ra le chiese di Cave, che rappresentano i beni più importanti del patrimonio storico e artistico della città, brilla come gemma preziosa la piccola chiesa del Patrono San Lorenzo, le cui antichissime origini si suole correlare con i primi agglomerati umani della zona, dai quali ebbe origine, nell'alto Medio Evo, il castello di Cave.
A costruire il primo nucleo della chiesa, nel secolo X, fu un prete di nome Stefano, il quale la innalzò con le sue mani su un terreno che apparteneva all'episcopio di Palestrina, sopra un colle chiamato "Quadrangolo".
In quel punto del colle esisteva un'importante memoria inserita in un antico nucleo di catacombale piuttosto esteso. L'importanza di quella memoria è dimostrata dal fatto che il prete Stefano si preoccupò di conservare la presenza ed accrescerne la venerazione, costruendovi intorno un piccolo oratorio. Unito alla chiesetta, sul lato destro, il prete costruì anche un convento nel quale prese dimora una piccola comunità di monaci benedettini dipendenti dal monastero di Subiaco.
Il prete Stefano completò la sua opera acquistando il terreno circostante ed altri beni che donò al convento per dotarlo di mezzi di sussistenza.
La costruzione della chiesetta e del convento su un terreno appartenente al Vescovo di Palestrina, non poteva non comportare un intervento ufficiale dell'Autorità Ecclesiastica. Infatti, il Vescovo di Palestrina Stefano II, con bolla del 24 aprile 988 riconobbe ufficialmente la fondazione della nuova chiesa dedicata alla Vergine Maria e ai santi martiri Stefano e Lorenzo, e concesse il diritto di usare e di officiare in perpetuo la chiesa al prete Stefano e al Padre dei tutti i benedettini che sarebbero entrati a far parte di quella comunità, al servizio di Dio. Detta bolla costituisce il documento n° 176 del "Regesto sublacense" anno 988, conservato presso il monastero di Santa Scolastica a Subiaco.
Ma perché come santo titolare viene sempre nominato San Lorenzo, mentre sappiamo che la chiesa era dedicata anche alla Vergine Maria e al protomartire Santo Stefano? La risposta è semplice: perché quando furono costruite le chiese di Santo Stefano (vecchio) nella contrada Campo e di Santa Maria Assunta nel borgo di Cave, la dedicazione agli stessi due santi decadde e alla chiesa rimase per titolo il solo nome di San Lorenzo.
La primitiva chiesetta costruita dal prete Stefano sul finir del primo millennio, fu nel corso dei secoli notevolmente ampliata e più volte modificata nelle strutture, come descritto nelle pagine seguenti. Tali ampliamenti e modifiche strutturali, fortemente influenzati dagli stili architettonici delle varie epoche, furono eseguiti in conseguenza di vicende politico - religiose (secoli XI e XIII) o per iniziativa di devoti facoltosi (secolo XVI).
Per circa cinque secoli la chiesa ebbe vita autonoma e vide periodi di vivace attività e periodi di triste abbandono. Finché nella seconda metà del XVI secolo la chiesa di San Lorenzo dovette rimanere definitivamente isolata e abbandonata, avendolo man mano i pochi abitanti della campagna preferito spostarsi nel vicino e più sicuro borgo di Cave. Perciò fu deciso di trasferire le sue rendite alla collegiata di Santa Maria Assunta con L'obbligo, da parte di quest'ultima, di officiare la chiesetta che venne chiusa al culto quotidiano e affidata alle cura di un eremita. Il Cecconi dice di aver desunto la notizia dagli atti di una visita pastorale del 1570. E il trasferimento certamente avvenne, poiché fino a circa il 1870 i canonici di Santa Maria si recavano a turno ogni domenica a celebrare la Messa in San Lorenzo.
Nel 1741, fu rinvenuta sotto la pietra dell'altare un'ampolla con la sacra reliquia del martire San Lorenzo che oggi è custodita sotto l'altare maggiore della chiesa di Santa Maria Assunta, dove fu trasferita nel 1790. Per la presenza di questa reliquia, racconta il cardinale Spinelli, nei secoli passati la chiesa di San Lorenzo godeva fama di celebre santuario ed era mèta di molti pellegrini. Il titolo di santuario è stato riconfermato il 10 agosto 1974 dal vescovo di Palestrina Pietro Severi.
Ancor oggi la chiesa di San Lorenzo è affidata alle cure del clero di Santa Maria Assunta, il quale, nelle grandi festività religiose e il 10 agosto, festa del Santo, vi celebra la Messa e ogni vigilia della festa dell'Assunzione di Maria, continua a rinnovare l'antichissima tradizione di recarsi in processione in quel vetusto tempio.