Terremoti

CASTROLIBERO
Provincia di Cosenza (Italy)

LA DIFFICILE CONVIVENZA DI
CASTROLIBERO CON I TERREMOTI

Si legge a proposito del terremoto dell' 8 settembre 1905 nelle pagine di un vecchio libro:
"Castrolibero sorge sopra un cocuzzolo sul versante orientale della Catena Costiera, fra il Torrente Lavaturo, affluente del Surdo, e il Torrente Campagnano, che si scaricano nel Crati.
La sua altitudine è di m. 576 s.l.m. riposa su sabbie gialle del pliocene superiore, che poggiano sopra argille azzurre del pliocene medio.
Rispetto alle condizioni sismologiche questo paese trovasi compreso nella grande zona di instabilità sismica del vallo Cosentino, ma meno esposto di Piane Crati alle commozioni irraggianti dell'epicentro del 1870. Infatti in tale anno subì solo lievissimi danni.
Nel complesso e micidiale terremoto del 1638 (n.d.r. ore 22,00 sabato delle Palme del 27 marzo 1638) trovasi fuori dall'area di massima devastazione: ciò malgrado fu quasi del tutto disfatto, avendo avuto 161 case cadute e 53 morti (in quell'occasione crollò anche la "chiesa vecchia").
Nel 1854 (n.d.r. ore 0.45 del 13 febbraio 1854) è compreso nella zona mesosismica; ebbe molti edifici distrutti ed altri gravemente lesionati; due chiese quasi diroccate (S. Maria e S. Giovanni) e la Parrocchiale (SS. Salvatore) non poco danneggiata. Però non si ebbero a deplorare vittime, ma solo moltissimi feriti (In realtà nei giorni successivi si contarono 2 morti).
In Castrolibero - il cui agglomerato risulta, secondo l'ultimo censimento (dell'epoca), abitato da 468 persone - vennero distrutte dal terremoto del 1905 n. 23 case; le altre 49, oltre il Municipio, la Scuola e la Chiesa madre, ebbero bisogno per essere rese abitabili, di parziali ricostruzioni, di restauri non indifferenti e rinforzi numerosi; infine in 7 edifici fu necessaria la demolizione del piano superiore. Le vittime furono fortunatamente poche: morti 7 e 4 feriti. Il Comitato Napoletano, oltre al riattamento del vecchio abitato si assunse la costruzione di 18 case (n.d.r. in realtà ne vennero costruite 17) in sostituzione di quelle distrutte o non riparabili.
Non potendosi spostare l'abitato, anche perché la percentuale degli edifici abbattuti era modesta, il nuovo quartiere ebbe sua sede in una zona prossima al vecchio paese e precisamente nella parte più elevata (zona chiesa vecchia), con ottima esposizione, occupando sia l'area di risulta delle vecchie case demolite, sia nuovi terreni espropriati dall'Amministrazione comunale."

Citiamo solo di sfuggita gli altri terremoti che interessarono Castrolibero ma non causarono vittime:
- 28 marzo 1783 ore 01.30: ben 19 famiglie senzatetto; due chiese gravemente lesionate (SS. Salvatore e S. Maria della Stella)
- 12 ottobre 1835 ore 00.00: crollo di un masso con le reliquie di un antico tempio pagano in località Castelvenere.
- Notte tra il 20 e il 21 febbraio1980: nessuna vittima, ma grande paura e molte case lesionate soprattutto nelle campagne. Vennero assegnati un certo numero di prefabbricati ai senzatetto.(magnitudo 4,40-4,59)

