L'incisore dei bolli corsivi

Dal 1875 l'incarico della fornitura dei bolli postali, tra cui anche quelli corsivi, venne conferito all'incisore triestino Lodovico Josz, residente a Firenze.

L'incisore dei bolli corsivi, il triestino Lodovico Josz.

 Egli provvide ad un'accurata elencazione dei bolli in dotazione, con le relative impronte e con le date di consegna, dal 1875 al 1891, anno in cui cessò il suo incarico. I bolli corsivi forniti ai portalettere rurali collettori avevano lo scopo di indicare la provenienza delle missive e venivano applicati di norma soltanto sulla relativa soprascritta. All'annullamento del francobollo doveva provvedere l'ufficio postale al quale il cursore comunale consegnava la corrispondenza per l'inoltro. Alcuni collettori, però, non si attennero alle disposizioni dell'agosto del 1863 ed usarono il bollo corsivo per annullare la posta in partenza. L'ufficio postale, che riceveva la posta da inoltrare, spesso tollerava l'irregolarità. Questi bolli corsivi a scopo postale furono usati fino alla prima metà del 1893. Vennero comunque usati in epoca successiva anche per corredare la firma del Sindaco sui documenti. La posta raccolta dal cursore comunale veniva portata alla sede della dipendenza, a Bardolino, dal pedone che poi proseguiva per Lazise. Questa persona era nominata dall'autorità amministrativa del Comune di partenza, che regolamentava anche il suo lavoro. Partiva da Malcesine nei giorni di mercoledì e sabato alle ore 9 antimeridiane e, percorrendo 22 chilometri, giungeva a Lazise nei giorni di venerdì e martedì successivi alle ore 5 pomeridiane (come da informazioni avute presso l'Amministrazione postale provinciale). Il pedone era incaricato della raccolta della posta nei vari Comuni ove era situata la collettoria e, come dice la parola, a piedi raggiungeva il luogo di destinazione della dipendenza o del circondario postale. Tutto il territorio nazionale venne suddiviso in aggregazioni. Il Comune di Torri del Benaco, assieme a Castelletto, Bardolino e Garda, era servito dal pedone del Comune di Malcesine il quale, raccoglieva la posta dai cursori comunali e la inoltrava a Lazise dove ritirava quella destinata ai vari paesi che serviva.

 

Eccezioni sui bolli corsivi

L'incisore Josz creò altri tipi di bolli corsivi: questi erano richiesti ed usati dalle Amministrazioni comunali o da Comandi dell'esercito. Venivano utilizzati per indicare al ricevente chi aveva spedito la missiva, come si può notare sulle lettere che seguono.

Bollo corsivo di colore verde indicante "Il Sindaco di Roverbella"; presenza bollo a doppio cerchio ufficio postale dipendenza di Roverbella datato "ROVERBELLA 29 SET. 72" (Roverbella 29 settembre 1872).

 

Bollo corsivo di colore verde indicante "Il Comand.te del 2° Regg.o Granatieri di Sardegna"; presenza bollo ufficio postale dipendenza di Roma datato "ROMA 5 SET 74 3 S UFF.° SUCCURSALE" (Roma 5 settembre 1874 3 S Uff.° Succursale). Documento datato 2 settembre 1874.

 

Bollo corsivo di colore verde indicante "Spedisce il Sindaco di Roma"; presenza bollo ufficio postale dipendenza di Roma datato "ROMA GEN 72" (Roma gennaio 1872). Documento datato 18 agosto 1871.

 

Collettoria di prima classe

La storia postale di Torri del Benaco ebbe una svolta con la data del primo settembre 1884, allorchè la collettoria rurale, come stabilito dal Decreto Ministeriale del 21 marzo 1883, si trasformò in collettoria di prima classe.

TORRI DEL BENACO: si nota una delle prime bollature della collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 9 SET 84" (Torri del Benaco 9 settembre 1884).

