Pronto
soccorso
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RESPIRAZIONE
ARTIFICIALE BOCCA A BOCCA
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1
Per rimuovere le ostruzioni delle vie aeree, ruotate di lato la
testa dell'infortunatoe liberategli la bocca da secrezioni,
eventuali protesi e corpi estranei. |
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2
Tenendo una mano sulla fronte e l'altra sotto il collo,inclinate
all'indietro la testa per aprire le vie aeree |
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3
Chiudete con due dita il naso dell'inforntunato e
soffiategli profondamente nella bocca, con buona pressione ma
lentamente.(Per lattanti o bambini piccoli, poggiate le labbra
contemporaneamente attorno al naso e alla bocca e soffiate
gentilmente. |
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4
Dopo ogni insufflazione, girate il capo per constatare
l'abbassamento del torace. Praticate un insufflazione ogni 4 - 5
secondi, cioè al normale ritmo della vostra respirazione.( Per
lattanti o bambini piccoli, respirete un pò più velocemente.)
5
Quando il respiro riprende, mettete l'infortunato nella
posizione di sicurezza, come mostrato alla pagina Stato di
incoscienza.
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SOFFOCAMENTO |
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1
Liberate la bocca
della vittima da eventuali secrezionie protesi. (Non cercate di
afferrare con le dita ciò che ostruisce la trachea.) Incoraggiate
la vittima a tossire: ciò può essere sufficiente a far espellere
il corpo estraneo.(vedi fig.N°1) |
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2
Se queata manovra non riesce, fate piegare la persona in avanti
oppure fatela sedere, ma sempre con il tronco piegato verso il
basso. datele qualche colpo secco tra le scapole con l'attaccatura
della mano.(vedi fig. N° 2 ) |
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3
Se la vittima continua a non poter respirare, mettevi alle sue
spalle, serrate una mano a pugno e appoggiategliela all'altezza
dell'addome, poco sotto lo sterno.(vedi fig.N°3) |
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4
Afferrate con
l'altra mano il vostro pugno e comprimete l'addome della
vittima.Questo dovrebbe provocare una contrazione del diaframma e,
di conseguenza, un forzato colpo di tosse, tale da favorire
l'espulsione del corpo estraneo.(vedi fig. N°4) |
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COME
TRATTARE UN BAMBINO
1
Se il bambino
non è cosi piccolo da poter essere sollevato a testa in giù,
cercate di fargli espellere il corpo estraneo facendolo tossire
CHE
COSA FARE CON UN LATTANTE
Afferrare la
piccola vittima per i piedi e sollevarla a testa in giù. qualche
colpetto sulla schiena renderà più agevole l'uscita del corpo
estraneo dalle vie aeree. Questo metodo è applicabile anche qualora
il piccolo fosse in stato di incoscienza.
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2
Se questo
tentativo non riesce, stendete il bambino sulle vostre ginocchia, a
testa in giù. Sostenetegli il petto con una mano e, con
l?attaccatura dell'altra mano, dategli dei colpi secchi, ma non
troppo violenti, fra le scapole. (VEDI FIGURA n° 5 E 6) |
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SE
LA VITTIMA PERDE CONOSCENZA
Se la vittima
e in stato di incoscienza, il primo intervento deve deve mirare a
rimuovere l'ostruzione. Se, poi, constatate che la vittima non
riesce a respirare profondamente, provvederete a praticare la
respirazione bocca a bocca.
1
Rimuovete
dalla bocca della vittima un'eventuale protesi.
2
Girate la vittima su un fianco, appoggiata alle vostre gambe e con
la testa inclinata all'indietro. Con l'attacco della mano, datele
dei vigorosi colpi sulla schiena.
3
controllate se questa manovra è stat sufficiente a rimuovere il
corpo estraneodalla trachea e se esso si è fermato in bocca.
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4 Se
il tentativo non è riuscito, stendete la vittima supina e mettetevi
a cavalcioni su di lei. Comprimete la parte alta dell'addome,
appoggiandovi le mani e facendo forza con le braccia tese. questa
manovra provoca quasi sempre il vomito: siate pronti a intervenire,
ruotando di lato la testa della vittima.(vedi Figura n° 5)
5
Una volta rimosso il corpo estraneo, potrete praticare la
respirazione bocca a bocca .
