Piri Reis

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La Carta di Piri Reis

  La singolare vicenda della carta geografica di Piri Reis ha assunto nel corso degli anni, grazie ad ulteriori studi contorni sempre più vasti e sconcertanti. La carta di Piri Reis è turca, ma esistono altre carte europee e italiane che presentano aspetti simili. La strana storia della carta è cominciata nel 1929 a Istanbul, che allora si chiamava Costantinopoli, quando venne ritrovata tracciata su pergamena. Era datata nel mese di Nuharrem nell'anno 919 dopo il profeta: nel 1513 dell'era cristiana. La carta era firmata da Piri Ibn Haji Memmed, nome completo dell'Ammiraglio Piri Reis. Questa carta attirò l'attenzione di un primo ricercatore americano, Arlington Mallery. Egli dimostrò, per mezzo di calcoli, confermati da successivi controlli, che la carta aveva richiesto conoscenze molto progredite di trigonometria sferica, che risaliva ad un'epoca antichissima, un'epoca in cui il ghiaccio dell'Antartico non ricopriva ancora la zona della Terra Regina Maud (Antartide). Sulla carta in questione si trovano rappresentati in particolare il Rio delle Amazzoni, il Golfo del Venezuela, l'America meridionale, da Baya Blanca al Capo Horn, ed infine, come abbiamo detto l'Antartide, informazioni che nessuno poteva possedere a quei tempi. Il Prof.Charles H.Hapgood del Keene State College, New Hampshire, Stati Uniti assegnò alla carta di Piri Reis ed ad altre carte analoghe il nome di "carte degli antichi re del mare". Qualcuno ha tracciato questa carta in un passato molto remoto, ed a noi sono pervenute delle copie come la Piri Reis o come quella di Oriontio Fineo, del 1531. Su quest'ultima, le dimensioni del continente antartico corrispondono perfettamente a quelle riportate nelle più precise carte moderne. Segnaliamo, infine, che un'altra carta turca del 1559, quella attribuita a Hadjj Ahmed, ci mostra a sua volta una terra sconosciuta che, forma un ponte tra la Siberia e l'Alaska attraverso lo stretto di Bering. Questo passaggio terrestre svelerebbe molti misteri sulle migrazioni del Paleolitico; ma essendo scomparso certamente quasi 30.000 anni fa non si riesce a capire in che modo una civiltà terrestre, conosciuta o ignota, avesse potuto sapere della sua esistenza.