INVITO       IL FEMMININO IN D'ANNUNZIO

Durante la Notte Bianca formiana a Castellone del 16 agosto prossimo - evento organizzato da Augusto Ciccolella - i cittadini che prenderanno parte all’evento avranno l’occasione di assistere alla perfetta fusione tra la magia della notte e l’incanto dello spettacolo teatrale “Eleonora Duse dalle belle mani” di Carmen Moscariello. Sarà proprio in occasione della seconda esperienza di questo tipo a Formia che all’Anfiteatro Romano “Il Cancello”, nello storico quartiere cittadino di Castellone, andrà in scena un frammento dello spettacolo.

Lo spettacolo sarà proposto all’interno di una serie di installazioni video e di performance a cura di: Palma Aceto, Ernesto D’Argento, Franco De Luca, Antonello Matarazzo, Mimmo Vastano e Gianni Simione che si svolgeranno lungo il percorso storico di Castellone. Gli artisti citati, cui si aggiunge la poetessa e drammaturga Carmen Moscariello, offriranno al pubblico che deciderà di vivere quest’esperienza, l’opportunità di godere delle meravigliose suggestioni espressive che arte, danza, pittura e recitazione possano regalare, fondendosi magicamente e armoniosamente.

 

Il frammento dello spettacolo “Eleonora Duse dalle belle mani” con la regia di Carmen Moscariello andrà in scena:

-         primo spettacolo ore 21:00

-         secondo spettacolo ore 23:00

-         terzo spettacolo ore 2:00

Scenografie di Alma Aceto

Coreografie di Cosmo di Tucci

Con la partecipazione di Salvatore Bartolomeo

Attori:

Lia Della Rosa

Antonella Simeone

Antonietta Barbato

Alessia Nocella

 

Gruppo danza dell’As.Sp.Gym center di Itri

Prima ballerina: Cardillo Ciccone Danila,

Di Palo Luisa;

Masetto Pina;

La Rocca Giusy;

Addessi Elena;

Santianni Gessica;

La Rocca Sabrina;

Sinapi Assunta;

Guglietta Elsa

 

Addetta stampa :Barbara Vellucci

Foto di scena: Franco De Luca

Luci e suoni di: Alfredo De Santis

 

Lo spettacolo di Carmen Moscariello sarà inoltre messo in scena in altre due occasioni. I tre atti dell’opera prenderanno vita in occasione della lunga iniziativa intitolata “Cassinoarte” il 7 settembre alle ore 21 presso il Teatro Romano di Cassino, affascinante scenario che non mancherà di arricchire l’atmosfera grazie al suo incanto. “Eleonora Duse dalle belle mani” farà seguito ad un’importante rassegna artistica che ha già visto coinvolti anche nomi eccellenti del nostro teatro italiano come Paola Pitagora in “Fedra” e Mario Scaccia in “Alcione” (solo per citarne alcuni) o artisti televisivi che tutti conosciamo come Teo Teocoli.

Infine il 22 settembre alle ore 21 lo spettacolo sarà ospitato presso la Corte del Palazzo Comunale di Formia in via Vitruvio a cura dell’Assessore alle politiche giovanili Claudio Marciano.

 

Questi tre allestimenti saranno un’occasione preziosa per tutti gli spettatori di assistere ad un’opera che ha saputo di per sé essere coraggiosa e rivoluzionaria. Questi due termini non appaiono tanto azzardati se pensiamo che attraverso i versi che donano linfa vitale ai protagonisti, l’autrice ha voluto oltrepassare i confini di quella che era diventata una critica ormai secolare del “superuomo dannunziano”! Proprio così, “Eleonora Duse dalle belle mani” offre un’inedita e interessante rilettura del mito del Vate pescarese mettendone a nudo tratti sinora celati o poco considerati: guardare a D’Annunzio non partendo o comunque non solo prendendo in considerazione il tema del superuomo bensì il femminino. Ed ecco che le donne irrompono preponderatamente sulla scena e la conquistano con il loro fascino di creature innamorate e tradite dall’uomo, da tutti gli uomini. Il rapporto del Poeta con loro viene tratteggiato andando a scavare nelle profondità dell’intero universo femminile, abbracciando sia il naturale e originario rapporto con la madre e la sorella sia il più maturo e adulto legame con le donne attraverso cui egli intreccerà liasons di ardore e passione, lasciandosi abbandonare a dinamici slanci d’amore che porteranno spesso a sconfinare fino alle torbide violenze di sentimenti vissuti con accesa intensità.

“Un’appassionata rivisitazione”, come scrive Filippelli nella prefazione al libro pubblicato dalla Bastogi, che ha saputo donare alla Duse e a D’Annunzio in particolare nuove prospettive di sguardi ergendo La Divina Eleonora “a mediatrice di questo junghiano ritorno del Poeta alla semplicità e all’innocenza del suo tempo d’infanzia”.

Lo spettatore attento e appassionato non potrà fare a meno di apprezzare il fascino di uno spettacolo quale quello che può offrire “Eleonora Duse dalle belle mani” di Carmen Moscariello, non rinuncerà a farsi incantare dal fascino arcano dei suoi protagonisti e si abbandonerà alla lirica armoniosa dei suoi versi per restarne avvolto e inebriato.

 

 

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