el mese di giugno del 1916 fu inaugurato il primo tronco Roma - Genazzano delle Ferrovie Vicinali, una ferrovia a trazione elettrica, con binario a scartamento ridotto. Più treni al giorno assicuravano il servizio e ogni treno era formato, normalmente, da due o tre vetture, per cui la gente lo chiamava con simpatia il "trenino", quasi fosse un giocattolo per grandi. Destinata al trasporto di persone e merci all'interno del basso Lazio, univa con Roma e fra di loro alcune decine di centri urbani del vasto territorio, i quali, prima dell'avvento della ferrovia, potevano collegarsi soltanto con carrozze o carri trainati da cavalli o con le rare primitive vetture a motore. E fino a che l'automobile non è diventata la prepotente signora della strada, questa piccola ferrovia è stato l'unico importante mezzo di trasporto per le genti della provincia romana e del frusinate.
Le piccole stazioni lungo la linea erano normalmente poste al margine dei centri urbani; ma talvolta erano situate al centro dell'abitato, per cui il "trenino" avanzava fra le case, fischiando e sferragliando affinché gli fosse ceduto subito il passaggio. Cave era appunto uno dei paesi che aveva la stazione proprio al centro abitato. A volere ciò fu l'ing. Antonino Clementi, il progettista del percorso, il quale si batté per far passare il binario all'interno del paese, perché, in quel tempo così diverso dal nostro, si pensava che la stazione nel centro urbano avrebbe arrecato vantaggi e valorizzato il paese.
La ferrovia non fu esente da incidenti. Narra il Marianecci nelle sue "Memorie Cavesi" che l'11 novembre 1920, alle otto dl mattino, un treno proveniente da Genazzano, deragliò per l'alta velocità nei pressi di Via Pratarone, causando diverse vittime di cui ricorda i nomi : don Nazzareno Minzocchi di Palestrina, Luigi Romani di Paliano, Gustavo Perini di Roma, e Alberto d'Aquino deceduto durante il trasporto all'ospedale di Roma.
é da tempo che un servizio di autocorriere ha sostituito la linea ferroviaria. Ma fino a qualche anno fa, tutti potevano ancora vedere il serpentone del treno proveniente da Piazza del Plebiscito, percorrere, fischiando, il lato destro della Via Cavour e del Viale Pio XII, e immettersi a sinistra, tagliando diagonalmente la strada, nella stazione al centro dell'abitato.