TRASFERTE

 

 

LE TRASFERTE DEI PLAYOFFS

DATA

PARTITE

SQUADRA

PALAZZETTO N° ULTRAS
18/05/2003 Quarti di finale - Gara 2 Skipper Bologna PalaDozza

130

22/05/2003 Quarti di finale - Gara 4 Skipper Bologna PalaDozza

50

 

TRASFERTA A BOLOGNA GARA 2 PLAYOFFS (18/05/2003)

E venne finalmente il momento di tornare da loro… ritrovo ore 13 al Pianella, e siamo tanti… tre pullman quasi pieni, per un totale di circa 130 Aquile… si perde un po’ di tempo per le operazioni di raccolta soldi e si parte con qualche minuto di ritardo… fortunatamente il viaggio scorre tranquillo, e dopo una breve sosta all’autogrill, si parte spediti verso Bologna… arrivati al casello troviamo ad attenderci i soliti puffi in divisa che ci scortano verso il Paladozza bruciando una quantità innumerevole di semafori rossi… giunti all’esterno, tutti i buoni propositi di cui ci eravamo armati vanno a farsi fottere… troviamo infatti, oltre ad un numero considerevole di puffi, alcuni autoctoni giunti, evidentemente, per salutarci… si verificano dunque alcuni attimi di tensione tra noi, i puffi e gli abitanti del luogo con scambi di cortesie reciproche… nel giro di una quindicina di minuti tutto torna alla normalità e finalmente entriamo al palazzo… occupiamo il nostro settore e il colpo d’occhio è notevole, pieni come siamo di stendardi e bandierine… cantiamo a squarciagola per tutti i primi due quarti, anche se la squadra in campo soffre un po’… all’intervallo c’è ancora qualche scambio di vedute con i locali, con i puffi come al solito a fare da “spalle”… ricomincia il match e il terzo quarto ci vede un po’ in flessine come tifo, salvo poi riprenderci nel quarto, complice anche lo strepitoso recupero dei palazzi in campo… il supplementare è una sofferenza incredibile, ma alla fine l’urlo ci rimane in gola e siamo costretti a rientrare sconfitti… l’uscita è per fortuna senza problemi e riusciamo ad andarcene in tempi relativamente brevi… via da Bologna diretti in autogrill per il giusto ristoro… che purtroppo diventa un po’ troppo lungo a causa di una lieve “incomprensione”… tutto poi si sistema (si fa per dire…) e possiamo rientrare alla volta di Cantù, dove arriviamo alla 1.15… ancora una volta, ONORE AI PRESENTI.

 

TRASFERTA A BOLOGNA GARA 4 PLAYOFFS (22/05/2003)

Il ritrovo è fissato alle 16 ma si parte attorno alle 17. Siamo in un pullman, e il viaggio d'andata scorre tranquillo. Ci fermiamo all'Autogrill dove abbiamo qualche problemino con i cassieri per via di qualche rutto... ripartiamo e troviamo i penguins al casello che ci scortano fino al palazzo. Entriamo e la partita è già iniziata, il clima è rovente. Non siamo in molti, ma tiriamo fuori la voce. Qualche coro contro i bolognesi, poi cantiamo per la squadra, che ha bisogno del nostro apporto. La partita purtroppo va male e veniamo eliminati dai playoffs. Scendiamo le scale ma i penguins sono davvero un esercito. Saliamo sul pullman, partiamo ma dopo circa 500m ci accorgiamo che la porta posteriore non si chiude, così l'autista si ferma. All'istante veniamo circondati dalle forze del disordine e intimidati con i lacrimogeni. Abbiamo tra l'altro una specie di fucile puntato addosso... il viaggio di ritorno vede un episodio curioso. Adagiamo uno dei nostri nello "scompartimento", ovvero lo scaffale dove si mettono le giacche, e, intimorito da una cinghia resta li per molto tempo. Arriviamo al Pianella alle 2.30 e aspettiamo la squadra. Applausi e ovazione per Bootsy... grande. Non molliamo mai.

 

 

LE TRASFERTE DI REGULAR SEASON

DATA

SQUADRA

PALAZZETTO N° ULTRAS
26/09/2002 Viola Reggio Calabria PalaPentimele

0

29/09/2002 Scavolini Pesaro Bpa Palas

40

13/10/2002 Metis Varese PalaIgnis

250circa

27/10/2002 Lauretana Biella Palasport

150circa

10/11/2002 Pompea Napoli PalaBlu

2

16/11/2002 Euro Roseto PalaSalara

40circa

08/12/2002 Air Avellino Palasport Del Mauro

8

22/12/2002 Virtus Bologna PalaMalaguti

100circa

05/01/2003 Acegas Trieste PalaTrieste

80iscr+20circa

12/01/2003 Carifac Fabriano PalaIndesit

6

09/02/2003 Montepaschi Siena PalaSclavo

70circa

02/03/2003 Pippo Milano MazdaPalace

200circa

13/03/2003 Skipper Bologna PalaDozza

45circa

30/03/2003 Mabo Prefabbricati Livorno Palasport Macchia

40

06/04/2003 Snaidero Udine Palasport Carnera

21

19/04/2003 Benetton Treviso PalaVerde

100circa

27/04/2003 Lottomatica Roma PalaTiziano

40

 

TRASFERTA A PESARO (29/09/2002)

Ritrovo alle 7.45 in piazza Marconi, partiamo alla volta di Pesaro alle 8.20 circa. Il clima sul pullman è quello giusto e il viaggio sembra essere relativamente corto. Attorno alle 10.15 ci fermiamo all'Autogrill nei pressi di Piacenza per la colazione. Dopo Bologna vengono segnalati 13km di coda, così decidiamo di sostare in un'altro Autogrill, per poi immetterci nel vivo dell'incolonnamento. Raggiungiamo Pesaro alle 14 circa e cerchiamo il ristorante prescelto per la consueta abbuffata di pesce. Dopo aver seguito la giornata calcistica sugli schermi di Tele+, ci alziamo da tavola alle 17, e nel tragitto che ci separa tra il ristorante e il pullman c'è spazio per qualche coro e un piccola sosta in spiaggia. Il tempo stringe ed è giunta l'ora di raggiungere il BPA Palas. Purtroppo non siamo in molti ma cerchiamo comunque di farci sentire dagli amici pesaresi che ci accolgono con molta ospitalità all'interno del loro palazzo. Notiamo che molti ragazzi dell'Inferno indossano le nostre sciarpe e qualche maglietta. Cantiamo insieme qualche coro contro Bologna e i soliti "Alè Cantù!" e "Forza Pesaro!". Durante l'intervallo facciamo scambio di sciarpe con i ragazzi pesaresi. Purtroppo la partita non è un granché, ma cerchiamo di cantare sempre e comunque per i nostri colori! Nei minuti finali di partita, la tensione in campo era alta, e qualcuno in curva è rimasto innervosito dagli episodi avvenuti sul parquet, ma nulla di grave. Salutiamo gli amici di Pesaro e, delusi per la cattiva gara dei Ragazzi, torniamo sul pullman dove si discute della situazione non facile della squadra. Sostiamo brevemente all'Autogrill e ripartiamo velocemente. Il pullman diventa una sorta di dormitorio. Ritorno a Cantù all'1.30 circa. ONORE AI PRESENTI.

