Nata a Trieste nel 1957, appartenente ad una famiglia
imparentata con il celebre scrittore Italo Svevo, cresce con la
nonna materna alla quale viene affidata dopo la separazione dei
genitori, avvenuta immediatamente dopo la sua nascita.
Conseguito il diploma magistrale, si trasferisce a Roma per iscriversi
ad un corso di regia (nel 1979 è assistente di Salvatore
Samperi per "Liquirizia", nel quale compare pure brevemente
nel ruolo duna accanita giocatrice di flipper) e comincia
a lavorare, girando alcuni documentari per la televisione.
Nel frattempo, scrive romanzi e racconti, riuscendo infine a pubblicare
"La testa fra le nuvole" (1989), che le fa vincere il
premio Elsa Morante.
La propria vocazione letteraria si chiarisce e precisa nei racconti
di "Per voce sola" (1991, premio Pen Club), che gli procurano
la stima di critici influenti - Grazia Cherchi ne scriverà
un convinto elogio - ma non suscitano interesse alcuno di pubblico.
Segue il libro per ragazzi "Cuore di ciccia" (1992), storia
di un bambino grassottello forse mosso da tiranti autobiografici,
e finalmente il best-seller "Va dove ti porta il cuore"
(1994), divenuto nel tempo - con due milioni e mezzo di copie vendute
- il libro italiano di maggior successo del secolo, portato nel
1995 su grande schermo dalla regista Cristina Comencini.
Nel 1997 esce il romanzo "Anima mundi", accolto da feroci
stroncature ed incapace pure di ripetere in termini di vendita i
risultati del suo fortunato predecessore.
Nello stesso anno appare "Cara Mathilda", raccolta di
lettere e riflessioni pubblicate per un anno su "Famiglia cristiana";
poi "Verso casa" (1999), che mette insieme interventi
nati in occasioni diverse e legati alla spiritualità.
Lontana dallambiente letterario, per nulla interessata a frequentazioni
mondane o apparizioni televisive, Susanna Tamaro vive attualmente
in campagna, ad Orvieto, circondata dai suoi amatissimi animali.