Ultimo aggiornamento:    29/10/02

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MITI INCENTRATI SULLE DINAMICHE GENITORI - FIGLI   
I miti che fanno riferimento alle dinamiche familiari sono incentrati sulle fasi critiche della famiglia: nascita, morte, matrimonio, cambiamento di età.   
Il mito di Laio  
Si tratta del mito di Edipo visto dall’altro lato, dal lato di Laio, il padre di Edipo. Laio abbandona il figlio Edipo perché l’oracolo gli aveva predetto che quel figlio lo avrebbe ucciso. Lo abbandona in un bosco dopo avergli forato i piedi e averli legati con uno spago che passava per i fori (Edipo significa "piedi gonfi"). Dunque questo è il mito che fa riferimento alla crudeltà del padre verso il figlio, una crudeltà che nasce dalla paura (inconscia) di esser sopraffatto; da questa paura nascono le situazioni che vedono i padri cacciare da casa i figli, imporre loro dei sacrifici. Un tempo i padri arrivavano fino a sacrificare i figli agli dei o ad ucciderli. Laio avrebbe potuto non dare ascolto all’oracolo, non lo fa e provoca col suo comportamento (volontario) il male commesso dal figlio: il parricidio e l’incesto (involontari).
Freud parla  solo del complesso di Edipo, cioè la versione del mito visto dal lato di Edipo. Perché? Da bambino Freud aveva provato odio verso il padre e ciò gli aveva provocato un forte senso di colpa (rimorso). Il suo SUPER IO gli fa rimuovere l’idea che la colpa di Laio sia più grave di quella del figlio e lo induce a formulare il complesso di Edipo. Si tratta di una sindrome di sentimenti/comportamenti nei bambini di 3-5 anni che manifestano pulsioni di libido (attrazione) verso il genitore di sesso opposto e, al contrario, aggressività nei confronti del genitore dello stesso sesso. Freud si acceca (non vede la colpa di Laio), come Edipo, per non prendere atto dell’autoritarismo del padre che aveva scatenato quel complesso in lui. In realtà egli odiava il padre, non perché era geloso del suo rapporto con la madre; ma perché aveva subito da lui un’educazione autoritaria; quell’odio era stato rimosso e quindi "accecato". Quindi in realtà l’aggressività (l’odio/amore) non è solo nel bambino; nel bambino è più evidente, perché in lui non funziona ancora la censura. La crudeltà dell’adulto è camuffata dalla censura del SUPER IO e non è così evidente.
Per le bambine si parla del complesso di Elettra. Elettra è la Figlia di Agamennone e di Clitemnestra. Clitemnestra fa uccidere Agamennone perché questi aveva sacrificato la figlia Efigenia agli dei per ottenere la vittoria su Troia. Elettra, dopo l’uccisione del padre da parte della madre, collabora col fratello Oreste per vendicare il padre con l’uccisione della madre.
La "morale " del mito di Laio è questa: i genitori tendono ad inibire la personalità (interessi, aspirazioni) dei figli e fondono su di loro un rapporto di dominatori su un dominato. Anche se essi si sacrificano per loro, anche se dicono di fare tutto ciò per il loro bene, esercitano su di loro una imposizione ed una repressione. É probabile che poi l’inibizione possa trasformarsi da parte del figlio in aggressività che è la conseguenza dell’arresto della libera espansione della personalità.
Perché gli adulti sono fonte di paura e angoscia per i figli? Vi sono dei genitori che concepiscono i figli perché essi realizzino le mete che loro non hanno potuto realizzare e quindi spingono i figli verso comportamenti ed interessi che non sono loro. Alcuni genitori sperano di avere per mezzo dei figli una rivincita sulle loro frustrazioni (Io sono stato umiliato, ma mio figlio dovrà essere più aggressivo) e li spingono ad essere aggressivi, anche se il loro temperamento non lo è. Altri genitori concepiscono il figlio per risolvere una crisi matrimoniale e di fatto considerano il figlio come un mezzo e non come un fine. Altri figli sono frutto di una maternità indesiderata (la nascita di un figlio è sempre una limitazione della libertà dei genitori).
Dunque il complesso di Laio è l’insieme di sentimenti e comportamenti dei genitori che inibiscono i figli con divieti e pressioni a volte camuffate come premure che hanno in realtà un sottofondo di compressione/imposizione. Tutto ciò evidentemente avviene a livello inconscio. Ovviamente vi può essere anche un Laio al femminile. Cioè una madre che opprime la figlia.
Occorre però precisare che non si deve rinunciare a fare da guida ai figli. L’assenza dei genitori può essere occupata pericolosamente da altri. Occorre essere presenti con equilibrio: né ansia/angoscia, né indifferenza, né autoritarismo, né permissivismo. Occorre che i genitori siano creativi nell’educazione, che essi non ripetano gli schemi che hanno subito da piccoli o al contrario non cerchino tout court di fare l’opposto di quello che hanno fatto i loro genitori per non creare nei figli le loro stesse angosce.  

Il mito di Urano.
Urano (il cielo) è il dio primigenio dell’antica Grecia. Nato da Gea (la terra) con la stessa dea genera i Titani, che sono divinità mostruose. Tra questi vi è Crono, che su istigazione di Gea evirò il padre e lo sostituì nel dominio del mondo. Crono ebbe a suo volta molti figli che divorava appena nati per paura di essere da loro spodestato (come gli era stato predetto). La moglie Rea però riuscì a salvarne uno, Zeus. Questi divenuto adulto fece precipitare il padre nel Tartaro. Padri e madri sono spesso dei cattivi educatori, se sono stati educati male.   

Il mito di Atlante   Atlante è un Gigante che è a capo di altri giganti che tentano la scalata all’Olimpo. Giove, per paura di essere spodestato lo punisce imponendogli di portare sulle sue spalle il peso del mondo. A volte nel contesto familiare i genitori o gli altri familiari caricano un membro della famiglia di gravi e pesanti responsabilità che ne soffocano le libertà e la libera espansione della loro personalità, oltre che la sua salute psicofisica.   

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