Elezioni
Comunali a Bagno a Ripoli: vincono le idee ma gli affari tirano ancora…
Chi
si aspettava che a nessuno interessasse il nostro territorio e che i Verdi,
compresi i Comitati di tutela, fossero solo degli scocciatori sarà rimasto
deluso all’indomani del 13 Giugno, come del resto chi pensava che tali e tante
fossero state le contraddizioni della precedente Amministrazione da prevedere
una diminuzione complessiva dei consensi del raggruppamento di
maggioranza.
Infatti,
da un’analisi del voto e dei flussi che si sono verificati tra i partiti in
competizione, queste elezioni hanno evidenziato la polarizzazione dei consensi
nuovi e dei flussi di trasferimento solo su due schieramenti: Uniti nell’Ulivo ed i Verdi.
Paradossalmente, a fronte di un
astensionismo in crescita di 1089 unità, rispetto alle precedenti elezioni del ’99,
il numero dei voti validi è risultato tuttavia superiore di 966 unità, i quali,
semplificando, sono stati in pratica
suddivisi tra l’Ulivo (583) ed i Verdi (383).
Questo risultato evidenzia come i
Verdi, nell’unico Comune in Toscana dove questo partito aveva coraggiosamente
presentato una lista autonoma, la percentuale ottenuta del 5.1% costituisca un successo del quale noi
Comitati di tutela ambientale ci rallegriamo, perché è il frutto certamente di
una posizione di coerenza di quel partito, ma anche di un nostro lavoro di
sensibilizzazione dei cittadini sui pericoli di cementificazione che il nostro
territorio rischia irreparabilmente di subire, soprattutto in zone ad alto
pregio paesaggistico come Villamagna, Balatro e Osteria Nuova; il tutto senza alcuna
ragione valida che non sia riconducibile alla speculazione.
LISTE Voti
1999 %
Voti 1999 Voti
2004 VOTI
2004 rispetto al 1999 %
2004
ISCRITTI
A VOTARE 22178 21560 -618 Votanti 18700 84,32% 17611 -1089 81,68% Voti
Validi 14852 66,97% 15818 966 71,32% DS 6104 41,10% 6616 512 41,83% PdCI 694 4,67% 992 298 6,27% MARGH.
+ POP+ DEM. 597 4,02% 1519 922 9,60% VERDI
- I DEMOCRATICI 674 4,54% SDI 913 6,15% 438 -475 2,77% ULIVO 8982 60,48% 9565 583 60,47% FI 2075 13,97% 2306 231 14,58% AN 1726 11,62% 1252 -474 7,92% CCD-CDU 560 3,77% 594 34 3,76% CdL 4361 29,36% 4152 -209 26,25% RIF.COM. 1395 9,39% 1295 -100 8,19% VERDI 806 383 5,10% UMANISTI 114 0,77%
Siamo invece rimasti delusi dal
risultato ottenuto dall’altro partito che si era presentato da solo, Rifondazione Comunista, il quale, tra
l’altro, aveva sostenuto con forza un altro tema molto caro anche ai Comitati,
cioè la necessità di trovare forme di partecipazione diretta dei cittadini alle
scelte dell’Amministrazione. Questo partito ha ripiegato di circa un punto
percentuale, rispetto alle precedenti elezioni, perdendo anche un
consigliere.
Tra i perdenti anche la Casa delle
Libertà che ha perso un
consigliere, cedendo complessivamente circa il 3%.
In ultima analisi l’Ulivo, nel suo
complesso, non ha guadagnato in termini di voti diretti rispetto al ’99, come si
vorrebbe far credere (60.48% contro il 60.47% attuale). Il candidato sindaco
Bartolini ha ottenuto un risultato
leggermente superiore (61.55%), grazie al meccanismo del voto disgiunto.
Ritornando ai Verdi non è possibile fare confronti numerici con le elezioni del ’99 in quanto allora si presentarono insieme a I Democratici, che a queste elezioni sono confluiti nella Margherita; si può tuttavia constatare che hanno raddoppiato i propri consensi rispetto a quanto ottenuto nelle corrispondenti liste regionali e provinciali a conferma dell’importanza che tanti elettori hanno dato alla questione ambientale del nostro Comune.
