Sezione CAI San Vito al Tagliamento

 

 

 

14 maggio - 15 giugno 2006
El Camino de
Santiago de Compostela
Francesca e Sandro, pellegrini in terra di Spagna

 

 

 

 

GIOVEDI’ 18/05/2006

4a tappa:
da PAMPLONA  a  PUENTE LA REINA
Km 23,5  (91,0)

Stamattina tutti mattinieri, per evitare almeno per un po’ il caldo del giorno. Alle 6,20' siamo già in giro per la città ancora addormentata e alle 6,50' il miracolo: un bar aperto con caffé quasi italiano e brioches appena sfornate. La giornata, invece, non è stata calda.

Qualche gocciolina di pioggia e un venticello hanno reso più gradevole  il  percorso: un continuo saliscendi tra campi di grano e paesini arroccati sulle colline e  tantissimi, moderni  mulini a vento sull’alto del Perdòn (734m), dove finalmente  si va a scollinare, tra un mare di profumate ginestre e un vento che quasi ci sollevava. In cima, v'è un monumento dedicato al pellegrino e vi sono incise queste parole: “Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas” (dove si incrocia il cammino del vento con quello delle stelle).

Puente la Reina deve il suo nome allo stupendo ponte romanico sul rio Arga (XI secolo), fatto costruire dalla regina Munia di Navarra per i pellegrini che già allora vi transitavano numerosi. E’ un paese medioevale, con due belle chiese e palazzi signorili e si sviluppa lungo un'unica strada: la calle Major, (in Spagna ogni paese ha la sua calle Major). In uno dei ristoranti di questa strada, stasera, con soli nove euro, abbiamo gustato l'ottimo menù del Pellegrino: insalatona (insalata, olive, cipolla, tonno, asparagi, pomodoro), cotolette di agnello ai ferri, patatine fritte, formaggio come dessert. Il tutto annaffiato con una bottiglia di buon vino tinto (rosso).

 

 

VENERDI’ 19/05/2006

5a tappa:
da PUENTE  LA REINA  a  ESTELLA
Km 22,0  (113,0)

Anche stamattina sveglia presto. Già verso le 5,00 c’era movimento in camerata, colazione a letto a base di "acqua fresca e brioche”, corsa ai bagni e poi via.  Albeggiava che abbiamo attraversato il famoso ponte della Regina e tra i "buenas dias" e il canto degli uccelli abbiamo incominciato la nostra giornata da pellegrini.

Il tempo oggi è buono ma nuvoloso e senza il sole battente fino alle undici abbiamo camminato più spediti. E’ tutto molto bello, ma le cose che oggi ci hanno colpito di più, sono i piccoli paesi, l’antica strada romana che abbiamo percorso per un bel  tratto, le stradine in mezzo ai campi di grano, ornate di profumatissimi fiori.

Estella, la cittadina meta della nostra tappa di oggi è artisticamente stupenda. Già famosa al tempo dei romani col nome di Lizarra, divenne un importante centro commerciale attorno all’anno 1090 per i tanti pellegrini che vi transitavano. Ancora oggi, si possono ammirare la chiesa di San Pietro con la sua suggestiva scalinata, la chiesa di San Miguel, il convento di Santo Domingo fondato nel 1259, il magnifico palazzo dei re di Navarra del XII secolo. Giustamente, nel medioevo, le fu dato il soprannome “la Bella”.

 

 

 

SABATO 20/05/2006

6a tappa:
da ESTELLA a LOS ARCOS
Km 21,0  (134,0)

Giornata fresca, piacevole, con pochi saliscendi e lunghe carrarecce tra campi di cereali e profumatissima liquirizia. Simpatica sosta al monastero di Irache e foto d’obbligo alla famosa fonte del vino; peccato essere arrivati troppo presto e non averne assaggiato neanche un sorso. Poi, un bel sentiero in terra battuta in mezzo a un fitto bosco di querce, Villamajor con la sua fuente/cisterna de los Moros del XII secolo e la bella chiesa romanica di San Andres; e poi campi, campi, campi all’infinito fino a Los Arcos, graziosa cittadina medioevale.

