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Chievo West Side

Forza Ceo, anche Bologna ti ama!

Il giorno del Musso (1)

Il bus dei tifosi del Chievo n. 3, inconfondibile con i suoi asini volanti appesi ai finestrini, si ferma in una stazione di servizio a sud di Torino per una sosta bagno+pizza necessaria.

Appena arrivati, però, ci ritroviamo circondati da legioni di tifosi juventini ugualmente affamati.

"Non preoccuparti" mi dice uno degli amici vedendo la mia apprensione nel vedere tante magliette bianconere al di là del finestrino. "Non ci saranno problemi"

Mi sento abbastanza rassicurato perchè le loro espressione, lungi dall'essere aggressiva, è di completo stupore. Qualcuno sorride benevolmente, altri fanno gesti di scherno.

Uno dei due più perspicaci si punta il dito alla tempia per dire che abbiamo bisogno di farci visitare, dato che sembra che stiamo andando ad una scampagnata. Probabilmente hanno ragione.

Per sette incredibili giorni senza prezzo ho vissuto il calcio alla maniera del Chievo. Sottoscrivere gli ideali dei suoi tifosi è straordinariamente facile. Il rischio è che la relazione duri tutta la vita.

In quei giorni ho incontrato il presidente brucia-Guinness Luca, il suo miglior amico Paolo, il postino ed un medico con i capelli di Bart Simpson.

Volevo conoscere le parole di un coro del Chievo quando davanti alla telecamera di una TV italiana, mi hanno rivestito di giallo blu coinvolgendomi in un ballo impazzito.

Più tardi mi stupirò nel vedere i giocatori del Chievo mettere dentro la palla del 2-0 sulla Juve allo stadio Delle Alpi per poi perdere 3-2 per un rigore galeotto alla fine. Ad ogni modo ho capito che gli asini possono volare.

La straordinaria ascesa del Chievo dai dilettanti alla serie A del calcio italiano fa quasi sorridere.

Chievo è un piccolo quartiere a nord di Verona.

Il club è nato come un dopolavoro nel 1929. Per i successivi 6 decenni il Chievo si arrabattava nei dintorni oscuri dei campionati regionali. Poi nel 1986 qualcosa si è mosso. Il Chievo si è svegliato dal suo torpore ed il primo capitolo della favola, non c'è altra parola per definirla, è stato scritto. L'incredibile odissea fino alle vette della serie A è durata 15 straordinari anni.

La spudorata romantica avventure è iniziata quando il Chievo è entrato nei quartieri più bassi del calcio professionistico italiano, la serie C2. Ci sono voluti 3 anni di adattamento per salire nei piani meno modesti della C1. E' del 1994 il balzo in serie B sotto la guida di Alberto Malesani, che poi avrebbe guidato il Parma.

Qui il Chievo ha galleggiato a metà classifica fino ai monumentali avvenimenti dell'estate, quando con Luigi Del Neri come direttore d'orchestra, il Chievo si è assicurato la vittoria sulla Salernitana ed è arrivato terzo in serie B assicurandosi la promozione.

Ha lasciato dietro di se squadroni come la Samp ed il Cagliari.

In questa stagione si troverà davanti a colossi come la Roma, la Lazio, la Juve, l'Inter ed il Milan. I 2700 abitanti di Chievo si stanno rendendo conto adesso di questo.

(1-continua)

Traduzione di Alberto (Douala)

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