 

TRASFERTA A VARESE (13-10-2002)

Il ritrovo in piazza Marconi era previsto per le 15.30. Alle 15 circa girando per il centro di Cantù si notavano già moltissime sciarpe biancoblù, segno che la trasferta era massiccia. Al momento del ritrovo il piazzale è invaso dagli iscritti alla trasferta, ma anche dalla notevole quantità di alcool. Dopo una lunga attesa saliamo finalmente sui due pullman che risultano strapieni: a capienza massima raggiunta, molta gente è stata costretta a stare in piedi. Il clima sul pullman è accesissimo e ogni coro contro le merde varesotte si tramuta in un'immediata bolgia. Dopo un paio di soste-pisciata lungo l'autostrada usciamo e subito fuori dal casello ci aspetta la Digos che ci dà i biglietti e ci scorta (assieme ad alcune volanti della polizia) fino al palazzo. Scendiamo dai pullman, prendiamo il materiale e invadiamo subito il settore ospiti, dove ci aspetta molta gente venuta da Cantù con mezzi propri. Purtroppo per i nostri occhi, vediamo la coreografia dei varesotti... lasciamo stare. Subito cominciamo ad insultare le merde che, bisogna dirlo, facevano un discreto casino. Ma noi non siamo stati da meno, con cori continui per tutta la durata dell'incontro, pro squadra e contro varese con un ottimo risultato corale. Pensate: i varesotti in curva avevano solo 3 due-aste! Ovvero: "barcollo ma non mollo" (fatto malissimo tra l'altro), "curva pericolosa" (con il simbolo del segnale stradale fatto male anche quello), e "sterminiamo gli insetti" (in stile art attack). Poche bandiere, 4 o 5 al massimo. Durante l'incontro abbiamo avuto qualche scaramuccia con il pubblico adiacente al settore ospiti, quindi i celerini sono aumentati in maniera considerevole. La carta igienica che abbiamo portato per fare la cartata l'abbiamo usata praticamente tutta per scagliarla contro i merdoni varesotti. Purtroppo la partita è andata male. Restiamo all'interno del PalaIgnis per un po' di tempo, e cogliamo l'occasione per farci due risate insultando qualche donnaccia del luogo e qualche bambino che viene sotto la nostra curva per alzare il ditino. Usciamo e troviamo qualche varesotto che ci insulta, ma purtroppo non accade nulla per loro fortuna, perchè i nostri pullman erano carichi di gente davvero tosta. Partiamo, facciamo qualche metro e ci arrivano un paio di sassi.

DA SEGNALARE (alcuni cori varesotti contro di noi e contro i nostri giocatori)

1) Canturini ebrei (no comment)

2) Non ci sono negri italiani (coro rivolto a Marcelo Damiao)

3) Qualche UH-UH razzista nei confronti dei nostri giocatori.

 

Una foto della trasferta a Varese durante una carica.

 

TRASFERTA A BIELLA (27/10/2002)

I due pullman partono dal Pianella verso la cittadina piemontese attorno alle 18. L'atmosfera è abbastanza carica, le discussioni sull'intenzione dei presidenti Savio-Corrado di riappacificare i rapporti tra noi e i Dannati si sprecano e nascono dei curiosi e divertenti cori sulla questione. Ma non ci preoccupiamo più di tanto dei tifosi avversari, anche perchè non contano niente: una tifoseria con 2 miseri anni in serie A non merita eccessiva attenzione, dato che noi ci troviamo a "combattere" con tifoserie storiche come Milano, Varese, Bologna (F e V), Siena. Dunque scegliamo di entrare, cantare per la nostra squadra e ignorare i biellesi. C'è un "però": al primo insulto o gesto provocatorio avremmo risposto o reagito a dovere.

Prima di entrare al palazzo ci perquisiscono per ben 3 volte! Neanche fossimo dei Pashtun imbottiti di tritolo... Occupiamo tutto il settore ospiti, dove ci attendono molti ragazzi giunti con mezzi propri. Grande impatto vocale all'interno del piccolo palazzetto piemontese. I Dannati fanno un discreto casino, ma in casa giochiamo noi! Siamo in molti e cantiamo solo per la squadra. I biellesi? Chi? Ignorati completamente per i primi 20' di gara. Veniamo provocati comunque dal pubblico che cerca di innervosirci durante il 2° periodo e da alcuni Dannati che alzano il dito. Sono sono singoli, nulla di collettivo. Questo li ha salvati fino all'intervallo.

Ma l'ignoranza dei poliziotti è cotanta da far passare (come già accaduto l'anno scorso) gli "ultras" di casa sotto il nostro settore per raggiungere l'unico bar del palazzo raggiungibile però, da due lati. Allora ci chiediamo: a cosa servono 100 poliziotti in tenuta anti-sommossa, se poi si commette un errore del genere? Si vede che non sono abituati a queste situazioni...

Inevitabilmente un gruppetto di rossoblù giunto sotto il nostro settore inizia ad infastidirci con gestacci e provocazioni. La maggior parte di noi scatta come una molla e si getta contro il cordone della pula, che tenta di disperdere l'ira con delle piccole cariche. Calci e pugni sul plexiglass. La tensione c'è ma è tutto nella norma. Qualche poliziotto esagera con il manganello. Come mai al ritorno dal bar i coraggiosi Dannati hanno scelto di passare dalla parte opposta per raggiungere la loro curva? Questa si chiama paura o caga.

