ANTUN
(IS)
Sposa di Anu e madre di Istar.
ANU
(IS)
antica divinità babilonese-assira, signore del cielo. Faceva parte della
trinità formata da Anu, Bel ed Ea, occupando il primo posto. Dio supremo
dei sumeri e sposo di Antun.
ARINNA
(IS)
1) Dea del sole presso gli Ittiti.
2) Nell'antichità, una delle tre città sacre agli Ittiti; la cui esatta
posizione non è stata ancora identificata. Celebre per il santuario della
dea superiore degli Ittiti, il cui nome era probabilmente Wurusemu.
ARURU
(IS)
Gilgamesh ed Enkidu furono creati da questa dea.
BELILI
(IS)
dea sumera della luna
CABIRI
(IS-C1-C2)
Servitori della Grande Madre Cibele. Considerati i protettori dei
marinai che li invocavano chiamandoli Megaloi theoi, mentre i romani li
chiamavano Dii magni potentes valentes, sull'isola di Lemno, erano
chiamati Haphaistoi. divinità di origine oscurissima, oggetto di culto
per i Fenici, gli Egiziani, i Greci che le consideravano divinità
sotterranee. Particolarmente nelI'isola di Samotracia i Cabiri furono
oggetto di culto misterico che ebbe larga diffusione in tutto il
mondo greco e piú tardi anche tra i romani. Varie e numerose, nella
mitologia classica, le trasformazioni e interpretazioni dei Cabiri, furono
anche identificati o confusi con i Cureti o Coribanti. Le Cabridi
erano, secondo i vari mitografi, loro figlie o loro sorelle. In onore
delle quali si celebravano in Grecia e nell'Impero romano le feste cabirie.
CARRI
DEL SOLE E DELLA LUNA (AV)
Il concetto della Luna e del Sole come carri. Gli antichi immaginavano che
questi corpi celesti erano dei carri che volavano nel firmamento. L'idea
del carro del sole e della luna si ritrova nella cosmogonia di molti
popoli, quali: Egizi, indiani d'America, germanici, Indiani, Israeliti,
Greci,
Romani ecc. ecc..
CHANISH
(IS)
Era il messaggero degli dèi.
CHUMBABA
(IS)
Gigante abitante in una foresta di cedri. Venne ucciso da Gilgamesh ed
Enkidu.
DAM-KINA
(IS)
Dea lunare in Sumeria.
DOLICHENO
(IS-C2)
Divinità Ittita, equivalente a Giove. Era raffigurato come uomo barbuto,
sopra un toro con un fulmine in una mano e una bipenne nell'altra.
DRAGO
(AV)
o dragone, mostro favoloso che si ritrova in tutte le antiche mitologie.
Rettile alato con ali di pipistrello, con testa di cane, zampe di leone, e
bocca con una o più lingue che vomita fuoco e fiamme. Nella letteratura e
nell'arte cinese, è uno degli elementi più comuni, ed è considerato un
essere benefico. Nella tradizione occidentale, invece, è generalmente
identificato con un'entità malvagia e nemica dell'uomo, che solo un eroe
può sconfiggere. Secondo la mitologia greca, trainava il carro di Cerere,
e un drago dalle cento teste custodiva l'ingresso dell'Orto delle Esperidi
e il Vello d'oro. Nella mitologia nordica e germanica, il "Lindwurm",
stava a custodia del tesoro dei Nibelunghi, finché non fu ucciso da
Sigfrido. Nelle antiche leggende cristiane e cavalleresche è una delle
incarnazioni del demonio: lo si raffigura lottante e sopraffatto
dall'arcangelo Michele e da s. Giorgio.
DUMUZI
(IS)
In Sumeria era il dio della forza della natura. Muore ogni anno e viene
resuscitato dalla sua sposa Inanna e celebrano nuovamente le nozze.
EA
(IS-AB)
(in sumerico, En-ki, signore della terra) dio delle acque e della
sapienza, una delle divinità della trinità cosmica degli Assiri e dei
Babilonesi, protettore di Erida. Era rappresentato come un uomo col corpo
di pesce, chiamato anche Oannes. Dio dell'acqua e padre di Marduk.
