Izbjeglice/rifugiati
Storie di gente di ex-Jugoslavia a cura di Tullio Bugari e Giacomo Scattolini con un racconto di Predrag Matvejevic' editore peQuod di Ancona Questo libro è una raccolta di testimonianze di persone che sono
dovute scappare dalla loro terra durante il conflitto che ha incendiato
l'ex-Jugoslavia dal 1991 fino ad oggi, uomini, donne, bambini che arrivano
nelle nostre città e portano con sé le loro tragiche esperienze.
Semplici storie di gente comune (la professoressa Fadila, l'arbitro di
calcio Mustafà, il professore e politici Meho, il giovane soldato
Suad, il disertore Sinisa) travolta da una guerra che, a distanza di anni,
ancora molti non riescono a comprendere. Come scrive Tullio Bugari nell'introduzione,
"non vogliamo spiegare politicamente o storicamente le cause e i perché
della guerra, ci sembra un compito non adatto a noi. Abbiamo scelto di
ascoltare alcune storie direttamente da chi ha vissuto quegli avvenimenti,
e riscoprire per questa via una verità sulla guerra. La sensazione
è che la verità, come sempre del resto, vada comunque inseguita
e ricostruita dentro le percezioni di ognuno. Usando una metafora, è
come nei frammenti di uno specchio frantumato, ognuno dei quali da solo
riflette per intero tutto il mondo che ha davanti ma lo fa dall'angolatura
in cui la sorte l'ha collocato.
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"Ogni
spiegazione mi appare sconveniente. La guerra non ha bisogno di moventi
particolari per cominciare e per giustificarsi (per tentare di giustificarsi).
Ad un certo punto si nutre della propria insenzatezza e malvagità.
Le conseguenze diventano nuove motivazioni, e queste provocano a loro volta
nuove conseguenze: il male si rafforza e si conferma con il male. Un'alternanza
di tale genere non si può arrestare. Simili guerre durano anche
dopo che sono deposte le armi. E tanto più a lungo quanto più
sono insensate e malvagie".
dal racconto di Predrag Matvejevic' |
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a cura della compagnia teatrale "L'Archimandrita" per informazioni: tubugari@tin.it siti collegati:
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