Ricomincia la partita con un "canturino pezzo di merda" e alcuni volgarissimi cori rivolti alle signore biellesi da parte nostra. Meglio non riportare! I ragazzi vincono in campo e il nostro settore si trasforma in un'autentica bolgia alla greca nel silenzio di tutto il resto del palazzo. Il canonico VOLEVANO VINCERE zittisce ancora di più tutti. E' curioso vedere con quanta velocità si svuoti a fine gara la curva di casa: nel giro di 5 minuti era già vuota. Solo una decina di persone all'interno. Parte spontaneo il coro: DOVE SONO GLI ULTRAS? Un certo LUCA, un imbecille di prima categoria rende ridicolo lui e la propria curva, mostrandoci il suo schifosissimo culo peloso. E noi rispondiamo con un: TI VOGLIAMO COSI' e poi con SEI BELLISSIMOOO-O. Se il capo-ultras dei Dannati è un simile coglione, pensate come diventeranno i bambini che gli stanno dietro. Usciamo ed un ridicolo ciccione si avvicina con la faccia arrabbiata verso di noi. Sto tizio sta bene attento a non avvicinarsi troppo. Viene poi brancato dai poliziotti che lo salvano da un pestaggio globale di 100 persone contro una. Dopo un po' saliamo sui pullman e partiamo. Ci aspettano: notiamo qualche nonnetto armato di bastone e qualche dodicenne che, in futuro, seguendo le orme di LUCA ci mostrerà le chiappe. Ritorno all'1. Onore ai presenti. VERI ULTRAS, MERCE RARA!

 

TRASFERTA A NAPOLI (10/11/2002)

Presenti in 2 unità in quel di Napoli (o sembra...), il Prof e Daniele. Partenza alle ore 10 di sabato da Milano C.le in Eurostar; sfruttando le promozioni delle Ferrovie riusciamo a pagare pochissimo il viaggio di andata. Arrivo a Napoli nel tardo pomeriggio, accolti da due gran belle ragazze, amiche di Daniele, che ci accompagnano in un giro turistico della città. Capiamo ben presto di essere davvero a Napoli e inevitabile parte il coro “Eheheh sembra Napoli!!” che ci accompagnerà nella 3 giorni partenopea. Serata spettacolare con numerose (7) amiche napoletane di ottimo livello.

Trascorriamo la giornata di domenica da veri turisti e finalmente alle 16.30 raggiungiamo l’angusto PalaBlu di Monteruscello. Dopo diversi minuti di attesa per i biglietti, entriamo nel palazzo già caldo alle 17.15. Esponiamo prontamente lo striscione di Chicco e dalla curva napoletana parte un significativo “4 coglioni, voi siete 4 coglioni”, dimostrando grande ignoranza, dal momento che siamo solo in due!!

Inizia la partita, ma capiamo ben presto che non possiamo troppo esultare per via delle minacce che arrivano dai napoletani (chiaro un “Canturino pezzo di merda” che si alza dalla curva nei nostri confronti). Nell’ultimo quarto la partita si accende e il PalaBlu (fino a quel punto abbastanza caldo, anche se ci aspettavamo di piu’ dal loro...) si infiamma e diventa un’autentica bolgia. Con una bellissima bomba di Bootsy portiamo a casa l’incontro, e finalmente possiamo esultare!! Ringraziamo i giocatori che ci tributano un doveroso omaggio!! Torniamo in città con la squadra e cena nel loro stupendo hotel. La serata sembra morire lì, ma l’intraprendenza di Daniele nel portare le sue amiche in albergo fa scattare a tutta la squadra la voglia di uscire. Seguirà una serata mitica in un discopub del centro storico con tutti i giocatori, che si conclude alle 3 con troppo alcool in corpo!! Ritorno a Milano nella serata di lunedì, soddisfatti per aver portato lo striscione di Chicco a più di 800km di distanza da Cantù ed entusiasti per il bellissimo weekend.

ONORE AI PRESENTI!!

E come direbbe Lucio... VERI ULTRAS MERCE RARA!!

 

Notare la pezza di Chicco portata in Campania dal Prof e Daniele

 

TRASFERTA A ROSETO (16/11/2002)

La giornata è piovosa, il ritrovo è alle 9.30 in piazza Garibaldi. Il pullman raggiunge la piazza attorno alle 10. Si carica il materiale e si parte alla volta degli Abruzzi. Il viaggio è lungo, ma l'atmosfera allegra che si resipra (aspira... scusate) lo rende spettacolare. Viene caricata la solita cassa di Moretti, i vinelli e alcune bottiglie di superalcolici che lentamente scompaiono dalla bottiglia. Si tenta di installare uno stereo per gli MP3 in maniera rudimentale, con l'utilizzo di sciarpe e la tenda. Dopo circa 3 ore di viaggio finalmente ci fermiamo per una sosta-pisciata ma c'è un problema: il forte vento. Per evitare spiacevoli doccie proprie o altrui, pisciamo l'uno a 20m di distanza dall'altro! Nel frattempo il mitico autista Alfredo approfitta della sosta per acquistare una cassetta hard intitolata "Super Trans" con la mitica Selen. Tra un coro e l'altro, le discussioni su qualsiasi tipo di argomento sono innumerevoli. Il tempo scorre e attorno alle 15 è già ora di fermarsi a mangiare in un ristorantino a Gabicce Mare, dove si consuma un'abbuffata... TOTALE!! Le porzioni sono gigantesche e i bis sono TOTALI anche quelli!! All'esterno il tempo non promette nulla di buono. Veniamo infatti informati che c'è appena stata una tromba d'aria. Qualcuno piscia sul cancello del ristorante, provocando il coro "Alza la gambetta" di tutto il pullman. Ripartiamo. Il viaggio è ancora abbastanza consistente, per raggiungere Roseto mancano ancora più di 2h. Ma ecco che l'autista propone di visualizzare la cassettina da lui acquistata. Il pornazzo è discreto. I commentini ironici sono molti. Prima di arrivare al palazzo, c'è tempo di fermarsi in un Autogrill dove si acquistano anche dei giornaletti porno (e ridaje!).