 Da questa data alla collettoria di Torri del Benaco vennero forniti due bolli ottagonali, che iniziarono ad essere usati. Con vari decreti del 1883, pubblicati dalle Regie Poste sul bollettino  n. 9, venne stabilito che le collettorie di seconda classe si occupassero solo della corrispondenza ordinaria, mentre quelle di prima potevano vendere cartoline e francobolli, ed effettuare servizio raccomandate, vaglia ordinari e pacchi postali. I bolli ottagonali, forniti alla collettoria di Torri del Benaco, avevano le seguenti misure:11 mm. di lato, 27 mm. di larghezza e 29 mm. di diagonale. Recavano l'iscrizione del Comune d'appartenenza, e al centro, un datario scomponibile con l'indicazione del giorno e dell'anno in cifre e mese in lettere. Nel basso del bollo si trovava una stella a cinque punte che misurava 1,5 mm.

TORRI DEL BENACO: servizio di collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 19 4 02" (Torri del Benaco 19 aprile 1902); presenza di un timbro particolare dell’ufficio postale di Riva del Garda datato "18.4.02 RIVA 7" (18 aprile 1902 Riva 7).

 I due bolli ottagonali forniti all'ufficio di Torri del Benaco nel corso degli anni furono soggetti a continui guasti perché l'iscrizione del mese in lettere, essendo situata nel centro del datario e soggetta a frequenti pressioni, si rompeva facilmente. Fu per questo che il mese in lettere venne modificato e trasformato in cifre. Le due cartoline postali che seguono presentano bolli tondo riquadrati la cui catalogazione è molto difficile e, come da nota di G. Gaggero e R. Mondolfo, erano in dotazione degli uffici postali e delle collettorie che dovevano rinnovare il proprio bollo.

TORRI DEL BENACO: servizio di collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 22 2 07" (Torri del Benaco 22 febbraio 1907); presenza bollo tondo riquadrato con curvette ufficio postale di Castelletto di Brenzone datato "CASTELLETTO DI BRENZONE VERONA 22 2 07" (Castelletto di Brenzone Verona 22 febbraio 1907).

I primi timbri tondo riquadrati furono incisi dal triestino Lodovico Josz, e sono conservati presso il Museo postale di Roma.

TORRI DEL BENACO: servizio di collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 21 7 98" (Torri del Benaco 21 luglio 1898); presenza bollo tondo riquadrato con curvette ufficio postale di Verona datato "VERONA 21 98 6 S FERROVIA" (Verona 21 luglio 1898 6 S Ferrovia).

Di seguito si mostra una rarità: certi cataloghi specializzati scrivono che il bollo ottagonale con il mese di luglio in lettere non sarebbe mai stato usato, ma da ricerche effettuate si é potuta verificare l'esistenza di tale bollo.

TORRI DEL BENACO: servizio di collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 17 LUG 96" (Torri del Benaco 17 luglio 1896); presenza bollo tondo riquadrato con curvette ufficio postale di Verona datato "VERONA 16 7 96 5 S" (Verona 16 luglio 1896 5 S). Documento datato 16 luglio 1896.

Anche l’ottagonale con il mese in cifre fu soggetto a guasti, ecco perché la cartolina postale che segue presenta una datazione incompleta.

TORRI DEL BENACO: servizio di collettoria di prima classe, con bollo ottagonale datato "TORRI DEL BENACO 28...08" (Torri del Benaco  28...1908); presenza bollo tondo riquadrato con curvette ufficio postale di Verona datato "VERONA (CENTRO) 27...1908" (Verona - Centro - 27...1908). Documento datato 24 dicembre 1908.

 Il bollettino n. 11 del 1889 stabiliva che i bolli ottagonali, a far data dal primo luglio 1889 per le collettorie di prima classe, dovevano essere rinnovati e dovevano avere forma uguale a quelli degli uffici principali e quindi circolare. Quelli posseduti dovevano essere usati fino a che fossero adoperabili. A Torri del Benaco presumibilmente rimasero in circolazione fino alla fine dell'anno 1910.

 

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