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ATTACCO
CARDIACO
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Quando una persona
accusa un violento e improviso dolore al petto, che spesso si
estende alla spalla sinistra, al braccio e alla mano, potete pensare
che si tratti di un attacco cardiaco.
SE SOSPETTATE UN
ATTACCO CARDIACO
1
se la vittima è
cosciente, mettetela in posizione semi seduta, con la testa e le
spalle sostenute da cuscinie con un altro cuscino sotto le
ginocchia. Allentate gli abiti intorno al collo, al petto e alla
vita. Rimanetele accanto e cercate di tranquillizzarla.
2
Somministrate
soltanto quei medicinali prescritti dal proprio medicoqualora la
malattia cardiaca si sia manifestata altre volte.
3 Se la vittima perde
conoscienza, verificate prima di tutto la respirazione e rilevate se
i battiti del polso sono percettibili. Ponete la vittima in
posizione di sicurezza, come mostra la figura N° 2.
4 telefonate
immediatamente al medico del paziente o pure richiedete l'intervento
di un'ambulanza
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EMORRAGIE
Vi esortiamo a
consultare questi consigli, in quanto anche se
non riuscite ad arrestare l'emorragia, ridurla di quantità può
salvare una vita.
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SE
UN TAGLIO PROFONDO PROVOCA UN' EMORRAGIA
1
Stendete l'infortunato
per terra e scoprite la ferita, senza perder tempo.
2 Se nella ferita non vi
è un grosso corpo estraneo, tamponate fortemente con un
tessuto assorbente pulitoo anche con le mani, si
consiglia di usere sempre dei guanti in lattice. Se
possibile, fate in modo che la ferita sia a un livello più
alto del cuore, cosi da ridurre la fuoriuscita di sangue.(vedi
figura N°1)
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3 Mantenete la pressione
per 5 - 15 minuti. Coprite la ferita con un panno
assorbente (per esempio un fazzoletto pulito e ripiegato)
e fasciate bene ma non troppo strettamente con una benda
o una sciarpa.(vedi figura N°2)
4 Se il sangue inbeve la
fasciatura, non sostituitela, ma sovrapponetene una
pulita e asciutta.
5 Chiamate un'ambulanza o
portate l'infortunato al Pronto Soccorso o all'ospedale
più vicino.
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SE
LA FERITA E' LARGA
Avvicinate
i lembi della ferita delicatamente ma con fermezza e
mantenete la pressione per 5 - 15 minuti. Se possibile,
sollevate la parte lesa sopra il livello del cuore.
curate la ferita come indicato al punto 3 . (vedi figura
N° 3)
SE
NELLA FERITA C'E' UN CORPO ESTRANEO
1 Avvicinate i lembi della
ferita al corpo estraneo.
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2 Coprite la ferita con
un pezzo di stoffa pulita. Fate un anello con stoffa ben
pulita e mettetelo attorno alla ferita, cosi da ripararla
senza senza premere sul corpo incluso.(vedi figura N°4). |
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3 Fasciate badando di non
comprimere il corpo estraneo.(vedi figura N°5) |
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COME
TRATTARE UNA'EMORRAGIA ARTERIOSA
Capirete
che si tratta di un'emorragia arteriosa vedendo il sangue
uscire a zampillo e in modo ritmico, sincrono con le
pulsazioni del cuore. Questo tipo di emorragia va
tamponato con le manovre indicate qui di seguito.
1 All'avambraccio e alla
mano - Prendete con le dita tra i muscoli della parte
interna del braccio, circa a metà:in tal modo
comprimerete l'arteria omeralecontro l'osso.
Al braccio
Se la ferita si
trova in prossimità della spalla, premete con le dita
nell'incavo della clavicola, al centro. Questa manovra
serve a comprimere l'arteria succlavia.(vedi figura N°6)
- NON
MANTENETE LA PRESSIONE IN MODO CONTINUATO OLTRE
30 MINUTI . POTRETE CAUSARE DANNI IRREPARABILI
ALL'ARTO
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COME
TRATTARE UNA EMORRAGIA ALLA
GAMBA E AL PIEDE
Stendete a
terra l'infortunato e fategli piegare leggermente la
gamba. Premete con le dita di entrambe le mani
nell'incavo del ginocchio. Cosi facendo, comprimerete
l'arteria poplitea.
