Generatore |
Descrizione |
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Generatore |
Generatore di H.Pixii - 1833 - |
Nel 1832 si sapeva che la rotazione di una calamita vicino ad una bobina avrebbe generato una tensione ai capi di essa. Non ha importanza se a girare fossero i magneti o le bobine. Vennero adottati entrambi i metodi. Il modello del generatore di Pixii era azionato a mano. Ampere aveva consigliato Pixii di mettere un commutatore per convertire la corrente alternata in corrente continua. La corrente alternata causava problemi di riscaldamento dei nuclei megnetici massicci a causa delle correnti parassite. In figura è rappresentato il modello del 1833. |
Le macchine di Stoehrer di Lipsia avevano 3 magneti a ferro di cavallo collocati in modo da funzionare con un indotto a sei poli. Un generatore di questo tipo è esposto allo Science Museum di Londra. Nel 1846 erano state gettate le basi per la costruzione di generatori più grandi. Doveva ancora aumentare il rendimento elettrico per giustificare l'accoppiamento dei generatori con una macchina a vapore. |
Generatore di Stoehrer - 1834 - |
Generatore di E.M.Clarke - 1834 - |
Il primo a costruire su scala commerciale dei generatori elettrici fu E.M.Clarke che nel 1830 era fabbricante di strumenti scientifici a Londra. I suoi primi modelli erano destinati ai laboratori scientifici che avevano bisogno di tensioni più alte di quelle fornite dalle batterie chimiche. In quegli anni si pensava che le macchine magnetoelettriche avessero proprietà terapeutiche. Nessuna meraviglia quindi se questi apparecchi vennero costruiti su vasta scala sia da Clarke che da altri. Il paziente impugnava due manopole metalliche e la quantità di corrente elettrica veniva regolata con la velocità della manovella. |
Zenobe Thèophile Gramme viene riconosciuto come il costruttore della prima dinamo di dimensioni pratiche capace di produrre una vera corrente continua. |
Dinamo di Gramme - 1870 - |