Venerato da: Assiri, Babilonesi, Elamiti e Ittiti.
EABANI
(IS)
Era il primo uomo che la dea Aruru creò modellando l'argilla.
ENKI
(IS)
(signore della terra), nella religione sumerica, dio dell'acqua e della
saggezza; era ritenuto, insieme al dio Enlil, il padre della civiltà
mesopotamica. Era rappresentato in sembianze umane, con quattro fiumi che
gli scendevano dalle spalle.
ENKIDU
(IS)
Essere creato dalla dea Aruru per contrastare il potere di Gilgamesh.
Proteggeva gli animali e ne impediva la caccia, ragione per cui un
cacciatore si rivolse a Gilgamesh perché Enkidu gli impediva di cacciare.
Allora, Gilgamesh dispose la rovina di Enkidu per mezzo di una prostituta,
in quanto la leggenda dice che gli animali lo avrebbero evitato se egli
avesse conosciuto la femmina. Mandata una meretrice a Enkidu che non seppe
resistere alle tentazioni della donna, si causò la rovina del poveraccio
che fu così evitato dagli animali.
ENLIL
(IS-AB)
Enlil, signore del vento, nella religione sumerica, dio creatore e
governatore del cosmo, principale divinità del pantheon mesopotamico.
Separò il Cielo (dove fu relegato Anu ), dalla Terra (donata alla dea
degli Inferi, Ereshkigal), ponendosi nel mezzo come dominatore. Fu colui
che insegnò agli uomini a coltivare la terra e a vivere civilmente. Il
centro principale del suo culto era Nippur. Invece, presso i Babilonesi
era il dio della terra e padre degli dèi.
ENMEKAR
(IS)
Nonno di Gilgamesh padre di Nisuna e re di Uruk. Come succede spesso nella
mitologia gli era stoto predetto che sarebbe stato spodestato dal nipote.
Percui rinchiuse la figlia in una torre, ma fu tutto invano, in quanto
Ninsuna (non so come rimase ugualmente incinta), partorì Gilgamesh. I
guardiani buttarono il piccolo dalle torre ma un'aquila lo afferrò al
volo e lo portò da un contadino che lo chiamò Gilgamesh. Da adulto,
compiendo la profezi a Gilgamesh strappò il trono al nonno.
ERA
(IS)
Divinità sterminatrice di popoli, in quanto dio della peste.
ERAGAL
(IS) Una delle tante divinità infernali.
ERESHKIGAL
(IS)
Sorella di Istar e sposa di Nergal. nella mitologia sumera, dea degli
Inferi, i quali gli furono donati dal dio Enlil e il cui regno condivise
con il marito Nergal. Era considerata la signora di demoni che furono
particolarmente temuti da quanti la veneravano. I principali centri del
suo culto furono Kutha e Sippar.
GILGAMESH
(IS)
Gilgamesh, antico re sumero della città di Uruk, vissuto intorno al 2.600
a.C. Dopo la morte fu divinizzato ed entrò a far parte della della
mitologia, come protagonista di un'epopea sumera (2.000 a.C.). Nel I
millennio a.C. la sua vicenda fu narrata in un poema accadico giunto fino
a noi, l'opera più importante della letteratura mesopotamica (12 canti),
che presenta interessanti analogie con i racconti biblici; vi troviamo, ad
esempio, la versione caldea del diluvio universale. Vicina al sentimento
moderno per l'attenzione che dedica ai temi dell'amicizia, del dolore e
della morte, la "Epopea di G." riesce ad esprimere, attraverso
il senso di precarietà dell'esistenza ed il desiderio d'immortalità, la
profonda inquietudine umana di fronte alla vita.
HEPET
(IS)
Dea del Sole e sposa di Tesup.
IMDUGUD
(IS)
Mitico animale Sumero, con ali d'aquila e testa di Leone.(Qualcosa di
simile alla Chimera)
INANNA
(IS)
Inanna, dea sumera dell'amore, oggetto di culto in particolare nella città
di Uruk, dai cui scavi proviene il vaso di Uruk (III millennio) a lei
dedicato. Detta anche Innin e Innina, il mito la collega ad un lamento per
l'umanità distrutta dopo il diluvio, e ad una discesa nel modo infero.
