La verifica delle sezioni in c.a. alle tensioni ammissibili.
Il file LogoSez, presentato nel seguito, è un file di Excel per la verifica col metodo delle tensioni ammissibili di sezioni in c.a. rettangolari o a T inflesse o presso inflesse.
Il file, prodotto e reso disponibile dall'ing. Riccardo Bianchi della Logos è freeware, purché si conservino le note sulla paternità e sulla proprietà.
Al suo interno è presente una macro che consente di risolvere il problema della ricerca dell'asse neutro nel caso della pressoflessione.
Il file è protetto ed è consentita la modifica soltanto delle celle destinate all'immissione dei dati, in modo da non danneggiare il contenuto delle restanti celle contenenti le formule .
Nel foglio sono visualizzate due figure: la prima riporta la geometria della sezione (non in scala) e serve a controllare la correttezza dei dati immessi, con particolare riguardo alla quantità delle armature e alla loro posizione ; la seconda riguarda il diagramma delle tensioni e serve ad evidenziare la condizione di lavoro della sezione (posizione dell'asse neutro e confronto tra le tensioni massime e quelle ammissibili).
Nel caso di dati errati o in presenza di anomalie, vengono visualizzati dei messaggi di errore.
L'uso del foglio è abbastanza intuitivo:
si può scegliere la verifica a pressoflessione o quella a flessione semplice (in questo caso non appare la cella di input dello sforzo normale N)
si può scegliere tra le unità di misura più usate per: geometria della sezione, sforzo normale N, momento flettente M, tensioni). Il file adatta automaticamente le formule per adeguarle alle unità di misura scelte.
si può scegliere tra sezione a T o rettangolare (in questo caso non vengono visualizzate le celle relative allo spessore della soletta ed alla larghezza dell'anima). Se l'asse neutro taglia la soletta, bisogna fare la verifica come sezione rettangolare (a tale scopo è sufficiente attivare la relativa opzione).
è possibile disporre due strati di armatura (nel caso se ne disponga uno solo non vengono visualizzate le celle relative al secondo strato). Il copriferro del secondo strato si intende misurato dal bordo della sezione (e non dalle armature del primo strato). Il copriferro è lo stesso per le armature tese e compresse.
in ogni strato, sia per le armature tese che per quelle compresse, è possibile disporre due tipi di diametri. I diametri Ø vanno sempre indicati in mm, e l'area di armatura è sempre fornita in cm².
nel caso della verifica a pressoflessione i risultati hanno senso solo dopo la determinazione della posizione dell'asse neutro (bisogna fare clic sul tasto ovale bianco accanto alla scritta risolvi che compare qualora la posizione corrente dell'asse neutro non sia quella di equilibrio).
Nota.
All'apertura del file, compare un normale messaggio di avvertimento sui
possibili rischi derivanti dalla presenza di macro (nel caso in esame, il codice
VBA presente nel foglio).
Per poter usufruire dell'automazione occorre, evidentemente, selezionare il
pulsante Attiva macro.
scarica il file versolai.zip (26 KB) |
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