- NON
MANTENETE LA PRESSIONE IN MODO CONTINUATO OLTRE
30 MINUTI . POTRETE CAUSARE DANNI IRREPARABILI
ALL'ARTO.
COME
TRATTARE UNA EMORRAGIA ALLA
COSCIA
- Fate stendere a terra
l'infortunato e premete con i due pollici, uno
sull'altro, sulla parte più interna della radice della
coscia, nella piega dell'inguine, dove è facilmente
apprezzabile il battito dell'arteria. questa manovra
serve a comprimere l'arteria femorale.(vedi figura N°7)
- NON
MANTENETE LA PRESSIONE IN MODO CONTINUATO OLTRE
30 MINUTI . POTRETE CAUSARE DANNI IRREPARABILI
ALL'ARTO.
- Nel
frattempo chiedete a qualcuno dei presenti di
chiamare un'ambulanza.
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EMORRAGIA
DAL NASO O DALL'ORECCHIO
1 Questo può indicare una grave
lesione alla testa. Mettete l'infortunato in posizione
semiseduta, con la testa inclinata verso il lato ferito,
in modo che il sangue possa scorrere.
2 Coprite la zona colpita da
emorragia con un panno, senza però esercitare pressione.
Se la
persona perde conoscienza mettetela in posizione di
sicurezza.
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AVVELENAMENTO
In questo paragrafo
tratteremo due tipi di avvelenamento che sono i più comuni:
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In
casa si trovano abitualmente prodotti molto pericolosi,
quali detersivi, smacchiatori, insetticidini, ecc, che
sopratutto i bambini possono accodentalmente ingerire. Tra i Numeri telefonici
utili in caso di emergenza, deve essere annotato anche
quello di un centro antiveleni.
SE
UN BAMBINO INGERISCE UN PRODOTTO VELENOSO
1 Se il bambino è cosciente,
cercate di scoprire che cosa ha inghiottito. Ricordatevi
che può perdere conoscenza da un momento all'altro.
- NON CERCATE DI
FARLO VOMITARE; IN CERTI CASI PUO' ESSERE DANNOSO.
NON SOMMINISTRATE ANTIDOTI QUALSIASI: IL LATTE
NON SEMPRE E' ADATTO, ANZI, PUO' ESSERE DANNOSO.
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2 Se la vittima è priva di
conoscienza, mettela nella posizione di sicurezza come da
figura N°3 . 3 Chiamate
l'ambulanza. Nel frattempo, telefonate ad un centro
antiveleni, per avere le istruzioni necessarie sulle
prime cure da prestare alla vittima.
4 Portate all'ospedale il
contenitore del prodotto sospettato di essere la causa
dell'avvelenamento e un campione del vomito della
vittima, affinchè possono essere analizzati.
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AVVELENAMENTO
DA FUNGHI
Le specie
di funghi veramente velenose sono l'Amanita Muscaria e
l'Amanita Phalloides. I sintomi di avvelenamento
insorgono entro poche ore dall'ingestione nel caso dell'A.Muscaria,
dopo anche un giorno nel caso dell'A.Phalloides.
Chiamate
un'ambulanza o trasportate la vittima in ospedale.
Portate all'ospedale anche eventuali residui di
cibo, affinchè i sanitari possano individuare
con certezza il fungo responsabile
dell'avvelenamento.
NON
SOMMINISTRATE FARMACI O ANTIDOTI CASALINGHI
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STATO
DI INCOSCIENZA
Un
soggetto in stato di incoscienza, indipendentemente dalle cause
iniziali, ha sicuramente bisogno dell'aiuto di un soccorritore,
affinchè gli venga garantita la funzione vitale della
respirazione. Pertanto, quando ci si trova a soccorrere una
persona in stato di incoscienza, la prima azione da compiere è
il controllo della respirazione, ponendo rimedio all'eventuale
insufficienza. Immediatamente dopo, si potranno prendere in
considerazione tutte le altre lesioni che la vittima può
presentare. Le cause dello stato di incoscienza sono molteplici;
tutte, però, hanno come conseguenza un cattivo funzionamento
delle cellule che compongono il sistema nervoso centrale, per un
carente approvvigionamento di ossigeno e di glucosio, oltre che
per lesione diretta. Le cause più frequenti sono il trauma
cranico, l'arresto cardiaco o respiratorio, l'ipoglicemia,
l'intossicazione da farmaci, alcuni tipi di avvelenamento, fra
cui quello prodotto dall'inalazione di ossido di carbonio.