Con l'avvento dei babilonesi fu assimilata alla dea Ishtar.
ISCIULLANU
(IS)
Giardiniere di Anu. Istar se ne innamora, ma lui la respinge, allora, la
dea offesa e sdegnata lo muta in talpa.
KI
(IS)
Dea della terra dei Sumeri. Altro nome era Nintu
KUMARBI
(IS)
Dio padre (come Crono e Zeus), regna sugli altri dèi dopo avere
detronizzato Anu staccandogli i genitali con un morso (che schifo). A
sua volta Kumarbi viene detronizzato dal proprio figlio Tesup, aiutato da
Ea a sconfiggere il mostro Ullikumi, ucciso con lo stesso coltello che
servì a separare il cielo e la terra.
LUBALGANDA
(Is)
Era il genio che proteggeva Gilgamesh.
MASHU
(IS)
Mitica montagna abitata da uomini scorpioni
ME
(IS)
I Sumeri con questo termine indicavano una forza soprannaturale che
influiva positivamente o negativamente sulle azioni degli uomini e degli dèi.Anche
il Nam aveva tale funzione, queste due forze possono essere paragonate al
Fato.
NAMTAR
(IS-AB)
Messaggero della morte.
NIKKAL
(IS)
Madre del Sumero dio del sole Samas e dea della luna.
NIN-ASU
(IS)
Dea dei morti.
NINSUNA
o NINSUN (IS)
Madre di Gilgamesh.
NIPPUR
(IS)
Nippur, antica città di origine preistorica, fra il Tigri e l'Eufrate, a
ca 200 km. dall'odierna Bagdad. Ebbe grande importanza religiosa durante
la civiltà sumera. Nel luogo degli scavi, iniziati nel 1889, fu scoperta
una biblioteca contenente ca 50.000 tavolette d'argilla con incisi a
caratteri cuneiformi testi sumerici e babilonesi, consistenti in codici,
esercizi degli allievi del tempio, un corpus di prescrizioni
farmacologiche, inni religiosi.
NISABA
(IS)
Dea dei cereali.
NISSIR
(IS)
Nome della montagna sulla quale si arenò l'arca di Utnapishtim.
SIDURI
(IS)
Equivalente ad Eolo però di sesso opposto. Domina i venti ed abita nelle
vastità dei mari.
SIN
(IS)
Dio dell'agricoltura e della luna. Padre di Istar e di Samas.
TELEPINU
(IS)
o Telipinu, nella mitologia degli antichi Ittiti, dio
dell'agricoltura, protagonista del mito del Dio scomparso. Telepinu,
adirato, è scomparso. La natura si inaridisce. Il dio del sole lo manda a
cercare ma invano. Verrà trovato da un'ape e portato nel suo tempio, dove
la sua ira viene calmata e la natura comincia di nuovo a rifiorire.
TESUP
(IS)
Per gli Ittiti era il dio del Sole. Per gli Hurriti era il dio
dell'uragano e della guerra.
URSHANABI
(IS)
Battelliere che conduce Gilgamesh attarverso il mare della morte
URUK
(IS)
Città nella quale regnava Gilgamesh.
UTNAPISHTIM
(IS)
È il Noè dei Sumeri. Su consiglio di Ea che conosceva l'intenzione di
Enlil di distruggere il genere umano con un diluvio Utnapishtim costruì
un'arca e vi imbarcò tutta la famiglia, gli animali e gli averi. Il
diluvio durò sette giorni, alla fine l'arca si incagliò sul monte Nissir
e Utnapishtim aspettò altri sette giorni poi fece uscire una colomba la
quale non trovando dove posarsi fece ritorno, aspettò ancora e fu la
volta di liberare una rondine, ma anche questa fece ritorno, infine toccò
al corvo che non fece ritorno. Allora Utnapishtim assieme ai suoi uscì
dall'arca e fece dei sacrifici agli dèi. Enlil in un primo momento si
adirò ma dopo accettò il sacrificio e donò l'immortalità a Utnapishtim
e alla moglie.
VURUSEMA (IS)
Divinità solare ittita.