Chievo West SideForza Ceo, anche Bologna ti ama! |
Il viaggio non è davvero in incognito perchè ognuno sul bus n°3 sa che c'è un giornalista scozzese a bordo.
Ricevo tanti ciao quando incontro i tifosi.
Senza dubbio mi dà l'impressione di un club genuino e familiare.
Pasquale Cornetti, 20 anni, e le sue sorelle Lucia di 24 e Rosaria di 17 sono venuti assieme anche se Pasquale precisa che lui è il tifoso di più vecchia data.
Per Stefania Mariotto, 22 anni, è la prima esperienza con il Chievo. " I miei amici mi hanno parlato del Chievo con entusiasmo. Ho seguito la squadra in TV ma volevo conoscere i tifosi di persona in un gran giorno come questo. per me è il battesimo del fuoco".
Alberto Piubello, 38 anni, ha evidentemente sangue gialloblu che scorre nelle vene. Si è tinto i capelli di giallo crema per l'occasione. Non solo il Chievo si prepara ad affrontare la Juventus ma la partita è anche un'occasione storica. Il Chievo ha superato ogni aspettativa raccogliendo gli scalpi della Fiorentina e del Bologna. Chiedo ad Alberto se ci sarà il tris di trionfi. "Ci spero ma non so. Spero anche in un 1-0 all'ultimo minuto. Ce la faremo".
Medico di professione, Alberto ha passato gli ultimi anni lavorando in Camerun. Mi informa che gli amici tifosi hanno mandato magliette, scarpe da calcio e palloni per giocare anche in Africa con i colori del Chievo. Dei soldi sono stati raccolti per delle apparecchiature ospedaliere.
Quando Alberto ha avuto la conferma della promozione in serie A non credeva quasi ai suoi occhi. "Pensavo ad un sogno. Ma sono tornato per l'occasione e per i 10 giorni di festa nel quartiere. E' davvero incredibile. Vedi, adesso i mussi stanno volando".
Un coro inizia sul bus e vorrei conoscerne le parole. Il cameramen di una televisione appena annunciatasi, passa tra i sedili per catturare il momento ed il cronista ne approfitta per alcune interviste. Il rumore aumenta ed ora sono tutti in piedi per eseguire dei movimenti sincronizzati che assomigliano all'Hokey Cokey. Anch'io faccio la mia parte e canto con un po' di approssimazione.
Il pandemonio in piccola scala continua dentro lo stadio Delle Alpi. I tifosi clivensi ahnno il settore più piccolo e non lo riempiono neppure tutto ma sono alle stelle con lo spirito e questa è la loro notte.
Quando l'impossibile accade e Marazzina perfora due volte la porta di Gigi Buffon in un'incredibile apertura di gara, i tifosi gialloblu si abbracciano tra loro in un'esplosione di gioia.
La prima pagina della Gazzetta dello Sport avava dipinto l'incontro come "Davide contro Golia" con Corini a sfidarecon la sua spada il monolitico difensore Lilian Thuram.
Dopo aver lasciato fuggire il Chievo, la Juve pareggia prima che Marcelo Salas metta a segno un rigore crudele decisivo.
Ma l'atmosfera non si deprime nemmeno per questo: i tifosi del Chievo cantano i loro cori fino al ritorno sui bus.
L'umore durante il viaggio di ritorno è un po' giù ma c'è anche tanta stanchezza.
Il fatto che ci si arrabbi per una sconfitta di stretta misura con la Juve, la dice lunga sui rapidissimi progressi del Chievo. Qualcuno mi dice che il rigore è nato dalla fantasia di un arbitro filo juventino. Ci credo e condivido la sua frustrazione.
Lo studente Alberto Noventa di 27 anni, preferisce focalizzarsi sul significato della giornata. "Questo è il modo migliore. Non c'è violenza, niente di offensivo. E' un nuovo modo di affrontare le cose. Vedi, la gente è contenta nonostante la stanchezza. Ci sono donne e bambini. Con il Chievo è nato qualcosa di nuovo".
Tornati in città alle prime ore del mattino di domenica saluto i miei nuovi amici. Ci stringiamo la mano e ci salutiamo calorosamente.
A parte la cortesia, l'altra cosa che ho notato è che nessuno sul bus beveva. Non ne hanno bisogno.
Questa gente è davvero superiore nella sua contagiosa felicità.
(5-continua)
Traduzione di Alberto (Douala)