Arriviamo al PalaSalara con largo anticipo rispetto all'inizio della partita (ore 19.15). I giocatori si stanno scaldano e le luci interne sono ancora pressapoco spente. Incitiamo i ragazzi e Pino. Il pubblico rosetano sembra si sia dimenticato della partita, visto che mezz'ora dopo il palazzo è ancora semivuoto. Ci sono però delle stupende ragazze che distribuiscono il giornaletto (non porno! basta!) della partita. Arriva il momento della presentazione, dove facciamo (siamo in tutto una quarantina, con 2 macchine piene al seguito) una discreta stendardata. Il palazzo è pieno. Durante il match siamo straordinari, cantiamo per 40' senza mollare. Con la curva di casa (Brigata Roseto) c'è indifferenza totale. Ognuno ha cantato per i propri colori. Purtroppo perdiamo.

Dopo aver viaggiato per circa 8 ore, aver percorso 650Km oltretutto perdendo con altri 650km che ci attendono... andiamo controcorrente. Succede una cosa straordinaria: inizia l'euforia generale, una sorta di esaltazione. Non sò esattamente da dove venisse tutta quella carica ma sta di fatto che dopo una buona mezz'ora dalla fine del match stavamo ancora nel settore ospiti a cantare ininterrottamente le canzoni più spettacolari a partire da quella di Van Des Froos, passando per una canzone da chiesa (Ti ringrazio mio Signore, non ho più paura...), "E... la vita la vita e la vita l'è bela, l'è bela, basta avere l'umbrela", "L'importante è la salute", "Ci facciamo i chilometri, ci beviamo gli ettolitri", le nostre canzoni caratteristiche e infine due cori speciali: 1) Cuba party alè (in riferimento al viaggio di ritorno). 2) Il grande coro sul mitico Franco La Ricchia let's go!. La festa continuerà nel piazzale esterno.

Capitolo viaggio di ritorno. Dopo circa un'ora inizia il Cuba party, l'alcool scorre a fiumi fino all'apice: la lotteria. Viene acquistata una cassa di liquori mignon (assieme ad un fumetto porno). Viene allestito lo show con tanto di presentatore e vallette, tutto fatto con l'ausilio del microfono. Il gioco consiste nel bere alla goccia la bottiglietta mignon. Il viaggio continua. E' vietato dormire, ma qualcuno crolla e viene travestito nel sonno da Pashtun, con sciarpa pakistana e fogli di giornale. L'arrivo a Cantù è alle ore 5.42. Si conclude con la colazione al Roma. ONORE AI PRESENTI.

GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA TRASFERTA

 

TRASFERTA AD AVELLINO (08/12/2002)

Qua è dura cercare di raccontare tutta la bellezza di questa trasferta in così poche righe, ma ci proveremo… la partenza è fissata per le 6.30 dal Marra ma già al ritrovo ci sono problemi con qualcuno che non ha capito qual è il bar e ne gira 5 prima di trovarlo… siamo quindi già in ritardo… arriviamo a Linate e, dopo il check-in, ci sequestrano le aste delle bandiere… ma il tamburo ce lo fanno portare… in aereo proviamo a farci dare l’aperitivo ma le hostess non accettano… giunti a Napoli (e vi assicuro che SEMBRA proprio NAPOLI…) veniamo accolti dai locali che cercano di scroccarci moneta o sigarette, salvo una volta raggiunto lo scopo provare a venderci del crack… per tutto il resto della mattina vaghiamo per Napoli (grazie a Dio con 2 guide) nel vano tentativo di trovare una pizzeria con un tavolo libero e la becchiamo solo alle 14… si mangia di corsa e alle 15 pullman per Avellino… giungiamo in Irpinia e chiediamo dov’è il palazzo… fortunatamente ci dicono che è vicino, 500/600 metri… invece sono 1000/1100 metri e per di più in salita… arriviamo al palazzo stremati (saranno stati i limoncelli o la salita??) e ci posizioniamo nel settore ospiti… ottima accoglienza dei supporters locali, i quali vengono a salutarci prima della partita (mi sa che da queste parti non vedono molto spesso tifoserie ospiti…) e finalmente si comincia… e anche noi cominciamo a cantare a squarciagola, anche se in otto è difficile farsi sentire… fortunatamente c’è il tamburo che ci aiuta… e invece no, per troppa foga, a metà secondo quarto il tamburo si sfascia! E allora noi sotto con le mani! I ragazzi ci fanno soffrire per tre quarti, ma nell’ultimo rimontano e ci regalano la vittoria per la quale ci siamo fatti 1600km… e da lì partono i festeggiamenti, con addirittura accenno di corteo  fuori dal palazzo di Avellino…

Rientriamo a Napoli e dopo una breve pausa in albergo, tutti fuori a festeggiare con una bella cena… fine serata in discoteca e rientro alle 5.00… la mattina dopo aereo di ritorno alle 10.30… alle 12.30 finalmente la nostra amata città con conseguente aperitivo in piazza e poi… tutti a casa, per il meritato riposo!

 

TRASFERTA A BOLOGNA (VIRTUS) (22/12/2002)

La partenza è fissata per le 13 dal Pianella, ma come di consueto, si parte con largo ritardo. Siamo circa 80 aquile e il pullman è doppio. Ritardo che poi si dilaterà, data una piccola dimenticanza... lo striscione Eagles!! Dopo un po' di attesa in una piazzola di sosta in autostrada (in attesa di qualcuno che ci portasse lo striscione) si parte verso Casalecchio di Reno. Il viaggio d'andata si trasforma in una sorta di tragedia, quando l'autista ferma il pullman e, in preda ad una "crisi" scende sconvolto. Per fortuna si riparte. La nebbia che veleggia all'esterno sembra essere entrata anche dentro il pullman, sottoforma di qualche sostanza ridanciana non propriamente legale!! L'atmosfera nel piano superiore è carica. Raggiungiamo il PalaMalaguti giusto pochi minuti prima della palla a due. Entriamo e notiamo che moltissima gente occupa già il settore ospiti, e la gigantografia di Chicco. Cominciamo a fare un casino infernale. "In casa giochiamo noi!!", è il coro ricorrente, dato il clima interno, molto simile ad una chiesa. Il pubblico di casa è assolutamente assente, come la curva dei FBV. Alla 4a-5a tripla di Jones parte l'euforia del nostro settore, che si trasforma in una polveriera. I ragazzi vincono e iniziano i festeggiamenti. Cantiamo un SERIE B, SERIE B ai virtussini e usciamo vittoriosi. Ritorno a Cucciago a mezzanotte circa.

