre (Ovidio) e Ifigenia dovette piegarsi alla ragione di stato. A questo punto il mito ha due versioni differenti [I miti erano tramandati oralmente e per questo facilmente venivano modificati]: 1) Diana impietosita salva Ifigenia e la porta lontana facendone una sua sacerdotessa. Di qui nascono le tragedie Ifigenia in Aulide e Ifigenia in Tauride.2) Ifigenia fu effettivamente uccisa.   
Metra   
Erisittone, un uomo ricchissimo, ma sacrilego, fa abbattere un bosco sacro a Demetra, dea delle campagne. Per punirlo la dea gli scatena una fame inesauribile. Per poterla placare Erisittone dovette vendere tutte le sue sostanze. Alla fine pensò perfino di vendere la figlia Metra. Costei però aveva il dono di potersi trasformare a piacimento in animale. Così di volta in volta si trasforma in un animale che poi viene venduto per saziare la fame del padre.   
Esione    
Laomedonte, re di Troia, costruisce le mura della città con l’aiuto di Poseidone, alla quale aveva promesso dei cavalli immortali. Compiuta l’opera non mantiene la promessa ( e quindi diventa uno spergiuro). La dea, offesa, gli chiede di sacrificarle la figlia Esione. La figlia per amore del padre accetta di essere sbranata da un mostro marino. Legata ad uno scoglio aspetta la sua sorte, ma Ercole la salva in extremis dopo aver ricevuto dal padre la promessa dei cavalli immortali. Ma Laomedonte ancora una volta non mantiene la promessa. Ercole si vendica uccidendolo. Esione, vittima innocente, va sposa ad un re.     
Persifone e Callisto   
Il padre a volte ama la figlia di un amore incestuoso che ne ostacola la crescita. Nella mitologia abbiamo casi di dei che vogliono trattenere la figlia presso di sé e rifiutano che essa abbia una sua vita autonoma e vada sposa. Secondo alcune versioni mitologiche Zeus seduce la figlia Persefone avuta da Demetra e la figlia Diana chiamata anche Callisto.
Ippodamia   
Enomao uccide per gelosia tutti i pretendenti alla mano della figlia. Essi per potere sposare la figlia Ippodamia devono vincerlo nella corsa coi carri dove lui sa di essere il più bravo. Se falliranno la prova saranno uccisi . Ma un giorno arriva il pretendente Pelope che è più bravo di lui e lo vince. Allora questi può sposare Ippodamia che così conquista la sua autonomia.  

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