l primo passo per la costruzione di un grande e moderno edificio scolastico per l'istruzione pubblica, fu compiuto dal Comune il 29 agosto 1910, quando stipulò l'atto di compromesso per l'acquisto di un terreno in località San Carlo, contrada Canepine, del quale prese possesso il 31 gennaio 1911.
I lavori dell'edificio, su progetto dell'ing. arch. Enrico Scifoni, furono appaltati nel settembre 1913, stabilendo nel contratto che dovevano durare ventiquattro mesi. Invece occorsero otto mesi di più, perché, fra le diverse ragioni del ritardo, c'era anche il fatto che, la scuola era rimasta danneggiata dal terremoto del 13 gennaio 1915, per cui occorse del tempo per eseguire i necessari lavori di ripristino.
E finalmente, il 30 aprile 1916, il Comune poté prendere possesso della sua scuola nuova, ma che non attrezzò subito, come avrebbe dovuto, con banchi, cattedre, lavagne, ecc. per dare corso all'attività scolastica, perché per esigenze militari - si era nel pieno della guerra iniziata nel 1915 - l'edificio fu per qualche anno occupato dai soldati, con funzione di caserma.
Il Comune poté riaverlo libero soltanto il 30 luglio 1919, ed allora, adeguatamente sistemato, l'edificio poté finalmente essere occupato dai piccoli scolari ai quali era stato destinato.
Prima della costruzione di questa grande e bella scuola pubblica, l'istruzione veniva impartita in piccole scuole, alcune delle quali provenienti da opere pie di antichissima origine, passate in gestione al Comune. Una di queste antiche istituzioni era la scuola delle Maestre Pie Filippini per l'istruzione delle fanciulle, fondata dal principe Filippo Colonna, il quale, con regolare contratto del 21 dicembre 1789, s'impegnò a versare la somma annua di novanta scudi per il mantenimento di tre maestre e a cedere, per l'abitazione e la scuola, una delle sue case in contrada l'Arco. Quando ai Colonna successero i Barberini, questi continuarono a mantenere l'opera fondata dai predecessori, versando ogni anno al Comune la somma di settecentoventi lire.
n'altra fondazione privata, passata poi al Comune, era quella istituita dalla Confraternita del SS. Sacramento che, da tempo immemorabile, provvedeva al mantenimento di un maestro di scuola per fanciulli. Nel 1874, fra il Comune e la Confraternita, fu stipulato un atto di transazione per regolare i rapporti fra le parti e per stabilire la cifra che la Confraternita avrebbe dovuto versare al Comune per l'istruzione pubblica, cifra che fu fissata in quattrocentotrenta lire l'anno.
Nell'archivio della Curia Vescovile di Palestrina sono conservai i dati del censimento scolastico del 1858 per tutti i comuni della Diocesi. A Cave, su 3073 abitanti, erano iscritti alle scuole elementari 280 scolari: 80 maschi e 200 femmine.
Il 18 novembre 1951 fu inaugurata in Cave, con solenne cerimonia, la scuola statale in aule attrezzate all'interno del convento di San Carlo, nella parte di proprietà comunale. Ma era ambizione del Comune poter costruire, per i corsi di scuola media inferiore, un edifici più rispondente alle esigenze della popolazione scolastica. Perciò, il Comune si accordò con i frati di San Carlo per addivenire ad una permuta di terreni al fine di ottenere la disponibilità di un'area adatta alla costruzione di detta scuola. L'atto di permuta fu stipulato il 14 agosto 1955 e così il progetto comunale della nuova scuola poté in seguito essere realizzato.