Affinché il lettori possano meglio orientarsi in questa girandola di numeri, abbiamo predisposto due tabelle riassuntive dei conteggi dei seggi, dalle quali ciascuno potrà fare le proprie analisi e trarre le proprie conclusioni. Sembra tuttavia che l’Ulivo abbia aumentato un seggio solo grazie al ricalcolo dei resti.
I Comitati
Coordinati di Balatro, Osteria Nuova, Bubè
IN QUESTO NUMERO
Il primo Consiglio Comunale
Il 28 Giugno si è tenuto il primo
Consiglio Comunale degli eletti alle ultime
CONTEGGIO
SEGGI COMPOSIZIONE
CONSIGLIO COMUNALE 2004 Seggi
calcolati con Quorum di 790,9 voti per seggio
Seggi
dopo "ricalcoli" interni ai gruppi Seggi
derivanti dai Resti 8,37 9 1 13 10 DS 1,25 1 1 PdCI 1,92 2 2 MARGH. + POP+ DEM. 0,55 0 0 SDI 12,09 12 0,09 ULIVO 2,92 3 5 3 FI 1,58 2 2 AN 0,75 0 0 CCD-CDU 5,25 5 0,25 CdL 1,64 1 0,64 1 RIF.COM. 1,02 1 0,02 1 VERDI
consultazioni Amministrative. L’attesa per questo evento era tanta anche per la sacralità che
l’insediamento di un nuovo Consiglio trasmette quando, al fasto del cerimoniale, si aggiunge una numerosa cornice
di popolo curioso di conoscere da vicino le molte facce nuove degli eletti. Nei
giorni precedenti il neo Sindaco aveva già presentato la “squadra” dei 7
assessori dei quali solo 3, compreso il Vice Sindaco Calvelli, sono
stati scelti tra gli eletti.
Prima di procedere alla elezione delle cariche istituzionali si sono
dichiarati i capi gruppo:
per i Ds, Paoli, per la Margherita Casini, per Forza Italia, Cortini, per Alleanza Nazionale,
Naldoni, Bensi, per i Verdi, Ronchi, per Rifondazione, Vezzani per i Comunisti Italiani.
Si è proceduto quindi alla elezione del presidente del
Consiglio. Dopo due “fumate nere”, alla terza votazione è stato eletto Falmi Antonio, della Margherita, e successivamente all’unanimità Ronchi Marco, di
Rifondazione Comunista, vice presidente, carica che ha ricoperto nella
precedente Amministrazione. Le opposizioni avevano precedentemente richiesto che queste cariche
venissero assegnate a loro, data la schiacciante superiorità numerica della
maggioranza, rivendicando per le minoranze almeno un ruolo di controllo
istituzionale. Con il consueto cerimoniale
il sindaco Bartolini ha
prestato giuramento ed subito proposto un minuto di silenzio in ricordo di tre
suoi predecessori recentemente scomparsi: Cocchi, Degl’Innocenti
e Lastrucci. E’ poi passato
alla presentazione degli Assessori e delle loro competenze.
Tre donne, Papini (mobilità e casa) e Dal Pino (istruzione e
sociale), veterane dell’amministrazione uscente, e Tacconi, quest’ultima, nuova, molto giovane e gravata, oltre
che della cultura, anche della nuova delega “partecipazione”. Il
Vice sindaco Calvelli svolge anche
la funzione di assessore al personale ed al commercio. Per gli
altri assessori Pisilli rimane ai
lavori pubblici;
nuovo invece De Donno al bilancio. Per
ultimo Tonarelli all’urbanistica,
infrastrutture e ambiente.
Bartolini è quindi partito in quarta con riferimenti al contesto elettorale nazionale dopo i
risultati dei ballottaggi amministrativi e delle elezioni europee invitando le
opposizioni di sinistra a lavorare insieme al centro sinistra per mandare a casa
Berlusconi alle prossime elezioni politiche ed ha concluso
tendendo una mano alle opposizioni di sinistra, Verdi e
Rifondazione, che, ha detto, saranno trattate diversamente dalla Casa delle
Libertà.