 

TRASFERTA A TRIESTE (05/01/2003)

Il ritrovo è alle 8 in piazza Marconi. Si parte attorno alle 8.30, siamo in tutto circa 80 Eagles divisi in due pullman. Su uno dei due l'ignoranza è TOTALE, data la presenza di due persone che si pestano in continuazione (L'uomo dal peso specifico del piombo e la storia ci insegna che se bevi mangi il purè se bevi il barbera stai male una sera ale civelli ale). Il viaggio scorre stranamente tranquillo, nonostante il tasso alcolico, sempre in aumento. Vediamo due film e il filmino della trasferta di Roseto. Uno dei due film è un cult: L'ALLENATORE NEL PALLONE con il mitico Lino Banfi nei panni dell'ancora + mitico ORONZO CANA'! ("Vieni fuori, Canà!" è il coro ricorrente, assieme a "Longobarda!! Longobarda!!"). Dopo la sosta in autogrill, attorno a mezzogiorno, arriva l'aperitivo con Campari e vino bianco. Anche se il viaggio è molto lungo, il tempo passa con sveltezza e, in un batter d'occhio, siamo all'uscita di Trieste. Dopo circa mezz'ora di viaggio raggiungiamo il ristorante, dove pranziamo e beviamo vino in quantità industriali e dove prendiamo letteralmente d'assalto il bancone dei liquori. Ma è tempo di trasferirsi al PalaTrieste. Arriviamo davanti al palazzo (eccezionale tra l'altro) e ci restiamo per molto tempo, congelati dalla forte bora, tipica della città giuliana. Partono i cori, e lo sventolio di bandiere è notevole! Dopo una lunga attesa, finalmente entriamo. Il palazzo è ancora vuoto mentre occupiamo il settore ospiti. Incitiamo i Ragazzi che ci salutano, sorpresi di vederci in unità così elevate. Pian piano si riempie il palazzo e la sparuta curva triestina, con la quale abbiamo un discreto rapporto. All'inizio dell'incontro siamo circa in 100, e iniziamo a cantare per la squadra con un ottimo impatto vocale. Grande stendardata durante la presentazione ma con il procedere della partita a tratti caliamo. Durante la ripresa, il match era in una fase concitata. Dal settore ospiti parte un bicchiere di plastica vuoto, che va a finire nell'anello sotto di noi. Il pubblico sottostante comincia a provocare le persone in transenna, che reagiscono con degli insulti. La curva di casa (anche il resto del pubblico) si innervosisce. Partono degli cori contro Trieste, che non condivisi da buona parte degli Eagles presenti, dati i buoni rapporti con i Dragons. Dopo gli insulti (che nel frattempo continuano), qualcuno decide di smettere di cantare e si siede, per la violazione della mentalità Ultras. Grazie ad una magia di Jones, la squadra vince regalandoci un'altra immensa soddisfazione!! Nel dopopartita una frangia della nostra tifoseria cerca di venire a contatto con i padroni di casa, sfondando un cancello, ma è veloce l'intervento della polizia. Usciti dal palazzo, assediamo il pullman della squadra!! Il viaggio di ritorno è teatro di molte discussioni sulla mentalità ultras, e ovviamente su quello che era successo poco prima. Dopo una sosta all'autogrill e un paio di film, si arriva in piazza Marconi attorno alle 2, dopo un viaggio... molto tranquillo!

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TRASFERTA A FABRIANO (12/01/2003)

Ritrovo fissato “sotto casa” per le 8… colazione al Roma e poi via verso le Marche… verso le 11.30 siamo vicini ad Imola e decidiamo di andare a trovare il nostro Chicco… ripartiamo, e dopo una breve sosta-benzina arriviamo a Pesaro… qua ci perdiamo un po’ in cerca del ristorante, ma grazie ad uno strano ciclista (Uomo? Donna? Michael Jackson?) arriviamo a destinazione… ottima mangiata di pesce e poi di nuovo per strada… giungiamo a Fabriano (non me ne vogliano i Cartai, proprio un posto “in culo al mondo”) e troviamo subito il palazzo… peccato che è chiuso e stiamo 45 minuti fuori con la discreta temperatura di -2°… finalmente entriamo e ci accomodiamo tutti e sei nel settore ospiti… durante la partita proviamo a farci sentire (grande Mirko che ha suonato il tamburo 40 minuti…) ed esponiamo i nostri 2 aste… i ragazzi ci fanno soffrire fino a 3 minuti dalla fine quando Jerry decide che è ora di giocare e vince la partita! Delusione del pubblico di casa (che contesta) e grande gioia nostra… tra l’altro nessun problema con i ragazzi di casa che hanno cantato tutta la partita per loro… dopo una pizza schifosissima mangiata fuori dal palazzo ripartiamo alla volta di Cantù dove giungiamo (dopo essere passati da Bologna dove c’erano -8°…) alla 1.30. ONORE AI PRESENTI.

 

TRASFERTA A SIENA (09/02/2003)

Noi un pullman a due piani, tosto, Como impegnato a Piacenza contro il Parma, pochissimi comaschi, gente che segue entrambe le cose si, ma quello lo faccio pure io quando posso...
Usciamo a Firenze e già ci aggancia una volante della Polizia, durante il tragitto diventano due.
Arrivati nel parcheggio del Palazzo troviamo il Vietnam ad aspettarci, una marea tra Polizia e Carabinieri.
Saliamo dal tunnel e durante il tragitto i soliti insulti, qualche tentativo di sfondare, peraltro poco convinto, e comitato d'accoglienza di cinque o sei senesi.
Scambio di insulti, noi contenuti, loro in pochi e nemmeno troppo convinti.
Entriamo, solito circo di quelli vicini alla gabbia.
Ci viene vietato di mettere striscioni in primo piano e anche di stare li. Poi fregandosene qualcuno riesce a piazzarsi davanti, ma per lo striscione...niente da fare, non certo per altri motivi come ho sentito dire non è stato esposto lì.
Obiettivamente bella la loro coreografia, pungente la frecciatina, insomma, promossi!
Inizio partita disastroso per noi, il nostro tifo ne risente, il Palazzo una bolgia.
Si rientra a meno 3, noi da dieci e lode, qualche mugugno di disapprovazione da parte dei Senesi, ma non dalla curva.
Alla fine eravamo cotti e si perde male, comunque noi sempre cantando...
A fine partita trattenuti dentro per un'ora, non certo per paura, ma per imposizione delle forze dell'ordine, i senesi sbucano prima da una scaletta alla nostra destra, poi dalla parte opposta alla gabbia, gesto puramente simbolico, considerando che eravamo più scortati di un pullman di serial killer e per di più nella gabbia, quindi c'era poco da fare.
Due cose per concludere... gli sbirri non li abbiamo cercati noi, quindi non è stato certo un gesto di paura, c'erano e basta, come sempre nelle partite calde, e a maggior ragione quando per i sei mesi prima si promettono stragi in internet, un po' di furbizia non farebbe male... Come al solito, tante chiacchere per nulla.
L'altra... odiamo Cantù ma rispettiamo chi non c'è più... CIAO MARCO, ragazzo ultrà, beh, che dire...? GRAZIE PER IL PENSIERO, Commandos!
Alla prossima, magari nei play off!

