L'ENERGIA 

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I COMBUSTIBILI RADIOATTIVI


L’energia nucleare:
Tutta la materia di cui siamo fatti e quella che ci circonda è formata da miliardi e miliardi di atomi. Ciascuno di essi è costituito da un nucleo attorno a cui si muovono particelle elettricamente negative, gli elettroni. A sua volta, il nucleo è formato da due componenti principali: i protoni, elettricamente positivi, e i neutroni, elettricamente neutri.
Mentre gli elettroni (negativi) sono legati al nucleo (positivo) da forze elettromagnetiche relativamente deboli, protoni e neutroni sono tenuti assieme da forze, dette nucleari, molto più intense. Nonostante che le forze nucleari siano enormi, anche i legami del nucleo possono essere spezzati mediante le reazioni nucleari, che possono essere di fissione o di fusione.
Nella reazione di fissione, lo scontro fra un nucleo pesante (formato da un alto numero di protoni e neutroni) e un neutrone fornisce l’energia sufficiente a rompere il nucleo pesante in due nuclei leggeri. Al contrario, nella reazione di fusione, nuclei atomici leggeri si uniscono fra loro in modo da formare nuclei pesanti; questa reazione avviene solo se il sistema può usufruire di un’enorme quantità di energia. La reazione di fusione per il momento avviene solo nelle stelle: nel Sole, per esempio, due nuclei di idrogeno si fondono per formare elio.
In entrambe queste reazioni i prodotti finali hanno massa complessiva minore di quella della somma dei reagenti iniziali. Secondo l’equazione di Einstein

E=m·c2
(Energia = massa · velocità della luce al quadrato)
se scompare una massa m, al suo posto compare l’energia. Tale principio viene sfruttato nelle centrali nucleari oggi esistenti: dalla scissione di atomi pesanti viene liberata energia sotto forma di calore, utilizzata per generare vapore in grado di muovere le turbine per la produzione di energia elettrica.
Alla produzione di energia mediante reazioni nucleari sono associati grossi rischi, legati al fenomeno della radioattività. La radioattività è la proprietà di alcuni nuclei atomici di disintegrarsi emettendo particelle subatomiche e onde elettromagnetiche. Le emissioni radioattive sono costituite da tre componenti: le particelle alfa, che penetrano solo per alcuni millesimi di centimetro nell’alluminio, le particelle beta, caratterizzate da un potere penetrante 100 volte maggiore e i raggi gamma. Queste radiazioni interagiscono profondamente con la materia, provocando un’intensa ionizzazione. L’effetto della ionizzazione sul corpo umano, soprattutto se sottoposto per un lungo periodo a queste radiazioni, ha gravi conseguenze.
Dei due processi per la produzione di energia nucleare, attualmente è in uso solo la fissione che presenta i rischi maggiori in quanto avviene con combustibili radioattivi quali uranio e plutonio.
La fusione è in via di sperimentazione, poiché richiede grandi quantità di energia per essere attivata; è ancora oggetto di studio la fusione a freddo che presenta rischi limitati.
L’Italia, in seguito al referendum del novembre 1987, ha bloccato la realizzazione e l’installazione di nuove centrali nucleari sul suolo nazionale e ha sospeso l’attività di quelle già funzionanti.