Il primo imprevisto
Piccolo giallo quando si è passati ad approvare il primo
atto del neonato Consiglio Comunale costituito da una delibera riguardante varie
voci di spesa ma che a termini di regolamento non era transitata dalle
commissioni preposte, non ancora costituite. Pertanto, su richiesta di Ronchi, niente votazione ma accordo
per un rinvio al prossimo Consiglio per dare modo almeno ai capi gruppo di
prendere visione degli argomenti in delibera.
La Relazione programmatica
Superato l’intoppo, Bartolini è passato ad illustrare la relazione
programmatica che si differenzia dal programma elettorale della maggioranza,
ha precisato, per aver recepito
alcune indicazioni derivanti dall’ascolto della gente in campagna elettorale ed
aver indicato solo delle priorità reali ma da portare sicuramente a
compimento.
La relazione, letta da Bartolini, si può sintetizzare in tre
parti. La prima costituisce le enunciazioni di valori ai quali si ispirerà l’amministrazione di Bagno a Ripoli: l’antifascismo, la
Costituzione,
la Pace; il secondo individua la collocazione del comune
nell’ambito delle realtà territoriali già individuate dalla Città delle Colline,
magari allargata verso il Chianti, ma legato all’area metropolitana di Firenze;
il terzo si riferisce al programma di governo costituito da una serie di
priorità da perseguire.
Belle parole sono state spese per
quanto riguarda la necessità di rivedere gli strumenti urbanistici, una migliore
qualità della vita nei centri più bistrattati come Grassina e Bagno a Ripoli paese; la tutela del territorio e
del paesaggio, il rilancio dell’agricoltura e delle attività agrituristiche, nel
campo della scuola >> segue a pag. III
segue da pag. II << e della formazione in generale, con propositi di difesa del
sapere aperto a tutti, piccoli e grandi; poi la società della Salute in un
contesto di sinergie pubbliche, private e no profit.
Bartolini ha messo tra le priorità anche un tema molto delicato, come
quello della partecipazione annunciando, come aveva già detto in
campagna elettorale, l’istituzione di consulte di frazione ma aggiungendo, in questa occasione, l’apporto di
consiglieri dislocati sul territorio.
Non ha infine tralasciato la
necessità di un apporto fattivo dei dipendenti comunali in termini di qualità e
trasparenza ottenibili attraverso la valorizzazione e la formazione del personale.
Gli interventi
Sono quindi intervenuti:
Beatrice Bensi dei Verdi rilevando un’evidente conflitto nell’aver concentrato la
materia urbanistica, delle opere strutturali e della tutela dell’ambiente in un
unico assessorato (Tonarelli). Ha
poi chiesto chiarimenti su queste consulte di frazione che sembrano ignorare
strumenti già collaudati come il protocollo Agenda 21 già adottato da altri
comuni, tra cui Sesto.
Marco Ronchi di Rifondazione ha detto di
condividere i temi della Bensi
aggiungendo la richiesta di una frenata su quelle privatizzazioni che finiscono per estromettere il
potere pubblico dalle decisioni. Mette poi in guardia come, nel caso di Mondeggi, affidarne la conduzione come
ventilato ad un privato della “moda” possa farci ritrovare senza niente, come Scandicci con l’area Prada, dato che le fortune di queste aziende sono
caratterizzate appunto dalle mode.
Briccolani di
AN ha denunciato
un invecchiamento generalizzato della popolazione di Bagno a Ripoli a causa dei prezzi delle abitazioni. Ha poi
richiamato nuovamente l’attenzione sulla necessità di garantire uguali
opportunità istituzionali tra maggioranza ed opposizione richiamando il sindaco
ad essere, come lui ha detto, veramente il sindaco di tutti.