Lucio

 

...I WEB A SIENA...

GIORNO 1 (Venerdì 7 febbraio)

La partenza è fissata per giovedì mattina alle 10.15 dalla stazione S.Giovanni di Como, ma per un piccolo imprevisto (…) viene tutto rimandato di 24 ore. Partiamo dunque venerdì mattina, con un intercity proveniente da Zurigo… praticamente vuoto!! Un’intera carrozza a nostra disposizione. Dopo un viaggio poco stressante arriviamo a Firenze verso le 14.30. Pranzo da Spizzico e gita turistica per la città toscana, con tappe sul cupolone di Brunelleschi, S. Maria Novella e ovviamente il Duomo+Battistero e Ponte Vecchio. Il tempo stringe, ma facciamo una scappata al mercatino, dove contrattiamo per circa 40 minuti con un senegalese, per pagare un CD doppio 8€ anziché 10!! (siamo un po’ babbazzi? La risposta è SI totale). Ci rechiamo alla stazione della SITA, dove troviamo il tempo per scambiare due battute sul basket con il bigliettaio. Alle 18.10 partiamo in direzione Siena. Sul pullman (pienissimo tra l’altro) il webmaster Marcello si addormenta, russando sonoramente. Dopo un’ora di tragitto raggiungiamo Siena. Con la sciarpa degli Eagles ben legata al collo attraversiamo la città, arriviamo in Piazza del Campo dove stiamo di casa, ospitati dalla sorella di Marcello. In serata usciamo per dare un’occhiata alla città… eccezionale. Scattiamo qualche foto con le sciarpe in Piazza del Campo e ci sediamo per terra in contemplazione. Un posto davvero bello. Tornati a casa, c’è solo il tempo per accamparci in soggiorno, poi ci addormentiamo.

Eagles in Piazza del Campo

 

GIORNO 2 (Sabato 8 febbraio)

Ci alziamo verso le 9.30 e usciamo. Visitiamo il Duomo e scopriamo qualche intricata storia di contrade. Incontriamo Turkcan mentre esce dalla questura (??). Solo ora mi chiedo una cosa: " perché non gli ho piallato un ginocchio?". Tra una cosa e l’altra si fa tardi e torniamo a casa. Dopo una dormitina pomeridiana (…) usciamo. E qui capita il fattaccio. La porta di casa non ha la maniglia esterna e dal fuori è possibile aprirla solamente con le chiavi che abbiamo lasciato nella serratura interna!! Momenti di panico. Citofoniamo alla vicina, che gentilmente ci presta delle lime e un cacciavite, per forzare la serratura. Nulla da fare. Chiamiamo dei fabbri, ma è sabato pomeriggio (tardi) e sono tutti chiusi. Chi chiamare? I pompieri ovviamente!! Dopo una mezz’ora arrivano tre pompieri che iniziano a lavorare da veri scassinatori. Dopo 30 minuti riescono ad aprire la porta, pericolo scampato! La sera ceniamo in un ristorante-pizzeria (ciaccini!!), poi ci trasferiamo in un pub. La giornata termina verso le 3.

 

GIORNO 3 (Domenica 9 febbraio)

La splendida vista dalla finestra di casa

 

Ci svegliamo e usciamo. Acquistiamo due bandiere: quella della contrada della Tartuca e quella della Chiocciola. Ci abbuffiamo di dolciumi locali… insomma dei turisti!! Nel pomeriggio un’ultima puntatina in Piazza del Campo, poi ci trasferiamo al PalaSclavo, dove cantiamo per 40’ nel settore ospiti. Ritorno a casa alla 1.30 circa.

Una foto della curva di Siena

 

Un ringraziamento particolare a Susanna e Andrea che ci hanno ospitato.

Una foto in piazza del Campo, sotto la torre del Mangia.

 

TRASFERTA A MILANO (02/03/2003)

I due pullman partono alla volta di Milano alle 15. Si gioca di sabato per diretta tv. Dopo le 3 trasferte in 4 giorni a Forlì, il viaggio ci sembra ancora più corto, così in un batter d'occhio siamo dietro al MazdaPalace. Subito notiamo che alcune merde milanesi ci osservano da lontano, così scendiamo in fretta dai pullman e notiamo che la polizia in assetto anti-sommossa è un vero esercito. Nel corteo siamo circondati dagli sbirri: nei lati, davanti, dietro e addirittura ce ne sono una quindicina che corrono alla nostra sinistra a circa 10 metri di distanza da noi. E' un Derby blindatissimo. Entriamo nel palazzo e iniziamo a cantare. La pseudo-curva dei milanesi è davvero una delle cose più divertenti mai viste: dall'anno scorso non è cambiata una virgola, Red Shoes e Pampers cantano (...) ancora su un palchetto, che terrà si e no, un centinaio di persone. Da registrare un altro simpatico accaduto: 15 minuti prima dell'inizio fanno una breve comparsata una ventina di ultras dell'Inter (si pensa), giunti in soccorso dei fenomenali milanesi. Entrano d'improvviso da un ingresso della tribuna laterale, scatenandosi con gesti e minacce. La nostra curva si sposta prontamente verso di loro. La polizia si mette di mezzo e li spedisce all'esterno. Dal nostro settore parte un ironico applauso. Disonore per i tifosi di basket milanesi, che dimostrano un'altra volta di avere MENTALITA' ZERO!! La loro curva è abbastanza ridicola: sono in cento scarsi, e a cantare sono la metà. Gli sfottò sono di rito. Durante la partita parte qualche ululato razzista nei confronti dei nostri giocatori. Da segnalare un "devi morire" e un "non ce ne frega un cazzo" rivolto a Jones, dolorante a terra dopo aver subito una forte botta cadendo malamente sul parquet. Segno della grande sportività (non richiesta) dei milanesi, con un gesto da evitare! I ragazzi vincono. Poco dopo la sirena finale un gruppetto di milanesi parte verso di noi, arriva quasi sotto il nostro settore, ma rimedia solo... una tempesta di scatarrate e sputi. Dopo una lunghissima attesa nel palazzo, usciamo (niente da registrare) e ritorniamo a Cantù.