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Scale Sismiche
Ci sono non poche considerazioni da fare sulle scale sismiche ma cominciamo da Mercalli (Giuseppe Mercalli, 1850-1914).
La scala Mercalli fornisce una serie di valori che partono dalla soglia 1 e finiscono con la soglia 12 (da ricordare che le ultime due soglie 11 e 12 sono state aggiunte successivamente da due americani). Adesso la scala Mercalli modificata e chiamata MCS (Mercalli, Cancani, Sieberg) è usata principalmente in Europa occidentale e descrive gli effetti distruttivi sull'ambiente.
A differenza della MCS la scala Richter (Charles Francis Richter, 1900-1985) determina la quantità di energia liberata da un terremoto espressa in joule, le soglie di questa scala prendono il nome di magnetudo.
Classificazione della scala Mercalli: (gradi)
I strumentale Scossa rilevata solo dai sismografi installati sopra l'epicentro.
II leggerissima Scossa rilevata dai sismografi installati a pochi chilometri dall'epicentro. Non viene avvertita dalla popolazione.
III leggera Scossa considerata generalmente di assestamento, rilevata dai sismografi ubicati in un raggio di circa 10 chilometri dall'epicentro. Normalmente non viene percepita dalla popolazione.
IV mediocre Scossa percepita solo ai piani più alti degli edifici, e rilevata dai sismografi posti a una distanza non superiore ai 100 chilometri.
V forte Scossa che riesce a far oscillare i lampadari e far cadere qualche soprammobile nella zona direttamente interessata. Viene rilevata dai sismografi in un raggio di 200 chilometri dall'epicentro.
VI molto forte Scossa che provoca crepe nelle pareti e giunge a far suonare le campane a causa dell'oscillazione della struttura dei campanili. Rilevata dai sismografi distanti fino a 600 chilometri dall'epicentro.
VII fortissima Scossa che può far crollare qualche edificio e provocare vittime. I sismografi la rilevano anche a distanza di 1000 chilometri dall'epicentro.
VIII rovinosa Scossa che provoca crepe sul terreno, il crollo di diversi edifici, di campanili e che può provocare la caduta di massi dalle pareti delle montagne.
IX disastrosa Crolla il 60% degli edifici. Nei laghi l'acqua si intorbidisce e si formano delle onde che si infrangono con forza sulla riva. Lo stesso dicasi per le acque dei mari.
X disastrosissima Distruzione totale degli edifici. Le rotaie dei treni si deformano, i ponti e le dighe possono crollare. Nel terreno si aprono larghe crepe.
XI catastrofica Catastrofe. I rilievi franano a valle e si aprono crateri nel terreno.
XII grande catastrofe Distruzione di tutto quanto esiste in superficie in un raggio di 20-30 chilometri dall'epicentro.


Classificazione della scala Ritcher: (magnitudo)

Quantità di energia liberata in joule.

Nota: Joule prende il nome da il fisico inglese James Prescott Joule (1818-1889) Il Joule (simbolo J) esprime l'energia necessaria e distribuita per compiere un determinato lavoro, la formula più semplice è espressa come:
- 1 joule= 1 Watt in un secondo, quindi il lavoro eseguito per generare un watt per 1 secondo.
adesso osserviamo i valori del magnitudo...


2,5 minore di 1,6 x 10 alla 7ma Joule
3,5 1,6 x 10 alla 7ma Joule
4,2 7.5 x 10 alla 8va Joule
4,5 4 x 10 alla 9na Joule
4,8 2,1 x 10 alla 10ma Joule
5,4 5,7 x 10 alla 11ma Joule
6,1 2,8 x 10 alla 13ma Joule
6,5 2,5 x 10 alla 14ma Joule
6,9 2,3 x 10 alla 15ma Joule
7,3 2,1 x 10 alla 16ma Joule
8,1 > 1,7 x 10 alla 18ma Joule
> 8,1 non classificabile Joule


Adesso classifichiamo i livelli di percezione della scala Ritcher:

da 0 a 1,9 percezione solo strumentale
da 2 a 2,9 solo se siamo supini e molto attenti
da 3 a 3,9 pochissimi lo avvertono, in genere è scambiato per un rumore ambientale
da 4 a 4,9 si avverte, lampadario che si muove e vibrazione di bicchieri
da 5 a 5,9 viene molto avvertito, possibili fessure sulle mura, gli oggetti si muovono anche pesanti, piccoli crolli
da 6 a 6,9 comincia a essere molto pericoloso, crollo di case e innalzamento di onde del mare
da 7 a 7,9 fortissimo, poche costruzioni riescono a non crollare
da 8 a 8,9 grandissimo pericolo, tutte le costruzioni crollano, onde altissime anche oltre i 40 metri
da 9 in poi Terremoto che ha causato lo Tsunami nel dicembre 2004 (magnetudo 9,3/9,4). Tutti conosciamo le conseguenze.

























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