SICILIA
Regno normanno
passato all'Impero in seguito al matrimonio di Costanza d'Altavilla con
Enrico di Svevia, la Sicilia finì nel 1266 sotto i francesi di
Carlo d'Angiò appoggiati dal Papato. Cacciati i francesi
dalla rivolta popolare dei Vespri Siciliani (1282) arrivarono gli
Aragonesi che fecero della Sicilia prima (1302) uno stato vassallo e
poi (1409) un possedimento diretto. Nel 1442 l'isola fu unita al
Napoletano e si costituì il Regno delle
Due Sicilie , nel cui
ambito la
Sicilia costituiva formalmente un vicereame.
Regno di Sicilia, c. 1258-1266
Manfredi Lancia, figlio
naturale di Federico II, incoronato re di Sicilia nel 1258,
cambiò il campo dell'aquila della casata sveva degli
Hohenstaufen da oro in argento. Nel 1266 Manfredi fu ucciso in
battaglia e la Sicilia presa dai francesi del guelfo Carlo
d'Angiò. L'insegna fu abbassata ma la nera aquila sveva in campo
bianco avrebbe avuto per secoli ripetuti riflessi sulle bandiere
siciliane.
Vicereame di Sicilia, 1282 - c.1800
1282-1296
Dopo la rivolta dei
Vespri (1282) i siciliani per cacciare definitivamente gli
angioini dall'isola chiesero aiuto a Pietro
III d'Aragona, che incoronarono il 4 settembre 1282 re di Trinacria.
Apparverro così le insegne con i pali giallo-rossi d'Aragona
uniti alle aquile sveve nere in campo bianco. Fino al 1296 le armi
erano inquartate normalmente.
1296 - sec. XVII
Nel
1296 l'inquartatura delle armi sveve e aragonesi fu mutata in croce di
Sant'Andrea, con i pali in alto e in basso e con le aquile a destra e
sinistra. Anche la funzione della bandiera andò progressivamente
cambiando: inizialmente da guerra diventò insegna inalberata dai
bastimenti mercantili siciliani.
sec. XVII - c. 1800
Forse
per errore, a causa del disegno piuttosto complicato, la precedente
bandiera era spesso rappresentata con le posizioni delle armi scambiate
(aquile in alto e in basso e i pali mutati in fasce). Si giunse
così, nel corso del XVII secolo, a una notevole semplificazione:
drappo bianco attraversato
da quattro strisce orizzontali alternativamente rosse e gialle, sopra e
sotto due piccole aquile nere (di foggia più moderna). La
bandiera durò probabilmente fino al 1800 - e comunque non oltre
il
2 ottobre 1817 allorché le bandiere siciliane furono abolite -
anche se per molti anni continuò ad apparire sulle carte.
Bibliografia - Armi Antiche, n.u. 1986 e n.u. 1987 -
Vexilla Notizie, 7, 2006
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