   

                   Eagles a Milano                                         La pseudo-curva di RSS e PHT    

 

TRASFERTA A BOLOGNA (FORTITUDO) (13/03/2003)

La partita è di giovedì sera alle 20.30. Malgrado questo riusciamo ad organizzare un pullman con circa 40 persone a bordo, comprese delle new entry. Gli elementi sono abbastanza leggeri. Il viaggio d’andata scorre tranquillo. Arriviamo a Bologna davanti al PalaDozza e notiamo qualche energumeno ben piazzato che ci osserva. Facciamo il nostro ingresso nel palazzo, dove troviamo qualche canturino giunto in macchina. Non siamo in molti ma cantiamo in continuazione, non disdegnando di rispondere alle provocazioni della Fossa, che più volte canta facendo riferimento allo striscione dei Kamikaze. La partita vede i ragazzi sprofondare che ci fa ritornare ai vecchi tempi, quando trovarci ad essere sotto di 20 o 30 punti era la normale routine. La trasferta a Bologna verrà ricordata per l’invenzione di un nuovo coro: ALE’ LA MAGLIA BLU’!! Coro inventato da uno strepitoso Lucio, che ci fa cantare la nuova canzoncina per lunghi tratti, facendola diventare il tormentone di turno. Anche dopo il -27 finale, cantiamo compatti fregandocene del risultato. Viene pronunciata (dal solito Lucio) un’altra frase antologica: MEGLIO PERDERNE UNA DI 30 CHE PERDERNE 30 DI UNO. Ma la nostra festa continua all’uscita, nello stanzino che segue la scala esterna in ferro. Iniziamo a cantare ALE’ LA MAGLIA BLU’ in continuazione, abbozzando il pogo. Divertentissimi i modi in cui viene lanciato il coro… eccezionali. Con un -27 sul groppone si ritorna a Cantù attorno alle 2.

 

TRASFERTA A LIVORNO (30/03/2003)

Non è stato organizzato il pullman. Circa un'ora prima dell'inizio della partita ci si ritrova nel parcheggio antestante il PalaMacchia, dove ci sono circa una ventina di canturini. Arrivate le ultime due macchine entriamo nel palazzo e ci disponiamo nel settore ospiti. Appendiamo lo striscione Eagles. A poco a poco arriva altra gente da Cantù. Ad inizio gara siamo circa una quarantina, molto colorati, con ottime stendardate (in presentazione e durante i time out), ed un continuo sventolio di bandiere. Sotto il punto di vista canoro dominiamo la scena con cori lunghissimi e grande entusiasmo, aiutati dall'ottima prestazione dei Ragazzi. Indifferenza totale con la sparutissima curva livornese. Dopo la vittoria, chiamiamo i giocatori sotto la curva. C'è tempo per qualche insulto con un curioso (e ostinato) tifoso livornese, che si diletta a provocarci. Onore ai presenti.

RESOCONTO + GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA TRASFERTA

 

TRASFERTA A UDINE (06/04/2003)

Partenza ore 12.30 dal Pianella in 21 unità. Il viaggio scorre abbastanza velocemente grazie anche alla videocassetta "Canturina - Kinder" di 3 anni fa, che qualcuno vive come se fosse in diretta!
Breve sosta in autogrill a metà viaggio e ripartenza verso il Friuli. Arrivo a Udine mezz'oretta prima della partita ed entrata istantanea al palazzo. All'entrata nessun arancione.
La curva di casa, il Gruppo Deciso, non espone il proprio striscione e non canta perchè è in contestazione. Sono in pochi e poco colorati. Noi facciamo un buon tifo e sosteniamo i nostri colori cantando e sventolando le bandiere per tutti i 40 minuti.
A fine partita non veniamo trattenuti come al solito nel palazzo e la partenza verso Cantù è immediata. All'uscita nessun arancione.
Una sosta in autogrill e arrivo a Cantù verso l'una.

ONORE AI PRESENTI

 

TRASFERTA A TREVISO (19/04/2003)

Per decisione del Direttivo, un solo pullman per Treviso: al ritrovo siamo dunque 55, pullman pieno e viaggio scomodo… nonostante questo però siamo tutti carichi… tra una chiacchiera e l’altra, si arriva tranquilli al casello di Mestre, dove accogliamo con noi alcuni ragazzi del Como che rientrano da Udine, stringendoci ulteriormente… giungiamo poi finalmente al Palaverde, scendiamo dal pullman e un simpatico autoctono ci accoglie tirandoci una bottiglia… due secondi dopo lo stesso personaggio si ritrova un cazzotto in faccia e se ne torna mesto da dove è venuto… entriamo poi nel settore ospiti, e insieme ad altri che ci hanno raggiunto in auto siamo circa 100. Il tifo però non è dei migliori, un po’ discontinuo, e cala di pari passo con la squadra in campo… sconfitta pesante e soliti insulti con la tifoseria di casa che come al solito non muove un passo verso di noi e viene cacciata fuori dal palazzo dalla Polizia… rientro a Cantù tranquillo e arrivo al Pianella alle 2 dove ci incontriamo con la squadra e passiamo qualche minuto in compagnia del coach… ONORE AI PRESENTI

 

TRASFERTA A ROMA (27/04/2003)

