PERCORSO ED OPZIONI

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Le licenze

Il meccanismo che viene utilizzato, per rilasciare un'opera dell'ingegno con "alcuni diritti riservati", è quello della licenza. Tramite questa, che è sostanzialmente un contratto, il titolare dei diritti (il cosiddetto licenziante) concede o meno alcuni diritti ai potenziali fruitori dell'opera.

Quello che deve fare l'autore, quindi, è scegliere un tipo di contratto (licenza) tra quelli possibili, in base alle proprie necessità, e renderlo disponibile (preferibilmente evidenziandolo) accanto al proprio lavoro pubblicato, o al suo stesso interno. Il fruitore dell'opera, invece, dovrà attenersi a quanto prescritto dalla licenza: ad esempio se questa prevede l'attribuzione della paternità all'autore e vieta di creare opere derivate, dovrà specificare chi la ha creata ogni volta che la utilizza, e dovrà pubblicarla "così com'è", senza usarla come base per opere diverse.

Essendo state concepite per un mezzo dinamico quale il web, le licenze Creative Commons sono visualizzabili/accessibili in tre modi diversi:

Commons Deed
un riassunto in linguaggio chiaro della licenza, con icone esplicative;
Codice Legale
il testo della licenza vera e propria, in forma completa ed in termini legali;
Codice Digitale
una traduzione della licenza in linguaggio machine-readable, che aiuta i motori di ricerca ed altre applicazioni a identificare il lavoro a partire dai suoi termini d'uso.

Da segnalare l'importanza e la specificità del Commons Deed (che permette, in maniera immediata, di comprendere i termini d'uso senza addentrarsi nel codice legale) e del Codice Digitale, che può essere utilizzato per rintracciare risorse rese volontariamente disponibili.

Le licenze si basano sulla combinazione di alcuni permessi-base o divieti-base, che nel riepilogo della licenza vengono resi più chiari mediante l'utilizzo di icone. [Vai all'elenco dei permessi e dei divieti utilizzati nelle licenze italiane]

Le Creative Commons Public Licenses, o CCPL, sono licenze di diritto d'autore create negli Stati Uniti dall'associazione Creative Commons; è stato quindi necessario, per poterle utilizzare nel nostro Paese, tradurle in italiano e adattarle al nostro sistema giuridico. Attualmente le CCPL italiane sono 6: [Vai alla pagina delle licenze italiane]

Due regole sempre valide, che derivano dalla natura stessa dello strumento 'licenza' e che non hanno una corrispondente icona, sono le seguenti:

  • un'opera accompagnata da una licenza CC dev'essere usata o distribuita secondo i termini della licenza, che va comunicata chiaramente.
  • è possibile in ogni caso concordare con l'autore utilizzi diversi, non consentiti dalla licenza.

Infatti, il mancato rispetto della prima renderebbe vana la specifica della licenza in tutti i casi di distribuzione indiretta; la seconda è un principio generale, derivante dal fatto che unico titolare dei diritti, e quindi in grado di disporne, non è né Creative Commons né il licenziatario, ma il creatore dell'opera.