Tre
stadi di perdita di coscienza
La perdita
di coscienza può essere immediata e completa oppure preceduta da
fasi via via più gravi, durante le quali è possibile
individuare stati progressivi di alterazione delle funzioni
cerebrali, che fanno prevedere un possibele peggioramento delle
condizioni della vittima qualora persistano le cause scatenanti.
Pertanto, è possibile riscontrare nella vittima i seguenti stati:
-
STATO
CONFUSIONALE, in questa fase il soggetto è
sveglio, ma ha grosse difficoltà a rendersi conto di ciò che
accade e lo circonda.
-
STATO DI TORPORE, lasciata a sè, la vittima si
addormenta profondamente e risponde in modo confuso ai tentativi
di svegliarla.
-
STATO
DI COMA,
in questa fase, le funzioni cerebrali sono più o meno
profondamente alterate; il soggetto si trova in uno stato di
sonno da cui è impossibile svegliarlo. A questo punto, sono
scomparsi molti riflessi importanti come quello della
deglutizione e della tosse, nonchè il tono muscolare; infine, la
respirazione stessa è interrotta.
-
CHE
COSA FARE
Dal momento che non siete in grado di agire
sulle cause dell'incoscienza, dovrete limitarvi a prevenire
ulteriori danni per la vittima. Considerate, comunque, che il
vostro intervento è di vitale importanza, in quanto consente di
garantire la respirazione e l'apporto di ossigeno al cervello. Se
ciò non avvenisse, al danno iniziale si sovrapporrebbe anche
quello dovuto alla mancanza di respirazione, con peggioramento
del quadro iniziale e frequentemente la morte della vittima. Se
la respirazione artificiale non è necessaria, in quanto la
vittima respira in modo autonomo, esiste però nelle situazioni
più gravi, un'altra eventualità; la perdita completa di tono
muscolare. La perdita di tono muscolare coinvolge, infatti, anche
i muscoli della lingua e delle strutture contigue: nella
posizione supina o, peggio, seduta, la lingua ricade
all'indietro, andando ad ostruire le vie aeree, proprio come
avviene in presenza di un corpo estraneo. La concomitante
incapacità della vittima di tossire o deglutire fa si che
qualsiasi secrezione presente nella bocca finisca nelle vie
aeree, ostacolando ulteriormente la respirazione; senza un
tempestivo quanto semplice intervento il risultato di tutto ciò
può essere drammatico: una banale perdita di coscienza, come
quella che segue un trauma cranico non gravissimo, può condurre
a morte la vittima, anche se le sue condizioni iniziali non lo
facevano prevedere. Il semplice ma fondamentale intervento a cui
si è accennato cosiste nel sistemare la vittima nella cosi detta
"posizione di sicurezza", vale a dire in modo tale da
evitare tutte quelle possibili situazioni di ostacolo
respiratorio. La tecnica di soccorso da mettere in atto è
illustrata e descritta passo passo nella pagina che segue.
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1 Assicuratevi innanzi
tutto che la vittima respiri autonomamente, avvicinando
il vostro orecchio alla bocca e al naso appoggiando e
appoggiando una mano sul torace per sentire i movimenti
conseguenti a ogni atto respiratorio. |
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2 Se non ci sono problemi
di respirazione, liberate le vie aeree, eliminando dalla
bocca protesi o eventuali corpi estranei e ripulendo
accuratamente con un fazzoletto pulito o garza secrezioni
e, nel caso, sangue. |
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LA
POSIZIONE DI SICIREZZA
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1 Inginocchiatevi accanto alla
vittima, giratele la testa verso di voi, allungate contro
il corpo il braccio che si trova dalla vostra parte e
piegate l'altro attraverso il petto; incrociate le
caviglie, portando verso di voi quella più lontana.
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2 Afferrate il corpo della vittima
per le spallee i fianchi e fatelo ruotare, tirandolo
verso di voi. Mentre fate ciò, cercate anche di
sostenere il corpo con il vostro ginocchio, affinche la
manovra non risulti troppo brusca. |
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3 Piegate il braccio e la gamba
che si trovano dalla vostra parte, in modo da da fornire
un sostegno al corpo dell'infortunato e impedirgli di
ruotare completamente in posizione prona. Portate verso
l'esterno il braccio rimasto sotto il corpo. |
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4 Per mantenere la testa in
ipertensione, spingete il mento verso l'alto e la nuca
all'indietro.In questo modo, la respirazione sarà
liberata da ogni ostacolo e le secrezioni potranno
defluire dalla bocca.