 

 

DOMENICA 21/05/2006

7a tappa:
da LOS ARCOS  a  LOGRONO
Km 28,0  (162,0)

Stamattina, la sosta “bocadillo” l’abbiamo fatta a Viana, ultima città di Navarra. Qui, abbiamo ammirato, le strade medioevali, le antiche mura fortificate, la chiesa di Santa Maria del XIV secolo che custodisce le spoglie di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, e le imponenti rovine della chiesa romanica di San Pietro.

Siamo arrivati a Logrono, all’uscita della Messa di mezzogiorno, dopo una fresca camminata su e giù per colline coltivate a grano e vite. La regione che stiamo attraversando non è più la Navarra ma la Rioja, famosa per i suoi vini. La città è piena di enoteche e bar che dopo la messa si sono riempiti di gente, e a ragione: il vino è ottimo. Dopo aver assaggiato le specialità del posto, siamo ritornati in rifugio per pennichella, doccia e bucato. Solo verso le diciotto, siamo usciti per il giro turistico del centro storico: bella la cattedrale gotica del XV secolo dedicata a Santa Maria la Redonda e la chiesa di Santa Maria del Palacio del XII secolo.

 

 

 

 

LUNEDI’ 22/05/2006

8a tappa:
da LOGRONO  a  NAJERA

Km 29,0  (191,0)

Oggi il percorso, appena, appena ondulato, un handicap per noi montanari, è stato un susseguirsi di vigneti e campi di grano ornati di papaveri e fiordalisi.

Interessanti le rovine dell’antico Hospital per i pellegrini di San Juan de Arre, fondato, nel 1185, nei pressi di Navarrete. Ancora più interessante la cittadina medioevale di Najera il cui centro storico (dicono sia uno dei più belli di tutto il Cammino) è nato al riparo di uno sperone di roccia rossa. Fino al 1076 è stata capitale del regno di Navarra e nel maestoso complesso monastico di Santa Maria la Real dell’XI secolo riposano i suoi monarchi. E’ già passata una settimana, noi siamo in ottima forma e manteniamo un ritmo veloce.

 

 

MARTEDI 23/05/2006

9a tappa:
da NAJERA  a  SANTO DOMINGO DELLA CALZADA

Km 21,0  (212,0)

Minacciava brutto tempo stamattina, ma poi un’arietta fresca ha spazzato le nuvole e un pallido sole ha riscaldato noi poveri pellegrini. Abbiamo conosciuto un ragazzo di Vicenza e percorso un po’ di strada con lui. Alla sosta caffé, dopo di noi, sono arrivate quattro ragazze italiane di Padova: grandi saluti, chiacchiere, e poi via tra campi, campi, campi di tutte le tonalità del verde, che creavano uno stupendo contrasto con la terra rossa di questa zona.

Prima di arrivare a Santo Domingo, abbiamo incontrato uno dei signori genovesi conosciuto a Puente la Reina. Era un po’ avvilito perché non era abituato a questo genere di vita randagia e perché il suo compagno di viaggio, essendo un maratoneta, molto più giovane di lui, lo lascia sempre indietro. Loro viaggiano con l’auto al seguito per i bagagli, non seguono le tappe consigliate dalle varie guide e oggi non si fermeranno a Santo Domingo. E’ un peccato perché la cittadina, con le sue mura medioevali, la cattedrale romanica, il monastero, le viuzze animate e l’antico albergue de Peregrinos (XVI e XVIII secolo) meritava una sosta.

 

 

 

MERCOLEDI’ 24/05/006

10a tappa
da SANTO DOMINGO DELLA CALZADA a BELORADO

Km 22,5  (234,5)

Stamattina faceva molto freddo e per la prima volta abbiamo indossato le felpe; poi il sole ha cominciato a rischiarare l’orizzonte e a riscaldare un poco. Anche oggi campi e campi coltivati a grano, piselli e patate. Un continuo saliscendi per una stradina che ha quasi sempre costeggiato la statale.

Dopo la Navarra e la Rioja, oggi, siamo entrati in Castiglia-Leon e i paesini che abbiamo attraversato sembrano meglio organizzati per i pellegrini. . Anche Belorado è stato un importante centro nel medioevo, ha due belle chiese e un piccolo grazioso centro storico. Per la prima volta abbiamo visto sui pali, sui campanili e sui tetti, nidi con le cicogne.

 

Pagina 2

vai a pagina:

uno   -   tre   -    quattro   -   cinque

 

vai a:

Le Escursioni dei Soci   -   Home Page