Come al solito, la trasferta meno organizzata dell’anno! C’è chi ha raggiunto la Capitale in auto, chi in treno e chi in aereo… chi giovedì, chi venerdì e chi sabato… ma fortunatamente ci siamo ritrovati tutti nel settore ospiti del PalaTiziano, e contandoci risultavamo circa una quarantina… ottima accoglienza dei ragazzi di Roma, nostri amici da anni, sia gli WARRIORS 1984 che i VIRTUS ROMA ULTRAS. Da parte dei primi, anche uno striscione per ricordare la nostra amicizia. Prima dell’inizio poi, il capitano della Virtus, Tonolli, è venuto sotto la nostra curva per omaggiarci di un gagliardetto della società. Pronti via e i ragazzi partono a razzo, prendendo il largo… poi però, grazie ad un arbitraggio pessimo e ad un calo pauroso dei nostri, Roma comincia a risalire… nel terzo quarto poi, la disfatta… in 5 minuti la Virtus ci asfalta e addio secondo posto; il resto della gara è pura accademia… per quel che riguarda il nostro tifo, è ottimo all’inizio, poi anche noi rimaniamo ammutoliti dal “massacro” che si svolge sul parquet… mesti a fine partita salutiamo comunque la squadra e ci congediamo dagli amici di Roma… rientro a casa separati (gli ultimi lunedì sera)… ONORE AI PRESENTI

 

 

LE TRASFERTE DI COPPA ITALIA

DATA

SQUADRA

N° TIFOSI AVVERSARI N° EAGLES*
19/02/2003 Pippo Milano

PHT, RSS = non presenti

70+70

21/02/2003 Euro Roseto

Brigata, Kapovolti = 100 unità

50+30/40ca

22/02/2003 Benetton Treviso

Rebels = 150/200

60+400ca

*La prima cifra rappresenta il numero dei tifosi organizzati (Pullman), la seconda rappresenta il numero approssimativo di tifosi che si sono spostati con mezzi propri che hanno occupato il settore ospiti.

 

CANTU'-MILANO - QUARTI DI FINALE (19/02/2003)

Il pullman doppio parte dal Pianella con circa 70 aquile a bordo. Il viaggio d'andata trascorre con relativa tranquillità, ma si và a Forlì per un Derby e il clima si scalda sempre più con l'avvicinarsi del PalaFiera. Entriamo mezz'ora prima della palla a due, in attesa dell'arrivo delle merde milanesi. Siamo caricatissimi, cantiamo senza sosta. Purtroppo gli infami non arrivano (vergogna), ma non perdiamo l'occasione per insultarli. Seguono la partita con noi gli amici romani, i Warriors, ai quali dedichiamo qualche coro. Continuiamo con il nostro incitamento. Siamo circa 80-90, in aggiunta al numeroso pubblico proveniente da Cantù per onorare il Derby. Siamo coloratissimi, facciamo coreografia con bandierine blù e palloncini+fumogeno. I ragazzi vincono togliendoci una bella soddisfazione. Viaggio di ritorno caratterizzato dal coro "AUTISTA, AUTISTA...". (Chi c'era, sà). Rientro a Cantù alle 3.

 

CANTU'-ROSETO - SEMIFINALE (21/02/2003)

Ritrovo fissato per le 14.30 al Pianella. Ma all'appello manca un piccolo particolare... il pullman!! Siamo in una cinquantina. Verso le 15.30 qualcuno inizia a spazientirsi, minacciando di partire in macchina. Cresce il nervosismo perchè con un ritardo simile, avremmo perso buona parte della partita. Dopo alcune telefonate, l'autista dice di essere a Fino, quindi decidiamo di attendere il pullman, che arriva attorno alle 16.10. Dopo alcune proteste e numerosi insulti all'autista, partiamo e abbandoniamo da subito l'idea di una sosta all'Autogrill. Ci fermiamo per qualche sosta pisciata, per di più troviamo un rallentamento nei pressi di Bologna. Arriviamo al PalaFiera alla metà del 2° periodo. La partita non è il massimo, ma i ragazzi vincono grazie ad un incredibile canestro+fallo di Shaun a pochi secondi dalla sirena che scatena il pogo generale nel nostro settore. Buona la presenza dei tifosi rosetani. Usciamo e iniziano i festeggiamenti per la finale!! Arrivo al Pianella alle 3.15. Sette ore dopo si ritorna a Forlì...

Fumogenata a fine gara

 

CANTU'-TREVISO - FINALE (22/02/2003)

I problemi sono stati molti: organizzare una trasferta massiccia da un giorno all'altro non è cosa semplice, infatti il pullman organizzato per la finale è uno solo, per di più strapieno, più del consentito. Il ritrovo è fissato per le 10.30 al Pianella, ma alle 9 qualcuno era già al parcheggio in cerca di un posto sul pullman. Pullman tra l'altro da 57 e di una compagnia di viaggi diversa da quella della sera prima, per via di alcuni problemi con il gestore. Si tenta di organizzare un altro pullman in extremis, ma nulla da fare. Il pullman arriva con un discreto ritardo (attorno a mezzogiorno). Tutta la gente (davvero tanta!!) che non è riuscita a salire, è costretta ad andare in macchina. Carichiamo il pullman di alcolici (quantità industriale) e partiamo, rinunciamo un'altra volta alla sosta in autogrill. Il viaggio d'andata è eccezionale: c'è molta tensione, il momento è intenso e di attesa. Finalmente il momento d'attesa si sta per interrompere. Ci arrivano notizie dal PalaFiera che ci informano della presenza davvero massiccia di tifosi canturini che già riempiono il settore riservato. Mezzo palazzo è biancoblù. Finalmente arriviamo. All'interno dell'impianto ci attende una muraglia canturina, il palazzo è pieno. Siamo circa 500 Eagles, il casino è infernale, anzi... TOTALE!! Anche i Rebels sono in molti e gli insulti sono reciproci. Alziamo un telone copricurva nel pre-gara, poi inizia il tifo vero, assordante. I primi 2 periodi sono eccezionali, poi, con l'infortunio di Bootsy, i ragazzi calano e perdono. Alla fine qualche scazzo con i poliziotti (sono in molti) con qualche manganellata e spintoni a causa della nostra intenzione di invadere e non far festeggiare i trevigiani. Al termine facce tristi, ma NON MOLLIAMO MAI!! Usciamo e subito ci viene intimato di non fare cazzate nel ritorno perchè siamo stati filmati. Non c'è la possilibità di venire in contatto con i trevigiani. Ritorno a Cantù all'1 circa.

 

Una stupenda foto della curva durante la finale

 

 

Due foto del telone copricurva durante il pregara della finale