Remare
parlando
di Flora Farina
tratto da
Rifugiati
/ Izbjeglice
di T. Bugari e G. Scattolini
Pequod edizioni
con
Tamara Bartolini
Daniele Petruccioli
Angelo Tanzi
musiche originali
Valentina Cardinali
Disegno luci e ideazione scenica
Giuseppe Romanelli
Costumi
Sandra Olivares
Dipinti
Sergio Bartolini
Foto
Nando Chiappetta
Regia
Flora Farina
Dieci anni fa, il 6 aprile del 1992, iniziava l’assedio di Sarajevo, momento tragicamente emblematico di una guerra devastante di cui tutti noi, ci pare, portiamo una grande responsabilità, anche se a volte ci è fin troppo facile fare finta di no.
Per cercare di recuperare almeno un po’ la memoria di quegli avvenimenti, che sentiamo come parte della nostra storia, abbiamo voluto mettere in scena le storie di Suad e Sinisa, due sopravvissuti all’assedio le cui testimonianze si trovano nel libro Rifugiati di Tullio Bugari e Giacomo Scattolini con un racconto di Predrag Matvejevic'.
Questi due uomini, di etnia diversa e con un atteggiamento fondamentalmente opposto nei confronti della guerra, non si sono mai incontrati, né forse si incontreranno mai. Ci è sembrato allora, dalla nostra posizione privilegiata di abitanti di un paese che ancora, almeno formalmente, è in pace, che quello che potevamo fare, non avendo mai vissuto l’orrore di un assedio, di una guerra, era di farli incontrare, se non altro simbolicamente, sulle tavole di un palcoscenico.
Abbiamo voluto che questo loro dialogare fosse accompagnato, guidato, dalla voce di una donna, che potrebbe essere la voce di tutte le donne che sono costrette in tutte le guerre a tenere insieme i cocci della vita.
Crediamo che finché resiste la spinta a raccontarsi e la disponibilità ad ascoltare, rimane la possibilità di conservare almeno qualcuno di questi cocci.
Noi ci abbiamo provato.
Flora Farina