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5 Una volta sistemato
l'infortunato nella posizione di sicurezza, allentare gli
indumenti intorno al collo, al petto e alla vita, cosi da
eliminare ostacoli alla respirazione. |
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6 Ora potrete preoccuparvi di
curare eventuali lesioni dell'infortunato che, comunque,
in questa posizione potrà attendere l'arrivo
dell'ambulanza. Nel frattempo, tenetelo sempre sotto
controllo. |
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COME
GIRARE UNA PERSONA PESANTE
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Se la vittima è molto
pesante, per sistemarla nella posizione di sicurezza
dovrete farvi aiutare da qualcuno. Uno dei soccorritori
deve far ruotare l'infortunato afferrandole con entrambe
le mani a un fianco (oppure al fianco e alla spalla). |
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In alternativa, mentre
uno afferra l'infortunato a un fianco, l'altro
soccorritore sarà di aiuto spingendo il corpo come
illustrato nella figura qui a fianco. |
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FRATTURE
Si definisce come
frattura una alterazione dell'integrità di un segmento osseo,
che perde la capacità di sostenere il peso del corpo o di
produrre lo spostamento di un arto trasmettendo la forza
derivante dalla contrazione dei muscoli. I TIPI DI FRATTURA Le fratture possono essere raggruppate e
classicate a seconda del tipo di lesione dell'osso e dei tessuti
vicini; ciò permette di individuare la pericolosità e le
complicazioni più frquentiin questo tipo di incidenti.
-
FRATTURA CHIUSA E' la rottura di un osso senza
lacerazione della cute.
-
FRATTURA
ESPOSTA Si ha
quando, in corrispondenza del focolaio di frattura, è presente
una ferita, cosi chè la frattura stessa viene a trovarsi in
contatto con l'ambiente esterno, con il rischio di infezione.
Questofatto molto grave e complesso il quadro.
-
FRATTURA COMPOSTA Così si definisce
quella lesione in cui i monconi ossei rimangono allineati in una
posizione pressochè normale. L'arto, di conseguenza, non appare
deformato, non vi sono grosse complicazioni e la guarigione è più
rapida.
-
FRATTURA
SCOMPOSTA E' quella
in cui i due monconi ossei vengono a trovarsi deviati l'uno
rispetto all'altro, o addirittura sovrapposti, per cui l'arto
appare chiaramente deformato. Le complicazioni sono più facili e
in genere la guarigione necessita più cure.
-
FRATTURA INCOMPLETA E' quella in cui la
linea della frattura non attraversa completamente l'osso, che,
almeno in parte, risulta ancora integro. Questa frattura,
classica nei bambini, è detta detta comunemente "a legno
verde" , in quanto l'osso, ancora elastico, si piega come il
ramo di un albero. Le complicazioni delle fratture, oltre a
quelle appena citate, sono legate alla possibilità che i monconi
ossei danneggiano nervi o i vasi sanguigni, che sempre passano n
vicinanza delle ossa, oppure organi delicati, come può accadere
nelle fratture costali, capaci di comportare danni ai polmoni.
I SINTOMI
Dolore
continuo, intenso, reso più violento da ogni minimo
movimento della parte lesa quando non adeguatamente
immobilizzata.
Incapacità
da parte dell'arto leso di eseguire movimenti, per la
mancanza del sostegno da parte dell'osso fratturato.
Tumefazione
locale con ematoma profondo, chiappare in superficie con
un' ecchimosi evidente.
immobilità
innaturale dell'arto, anche in un punto lontano
dall'articolazione. Il più delle volte, l'arto appare
deformato, con angolazioni o accorciamenti.
Possibile
comparsa di stato di shock, soprattutto se la lesione ha
provocato complicazioni a carico di organi vicini o se il
dolore è estremamente violento.
