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La costellazione
mostrerebbe due pesci rivolti in opposte direzioni legati per le code da
una corda. Il significato di questa corda è ancora coperta da mistero, in
quanto i Greci, pur raffigurandola, non ne danno alcuna spiegazione: forse
perché la costellazione era stata inventata dai Babilonesi che l'avevano
raffigurata con questa corda e i Greci la ereditarono senza perdendone poi
il significato.
Proprio in corrispondenza di questa costellazione ora si trova il punto
vernale, cioè il punto in cui l'eclittica (il percorso apparente del Sole
sulla volta celeste) interseca l'equatore celeste; quando il Sole si trova
nella costellazione dei Pesci, la stagione primaverile ha inizio. Prima
questo punto, a causa della precessione, si trovava nell'Ariete.
La stella più brillante è alfa, chiamata anche Alrescha, dall'arabo
"corda".
A testimonianza dell'origine babilonese, i Greci ambientarono il mito
intorno al fiume Eufrate, nel periodo immediatamente successivo alla
disfatta dei Titani contro gli dèi. Gea, la madre Terra, accoppiandosi
con Tartaro, la parte più bassa degli inferi dove Zeus imprigionò i
Titani, dette vita a Tefeo, un mostro orribile gigantesco fiammeggiante
dalle cento teste di drago. Esiodo narra del suo strano verso, che a volte
era un muggito, a volte un ruggito, a volte un sibilo di serpente e
talvolta anche un guaito di cucciolo. Gea mandò il mostro contro gli dèi:
Pan lo avvistò per primo (vedi costellazione del Capricorno), e consigliò
loro di mimetizzarsi in animali. Afrodite (per i Romani Venere, la dea
della bellezza) e suo figlio Eros (per i Romani Cupido, il dio
dell'amore), si rifugiarono in un canneto sulla sponda del fiume Eufrate:
il vento spaventò la madre che invocò aiuto alle ninfe e saltò in acqua
con il figlio in braccio. Secondo alcuni due pesci avrebbero dato soccorso
ai due riportandoli a riva sui propri dorsi; secondo altri invece i due
sarebbero stati mutati in pesci, ed è per questo forse che i Siriani non
mangiavano pesce. Secondo Igino, invece, un uovo cadde nell'Eufrate e due
pesci lo trascinarono a riva. In seguito alcune colombe lo covarono e da
esso nacque Afrodite che ricompensò i due pesci immortalandoli nel cielo.
Secondo Eratostene i due pesci sarebbero figli del Pesce Australe.
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