Cpt. Nathaniel Bowditch

 
 

navigatore, astronomo, matematico

 
   
     
   
   
 

Nathaniel Bowditch (26.03.1773 – 16.03.1838) astronomo, navigatore e uomo d’affari autodidatta è stato uno dei primi scienziati americani. La sua fama e reputazione sono dovute principalmente a due libri: il New American Practical Navigator, stampato ancora ai giorni nostri, e la sua traduzione dal francese del Trattato di Meccanica Celeste di Pierre Laplace.

Nacque a Salem (Massachusetts),  quarto di sette figli da Habakkuk e Mary Ingersoll. Il padre era un bottaio ma anche capitano marittimo. All’età di 10 anni dovette abbandonare la scuola ed andare a lavorare con il padre. Due anni dopo andò a lavorare nella ditta Ropes & Hodges, che trattava approvvigionamenti e forniture per le navi e la navigazione. Poichè viveva nella casa di Jonathan Hodges,  fu autorizzato ad usare i libri della biblioteca. Così di giorno lavorava, impratichendosi di attrezzature e forniture per i grandi velieri,  ascoltando storie di porti e di genti esotiche e la sera studiava nella biblioteca. 

Tre suoi importanti concittadini, Nathan Read, farmacista, produttore di chiodi e realizzatore dei primi progetti di battelli a ruota a vapore, John Prince, pastore della Prima Chiesa Congregazionale di Salem,  inventore di una pompa ad aria e  William Bentley, pastore della Seconda Chiesa Congregazionale, giornalista e scrittore dalla cultura enciclopedica,  che avevano tutti studiato ad Harvard, lo aiutarono molto e lo incoraggiarono. Bentley gli prestava i libri della sua biblioteca (oltre 4000 libri) e lo spinse ad imparare il latino. Essi fecero in modo che Bowditch potesse utilizzare in prestito anche i libri della Società della Biblioteca Filosofica. Così potè continuare i suoi studi in matematica, filosofia, studiò Euclide ed imparò il francese traducendo il Nuovo Testamento, aiutandosi con un dizionario.

Nel frattempo si costruiva da se i suoi strumenti astronomici e scientifici. Nel 1794 Bowditch fu assistente di Bentley  e del comandante  John Gibaut nei rilevamenti topografici ed idrografici di Salem. Gibaut fu così colpito dalla precisione e competenza del giovane che in seguito lo assunse come suo impiegato per i suoi  viaggi verso le Indie. In attesa della prima partenza Bowditch imparò la tenuta dei Libri di Bordo, studiò tecniche di navigazione. Fra il 1795 ed il 1803 fece cinque viaggi verso le Indie durante i quali, nel tempo libero, studiò le carte nautiche e la navigazione, fece rilevamenti e misure della luna riempiendo quaderni di  osservazioni,  in particolare revisionò le tavole nautiche dell’inglese John Hamilton Moore trovando e correggendo 8.000 errori! All’epoca del quinto viaggio era già diventato comandante ed anche comproprietario della nave, ma alla fine dello stesso viaggio lasciò la navigazione attiva.

 
 

 
 

La sua esperienza pratica e le sua grande competenza in astronomia fecero di lui uno dei migliori navigatori americani. Un editore di Newburyport gli affidò  l’aggiornamento e revisione del libro “American Coast Pilot” da lui pubblicato, lavoro che Bowditch portò a termine in 15 mesi. In seguito, dopo altre revisioni, si decise a pubblicare invece un proprio “manuale”: The New American Practical Navigator. Come segretario ed ispettore dei libri di bordo della East India Marine Society, di Salem, egli aveva accesso ad una grande quantità di informazioni su viaggi, rotte, porti, ecc. Il suo libro conteneva informazioni sulla navigazione,  sulla previsione ed il calcolo delle maree, dati sui venti e sulle correnti, un dizionario di termini navali e marittimi, illustrazioni e spiegazioni sulle alberature, vele e manovre, moduli per contratti tipo, il tracciato di un tipico libro di bordo, informazioni e statistiche sulle assicurazioni marittime, informazioni sulle “lettere di cambio” e altri documenti del trasporto marittimo, una descrizione di tutte le responsabilità dell’armatore, del comandante, degli agenti marittimi, ecc. Il dettaglio e la completezza delle informazioni dell’opera fecero si che si diffondesse rapidamente, venendo così conosciuta come “la Bibbia dei Naviganti”. Prima della morte di Bowditch ne furono già pubblicate dieci edizioni. Oggi siamo alla 78esima.

Nel 1798  sposò Elizabeth Boardman, che morì qualche mese dopo quando lui era in Spagna durante uno dei suoi viaggi. Nel 1800 sposò Mary Ingersoll, una sua cugina dalla quale ebbe otto figli, sei maschi e due femmine. All’età di 30 anni fu invitato ad assumere la carica di Presidente della Essex Fire and Marine Insurance Company di Salem. Nel 1799 Bowditch fu ammesso alla Accademia Americana di Arti e Scienze (ne fu poi presidente  dal 1829 al 1838). Nel 1818 venne accolto alle Edinburgh and London Royal Societies e più tardi anche alla Accademia Reale Irlandese, alla Reale Società Astronomica di Londra, le  Reali Accademie di Palermo e di Berlino. Declinò invece nel 1818 l’offerta del Presidente Thomas Jefferson  di assumere la cattedra di Matematica nella nuova Università della  Virginia (forse perché già guadagnava il doppio di quanto lo avrebbero pagato all’Università). A partire dal 1812 Bowditch iniziò a lavorare alla traduzione in inglese del Trattato di Meccanica Celeste, di Laplace e scrisse anche articoli scientifici sulla trigonometria sferica, le variazioni della bussola magnetica, lo schiacciamento della terra ai poli, le orbite delle comete, le correzioni alle tavole celesti ed il comportamento del pendolo sospeso a due punti differenti. Scrisse ancora numerose  e approfondite recensioni di libri per la North American Review.

Pubblicò solo nel 1829 la sua traduzione del Laplace, cosa che gli costò un terzo delle sue sostanze. Copie gratuite furono inviate a scienziati e biblioteche di tutto il mondo. La sua non fu solo una traduzione ma anche un completamento ed un aggiornamento che comportava tre pagine per ogni due del testo originale. Il suo assistente editoriale in questo progetto, Benjamin Pierce, diventò poi professore a Harvard ed uno dei più importanti matematici americani. Quella traduzione fu il libro sul quale studiò la successiva generazione di astronomi americani. Nel 1823 a 50 anni, Bowditch divenne il capo dei servizi di calcolo matematico statistico per la quantificazione dei rischi assicurativi e dei premi, presso la “Compagnia di Assicurazione sulla Vita Massachusetts Hospital” a Boston ed in quel periodo frequentò molti intellettuali bostoniani.

Mori' per un tumore allo stomaco lasciando una quantità di opere e pubbicazioni in molte università, riviste scientifiche, biblioteche e musei. Le pubblicazioni che lo riguardano, come biografie, memorie, studi, sono numerosissime.

 
 

Tratto dal web
Libera traduzione ed adattamento di
Sandro D'Onofrio I7ALE