CHE COSA FARE
Altrimenti se
non potete attendere i mezzi di soccorso, vi diamo alcuni consigli
su come comportarsi in presenza di fratture:
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IMMOBILIZZARE
UN BRACCIO PIEGATO
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1 Se il braccio è piegato,
mettetelo di traverso al torace, ponendo, se possibile,
un imbottitura fra il corpo e la parte fratturata. Non
cercate di raddrizzare oppure, il contrario di piegare
ulteriormente un braccio rotto. |
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2 Fissate l'arto al torace con una
fascia o un telo triangolari, badando che siano
abbastanza larghi da poter essere annodati prima intorno
al collo e quindi intorno al tronco. Così facendo, si
otterrà un' immobilizzazione completa. |
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IMMOBILIZZARE
UN BRACCIO TESO
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1 Se il ferito è a terra e il
braccio teso lungo il corpo, ponete prima un imbottitura
tra il corpo e la parte lesa; quindi, assicurate l'arto
al corpo mediante tre o quattro larghe fasciature che
girino attorno al torace.
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2 Se la frattura interessa il
gomito, dovrete improvvisare una stecca che faccia da
sostegno al braccio teso. Ripiegate una rivista o un
giornale e mettetelo lungo l'arto. |
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3 Fate sostenere la stecca
improvvisata all'infortunato e tenetela in posizione con
due fasciature, che applicherete l'una sopra e l'altra
sotto l'articolazione del gomito. |
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IMMOBILIZZARE
UNA GAMBA
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1 Il sistema più facile è quello
di fasciare insieme i due arti inferiori, in modo che
quello sano funga da stecca. Avvicinate delicatamente la
gamaba sana a quella fratturata, interponendo
un'imbottitura improvvisata. |
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2 Legate assieme i piedi. Fate
passare la fasciatura sotto le caviglie, icrociatela poi
sul davanti e annodate infine i due capi del telo sotto i
piedi. |
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3 Bloccate gli arti con un altra
fasciatura abbastanza larga, fatta all'altezza del
ginocchio se questo non interessato direttamente alla
frattura. |
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ANNEGAMENTO
Imprudenza,
incapacità, improvvisi malori sono la base di questo incidente
che, durante i mesi estivi funesta le vacanze. La maggior parte
delle vittime e capace di nuotare e le vere cause
dell'annegamento sono da attribuire a comportamenti avventati,
come il non considerare lo stato del mare o il pericolo
costituito dalla corrente di un fiume, il prodigarsi a sostenere
un nuotatore in difficoltà, il tuffarsi dopo un abbondante pasto. Contrariamente
a quanto si crede, l'acqua ingurgitata da una
persona in procinto di annegamento non penetra subito nei polmoni. Infatti, appena il liquido viene a contatto della glottide - cioè
la parte della laringe dove si trovano anche le corde vocali - ne
provoco uno spasmo riflesso che chiude il passaggio sia
dell'acqua sia dell'aria verso i polmoni. Se la vittima viene
tratta in salvo in questo momento, l'acqua sarà tutta raccolta
nello stomaco, mentre i polmoni, una volta risolto lo spasmo
della glottide, saranno in grado di respirare normalmente. Solo
nella fase terminale, quando la morte è prossima e tutti muscoli
sono rilasciati, l'acqua invaderà anche i polmoni, provocando
non solo alterazioni respiratorie, ma anche cardiocircolatorie.
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FOLGORAZIONE
Se qualcuno resta
folgorato, prima di fare qualsiasi cosa bisogna interrompere il
passaggio di corrente nel'apparecchio elettrico che ha causato
l'infortunio.
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COME
SOCCORRERE LA VITTIMA DI UNA SCARICA ELETTRICA
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1
Togliete immediatamente la
spina dell'apparecchio dalla presa. Se non potete
raggiungere la presa, disattivate tutto l'impianto
elettrico, facendo scattare in posizione "Aperto"
L'interruttore generale .
2 Se non avete la possibilità di
disattivare l'impianto elettrico, abbiate l'avvertenza di
posare i piedi su qualcosa di asciutto e isolante( Uno
spesso strato di giornali, un tappetino di gomma, una
cassetta di legno) e allontanate la vittima
dall'apparecchio utilizzando il manico di una scopa o una
seggiola di legno.
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In
alternativa, usate una corda o un panno ben asciutto per
liberare la vittima dal contatto con l'apparecchio.
