'apparato scultoreo della chiesa di San Lorenzo è costituito da due gruppi di marmi: l'uno riguardante un considerevole numero di pezzi scultorei inseriti nell'orditura muraria dell'edificio (frammenti di trabeazioni, cornici, fregi, lapidi, iscrizioni, ecc.); l'altro comprendente colonne, capitelli e modanature costituenti un complesso non omogeneo impiegato o reimpiegato con una certa asimmetria e rozzezza di messa in opera. Tutto il materiale proviene da edifici di origine romana di varie epoche, di cui la zona prenestina abbondava.
Secondo un'antica tradizione, avrebbe fatto parte del patrimonio scultoreo di San Lorenzo anche due pregevoli colonne tortili, analoghe per qualità e fattura, databile fra l'XI e il XII secolo, anch'esse provenienti da un edificio romano.
Le due colonne - di cui peraltro non è stato possibile stabilire una loro qualunque collocazione e funzione sia all'interno della chiesetta - sarebbero state donate a San Lorenzo dal principe Marcantonio Colonna, dopo il ritorno dalla sua memorabile vittoriosa impresa di Lepanto e, un paio di secoli dopo, sarebbero state fatte collocare dal principe Filippo Colonna nella nuova chiesa francescana dedicata a San Carlo Borromeo di cui il Principe era nipote.