I CAMPIONI DEL MONDO DI SCACCHI |
Tranquillo professore di matematica, l'olandese Machgielis (Max) Euwe può essere paragonato al il più classico degli outsider che spodesta il campione invincibile. Nessuno si attendeva difatti che un giocatore di ottimo livello (campione olandese a venti anni), ma certamente lontano dalle caratteristiche sovrumane di Capablanca o Alechin, potesse conquistare il titolo mondiale a spese del leggendario Alechin. E l'avvio del match, iniziato ad Amsterdam il 3 ottobre 1935, rispettò i pronostici: dopo le prime sette partite, Alechin conduceva per cinque punti a due (+4 -1 =2). Ma lentamente le cose cominciarono a prendere una strana piega, facilitate dal deterioramento progressivo di attenzione e lucidità con cui Alechin gestiva il match. Incapace di controllarsi nel bere e nel mantenersi in buona efficienza psicofisica, Alechin,peraltro sofferente di cuore, si fece rimontare, tanto che a tre turni dalla fine Euwe era in vantaggio. A nulla servirono gli sforzi disperati e confusi del campione in carica di vincere la resistenza ferrea oppostagli da un Euwe sempre più convinto dei propri mezzi. Sicché le ultime tre patte consegnarono la corona al quieto professore olandese. In quella circostanza fu lo stesso Alechin, con grande sportività, a proclamarlo davanti alla scacchiera campione del mondo ed augurargli lunga vita. Esattamente due anni dopo, il 5 ottobre del 1937, un Alechin rigenerato e motivatissimo, riebbe la possibilità della rivincita, peraltro prevista dalle clausole della sfida del 1935. Il match, su trenta incontri, si decise già alla venticinquesima partita ed Euwe riconsegnò lo scettro con la stessa eleganza con cui l'aveva conquistato. Il dottor Euwe, diplomatosi in ragioneria prima di conseguire la laurea in matematica, andrebbe additato come esempio di fair-play, onestà intellettuale, equilibrio, sportività. Studioso ed autore sia di libri che di articoli scacchistici, stava alla scientificità del gioco tanto quanto Alechin alla artisticità dello stesso o Capablanca alla sua naturalezza. Era anche ottimo pugile, aviatore, ed abile nuotatore. Dopo la guerra chiese un'aspettativa di cinque ani per dedicarsi esclusivamente agli scacchi, ma i suoi risultati non furono più all'altezza dei precedenti. Sposato, con figli, Euwe visse una vita assolutamente equilibrata e felice. Ha svolto anche una intensa attività pubblicistica per riviste e giornali. Assunse la carica di Presidente della Fide dal 1971 al 1981, anno della sua morte. Toccò a lui il difficile compito di negoziare con Fischer i termini per la "sfida del secolo" contro Spassky disputatasi a Reykjavik nel 1972.
Bibliografia: M.Euwe - Trattato di scacchi - Harold Schonmberg - I grandi maestri degli scacchi Al Horowitz - I campioni del mondo di scacchi Chicco-Porreca - Dizionario Enciclopedico degli scacchi Download partite di Euwe |