3 Se la vittima non respira,
iniziate immediatamente a praticare la respirazione
artificiale bocca a bocca (vedi respirazione artificiale)
4 Se la vittima è priva di
conoscienza, ma respira da sola, mettetela nella
posizione di sicurezza.
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5 Se l'infortunato ha avuto una
perdita di conoscenza o è rimasto ustionato, chiamate
un'ambulanza o portatelo a un Pronto Soccorso. In ogni
caso, la vittima di folgorazione deve essere vista da un
medico. Informate i medici di quanto a lungo la vittima
è rimasta in contatto con la fonte di elettricità. |
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USTIONI
Molte
ustioni hanno bisogno di intervento medico sia per il
rischio di infezione sia perchè la perdita di liquidi
attraverso la lesione della pelle può fare insorgere,
nei casi più gravi, uno stato di shock. un bambino
piccolo, un malato, una persona anziana devono essere
visitate da un medico in ogni caso.
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COME
TRATTARE UN' USTIONE
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1 Se possibile, togliete
all'infortunato anelli, orologi e indumenti che stringono
prima che la zona ustionata cominci a gonfiarsi. Mettere
la parte ustionata sotto l'acqua corrente fredda e
lasciatela per dieci minuti o anche più. |
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2 Coprite l'ustione con
garza sterile. Se non disponete usate un tessuto pulito e
non peloso, o pure un fazzoletto ripiegato, tenuto fermo
da una sommaria fasciatura. Se la pelle assume un
colorito nerastro, si spela o è carbonizzata e
l'infortunato non sente il dolore, si tratta di
un'ustione profonda e grave. Corpitela (come in figura) e
portate l'infortunato da un medico ad un Pronto Soccorso
o al più vicino ospedale.
- NON
TENTATE ASSOLUTAMENTE DI STACCARE LEMBI DI
INDUMENTI CARBONIZZATI RIMASTI ATTACCATI ALLA
PELLE.
- NON
APPLICATE NESSUN TIPO DI DISINFETTANTE, UNGUENTI
O LOZIONI OLEOSE.
- NON BUCATE
LE VESCICHE.
- NON
APPLICATE CEROTTI E TOCCATE LA ZONA USTIONATA.
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SE
L'USTIONE E' ESTESA
La
persona con ustioni che interessino una vasta area del
corpo, come un braccio, una gamba o il torace, a
probabilità di andare incontro a Shock; deve,quindi,
essere trasportata in ospedale il più rapidamente
possibile.
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1 Stendete la vittima,
possibilmente su un lenzuolo o un telo pulito, così che
la zona ustionata resti meglio riparata dal contatto col
terreno. |
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2 Rimuovete anelli, collane,
orologi fibre metalliche, cioè qualsiasi oggetto reso
rovente dal calore. Togliete rapidamente gli abiti che il
calore ha surriscaldato.
- NON
TENTATE DI STACCARE INDUMENTI RIMASTI ATTACCATI
ALLA PELLE.
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3 Intanto, fate chiamare
un'ambulanza o vedete se possibile trasportare
l'infortunato con un altro mezzo a un Pronto Soccorso o
all'ospedale. |
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4 Coprite l'ustione con un pezzo di
stoffa pulita e non pelosa ( un asciugamano, uan federa)
, tenuto fermo con una sciarpa e o, con una fasciatura
improvvisate.
- NON
APPLICATE UNGUENTI O LOZIONI OLEOSE.
- NON
TOCCATE LA ZONA USTIONATA.
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Per riparare
un'ustione sul viso, preparate una specie di maschera con
un tessuto pulito e non peloso. Praticate dei fori in
corrispondenza di occhi, naso e bocca.
- NON
APPLICATE UNGUENTI O LOZIONI OLEOSE.
- NON
TOCCATE LA ZONA USTIONATA.
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5 Se la vittima è perfettamente
cosciente, fatele bere sorsi di acqua, con un pò di sale
da cucina o bicarbonato, per rinpiazzare la perdita di
liquidi dell'organismo.
- NON
SOMMINISTRATE NE' ALCOLICI NE' ECCITANTI
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6 Se la persona con ustioni alla
parte anteriore del corpo perdde conoscenza, mettetela
nella posizione di sicurezza affianco illustrata;
giratele la testa da un lato e inclinatela all'indietro,
cosi da aprire le vie aeree; sollevate il lato apposto
del corpo e sostenetelo con un cuscino. |
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