Cortini di FI ha ovviamente risposto alle affermazioni del sindaco
indirizzate alla CdL nazionale ed
ha poi invitato Bartolini a dare
spiegazione del perché, dopo aver perso i Verdi per strada, per forti divergenze
sull’urbanistica, oggi gli si offra una sponda. Ha poi elencato una serie di
mancate realizzazioni necessarie a Grassina, come la variante, e a Bagno a Ripoli, vedi le buche di via Roma, mentre all’Antella si spende per fare inutili ponticelli.
Vezzani dei Comunisti italiani ha richiamato l’attenzione del
sindaco sulla necessità di mantenere l’auditorium della scuola Volta nelle
disponibilità del Comune e di rilanciare e sostenere le attività del teatro
comunale dell’Antella. Rispondendo
a Ronchi ha rivendicato come giusta la scelta di costituire una Società R.L. per l’azienda di Mondeggi sostenendo che grazie a questa si è
realizzato un pareggio di bilancio ed una maggiore resa produttiva.
Casini della Margherita ha parlato della necessità di impegnarsi nel sociale
e di individuare nella relazione programmatica aspetti di socialdemocrazia da
apprezzare.
Ravenni dei DS, rispondendo a Briccolani, ha invece rivendicato la vocazione
elitaria delle abitazioni di Bagno a Ripoli lasciando ad altri Comuni, nell’ambito delle
sinergie dell’area metropolitana, di soddisfare esigenze a basso costo.
Rispondendo alla Bensi ha invece
affermato che proprio perché posti un unico assessorato c’è più coordinamento
tra ambiente ed urbanistica; a cosa servirebbe un altro assessorato quando ci sono, secondo lui, enti
istituzionali deputati a “sanzionare” chi deturpa l’ambiente ed il
paesaggio.
Rapida conclusione di Bartolini con risposte un po’ evasive ma
del resto scudieri come Vezzani e
Ravenni avevano già risposto per
lui. Tutti a letto, sono le
una!
Il nostro punto di vista
Cosa dire di questo nuovo Consiglio: nulla sui Consiglieri, in fondo,
insieme al Sindaco, sono gli unici ad essere stati eletti dal popolo ed ognuno
sceglie i governanti che più lo rappresentano e questa scelta in democrazia deve
essere rispettata da tutti. Noi saremo qui, d’ora in avanti, per giudicarli nei
fatti. Si può obiettare che ci sono poche donne, ma anche questo dipende dalle
scelte degli elettori viste le molte presenti nelle varie liste.
Quello che non dipende dagli
elettori è invece la composizione della giunta dove si trovano tre donne sul
totale di sette assessori. Ne poche
ne tante, d’altronde si deve riconoscere che trovare tra il gentil sesso
disponibilità e competenze qualificate in un Comune relativamente piccolo come
il nostro non è facile per nessuno.
Per quanto riguarda gli assessori
“uomini” annotiamo invece che non abbiamo mai dubitato di non ritrovare il
vulcanico Pisilli ai lavori
pubblici; vediamo favorevolmente le deleghe date a Calvelli conoscendo le sue capacità organizzative; De
Donno al bilancio scherzosamente possiamo dire che era l’assessore doppiamente
annunciato; perché ex della Finanza e perché anche nella precedente giunta lo
stesso schieramento, (SDI) aveva questa delega.
Sull’Assessorato all’urbanistica
Abbiamo lasciato per ultimo Tonarelli, perché il suo assessorato (all’urbanistica,
infrastrutture e ambiente) ci suscita qualche riflessione in più in quanto
per noi rappresenta una doppia diversità rispetto al passato.
Nel nostro Comune pensiamo sia la
prima volta che l’assessorato all’urbanistica viene ceduto dal Sindaco ad un esterno, per
giunta non
eletto, con connotati puramentedi
appartenenza politica, DS. Ci piacerebbe conoscere i veri risvolti che ci devono essere stati dietro la scelta
di Tonarelli per questo
assessorato.
