e persone con qualche filo d'argento nei capelli, ricorderanno certamente Villa Clementi, il bel gioiello che fino a una trentina d'anni fa impreziosiva Cave con la sua lussureggiante vegetazione. Ne era proprietaria la famiglia Clementi, una delle più importanti famiglie della cittadina. Fu un membro di questa famiglia, l'ing. Antonino Clementi che progettò e realizzò la costruzione della linea delle Ferrovie Vicinali. L'edificio della villa apparteneva al genere architettonico in voga dopo la proclamazione di Roma capitale d'Italia. Ma la bellezza della villa era costituita dal terreno che la circondava, di 45.000 metri quadrati. Un ampio triangolo di questo terreno era coltivato, ma la maggior parte costituiva un magnifico parco con centinaia di alberi secolari di alto fusto, di ogni genere e specie: lecci, faggi, tigli, magnolie ecc. Il parco, pur conservando gran parte della vegetazione allo stato naturale, era stato dotato di ombrosi viali e di angoli di particolare suggestione.
Durante l'ultimo conflitto mondiale, Villa Clementi, occupata dai soldati tedeschi e trasformata in autoparco, fu bombardata dagli aerei alleati. I notevoli danni subiti furono riparati, per quanto possibile dopo il conflitto.
Negli anni Settanta, la quasi totalità del terreno appartenente alla villa, fu diviso in decine di lotti venduti per costruirvi case di civile abitazione. Negli anni successivi alla lottizzazione e dato inizio alle costruzioni, furono abbattuti moltissimi alberi e fu aperta nel comprensorio una rete di strade asfaltate.
Ed oggi, percorrendo a piedi quelle strade, che si snodano fra le case e gli alberi superstiti, si avverte ancora nell'aria, come polvere impalpabile, la suggestione che emanava da quel luogo quando si trovava nella sua naturale integrità.