Anomala ci sembra questa commistione
di deleghe in materie tra loro in conflitto, nel senso che inevitabilmente si
finisca per propendere per una
delle tre visto che è impossibile che una persona assommi in se, la sintesi
dell’equilibrio che armonizza l’amore per il territorio e la tutela del
paesaggio con le concessioni edilizie. Pensiamo questo nonostante Ravenni abbia raccontato storielle nel
suo intervento, sopra riportato, in difesa della poliedricità di questo assessorato, quando ha detto
di certe istituzioni in grado di sanzionare chi non rispetta il territorio. Vuol
dire che andremo da Ravenni per
sapere quali sono, perché, dopo gli “statuti del territorio”, redatti dagli
stessi che decidono anche dove costruire, in un contesto di completa desautorazione della Soprintendenza, noi non
conosciamo nessuno in grado di opporsi al comune.
Sulla Relazione programmatica
In merito alla relazione
programmatica, letta da Bartolini,
dobbiamo dire che, in campo ambientale, se le parole facessero fatti certamente avremmo raggiunto il
massimo. I piani attuativi e non, in itinere, relativi alle nuove edificazioni
sulle nostre
colline, dovrebbero essere tutti stralciati. La variante di Grassina sarebbe invisibile
nel panorama. Le nostre colline brulicherebbero di turisti e di attività agricole. Una immensa distesa di parchi si estenderebbero da
Mondeggi all’Arno.
Questo sembra emergere dalle
enunciazioni della relazione programmatica e sulla spinta della parola “pregiato” con la quale Bartolini ha preso a definire, in ogni
esternazione post elettorale, il territorio di Bagno a Ripoli. Non vogliamo farci illusioni pensiamo che
siano solo parole d’altronde abbiamo più volte già sentito richiamare la
“continuità” che in urbanistica, a Bagno a Ripoli, significa che ormai non si possono “tradire
le aspettative” o “cambiare il
cavallo in corsa”. In pratica prima che la delibera n°90 del 16 luglio 2002 di
revisione del piano regolatore
trovi una sua attuazione, si saranno concluse tutte le nuove edificazioni con
gli attuali strumenti urbanistici.
La Partecipazione
Concludiamo con la partecipazione secondo Bartolini, ovviamente da noi interpretata come
antidoto al proliferare di Comitati spontanei, con un meccanismo che, se abbiamo
ben capito, è consultivo di tutte le realtà associative locali, comitati
compresi, e dei singoli cittadini. Fin qui nessun problema, già Lastrucci aveva auspicato qualcosa di
simile incoraggiando quello che era avvenuto spontaneamente a Bubè e da lui sollecitato a Quarate, auspicando addirittura la nascita di altri comitati di zona che avrebbero
dovuto servire come ricettori dei particolari bisogni locali. I problemi secondo
noi nasceranno se le consulte si riveleranno come il solito contentino per
azzittire certe proteste e creare divisioni onde impedire la coesione spontanea di comitati su
problematiche più generali che interessano tutto il Comune. Su questo problema
pensiamo che la partecipazione debba fare un salto di qualità con l’introduzione delle
associazioni autonome anche in ambito delle Commissioni consiliari ed in quella
edilizia integrata.
In ogni caso pensiamo che debba
essere recuperata la così detta “partecipazione mancata” relativamente a decisioni come i piani attuativi in
questione (Villamagna, Balatro, Vallina, Baroncelli) che attualmente non sembrano più
essere condivisi dalle popolazioni locali, sia perché non avevano ben capito
cosa si andava a fare, sia perché in parte non più rispondenti alle motivazioni
che il piano strutturale aveva indicato ed in generale perché causa di un danno
ambientale irreversibilmente
sproporzionato rispetto al grado delle urgenze abitative reali. Un esempio per
capire meglio. Normalmente i gioielli si vendono quando non abbiamo più niente da vendere, noi
stiamo svendendo dei luoghi bellissimi ancor prima di altri che non sono dei
gioielli. Qualcuno deve dirci perché!
Meditate, meditate gente…
Mosè
Scrivici dai siti
Internet:
Coordinamento dei Comitati Civici di Bagno a Ripoli http://digilander.libero.it/cccbaripoli
Comitato di Bubè
http://digilander.libero.it/comitatobube
Oppure invia una lettera
a:
Redazione “L’Altra Campana”
Via Tina Lorenzoni 34
50015 Grassina -Bagno a Ripoli
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