Sommario. Nel
secolo XIX le isole coralline di Abemama, Kuria, Aranuka e, per un
breve periodo, Nonouti, nelle Gilbert centrali, costituirono il regno
indigeno di Abemama, che nel 1892 dovette accettare il protettorato del
Regno Unito e fu annesso alle Gilbert britanniche.
Regno di Abemama, Kingdom of Abemama, 1884-1889
1884
1884-1889
Bandiera del regno
indigeno apparsa nell’aprile 1884 e modificata nel giugno dello stesso
anno. Disegno di stile europeo (infatti è attribuito al capitano
britannico Hayward). Le quattro stelle rappresentano le isole di
Abemama, Kuria, Aranuka e Nonouti, facenti parte delle Gilbert
centrali. Il re Binoka volle la bandiera per celebrare la conquista,
appena compiuta, del quarto atollo del suo regno, Nanouti. Ma, solo
pochi mesi dopo la conquista, l’atollo fu riperduto, e così il
28 giugno 1884 alla bandiera fu tolta la stella al battente. In teoria
restò in uso fino al 1889. È tuttavia verosimile che essa
fosse poco usata, in quanto testimonianza di una sconfitta.
Regno di Abemama, Kingdom of Abemama, 1889-1892
Bandiera del regno
indigeno alzata nel 1889 e
durata fino al 27 maggio 1892, quando le isole furono annesse al
protettorato
britannico delle Gilbert. Le tre strisce rappresentavano le isole di
Abemama,
Kuria e Aranuka. Il pescecane nero, secondo la leggenda, era il
progenitore
della dinastia del re Binoka. Simile lo stendardo
reale (vedi).
Sommario. Le
isole Gilbert, insieme a Ocean e ai gruppi della Fenice e delle Sporadi
Equatoriali, già protettorato britannico, furono costituite in
colonia nel 1915 unitamente alle Ellice, isole visitate per la prima
volta da Maurelle nel 1781. Nel 1975 i due componenti la colonia furono
separati e, poco dopo, conseguirono separatamente l’indipendenza come
Kiribati e Tuvalu.
Colonia Britannica delle Isole Gilbert e Ellice, Gilbert and Ellice
Islands, c. 1937-1975
Isole Gilbert, Gilbert Islands, 1975-1979
Bandiera della colonia (Blue
Ensign) creata in seguito alla concessione dello stemma (1°
maggio 1937). Il 28 agosto 1969 diventò la bandiera nazionale
ufficiale. Il 1° ottobre 1975 la colonia si divise: le Gilbert
mantennero la bandiera fino al 12 luglio 1979, allorché
diventarono indipendenti col nome di Kiribati. Le Ellice, in attesa di
nuovi simboli e in vista dell’indipendenza col
nome di Tuvalu, usarono temporaneamente le bandiere britanniche. Lo
stemma
raffigura l’oceano con il sole al tramonto e una fregata in volo:
questo
uccello marino, resistentissimo al volo, allude alle grandi distanze
intercorrenti
tra le isole.
Sommario.
Kiribati è la trascrizione della pronuncia in lingua locale del
nome europeo di queste isole, derivato da quello dell’esploratore che
le visitò, Gilbert. Nel 1975 furono separate dalle Ellice,
insieme alle quali erano amministrate dalla Gran Bretagna. Dal 1979
sono indipendenti.
Repubblica di Kiribati, Ribaberikin Kiribati, Republic of Kiribati,
dal 1979
Bandiera di impiego
generale, alzata il 12 luglio 1979, giorno dell’indipendenza.
Proporzioni 3/5. Bandiera armeggiata, adattamento dello stemma concesso
alla colonia delle isole Gilbert ed Ellice
nel 1937. La fregata (Fregata minor), uccello marino dalle
lunghissime
ali, capace di coprire enormi distanze, è rappresentato in volo
sulle onde dell’oceano e simboleggia la condizione geografica delle
isole,
disperse in una vasta area del Pacifico (circa cinque milioni di kmq).
Sommario. L'isola
di Banaba o Ocean, dalle parti di Nauru, che dipende da Kiribati, fu
scoperta nel 1804 dalla
nave inglese Ocean. Molti dei suoi abitanti sono stati trasferiti
altrove per agevolare lo sfruttamento dei ricchi depositi di fosfati;
essi continuano comunque a godere delle relative royalties. Nel
1979 i banabani si opposero all’annessione dell’isola al nuovo stato di
Kiribati, e ancor oggi aspirano al ritorno sulla loro piccola patria.
Isola Banaba, Isola Ocean, Banaba Island, Ocean Island,
dal 1973
Bandiera nazionale
introdotta nel 1973 e tuttora in uso presso i banabani in esilio.
Proporzioni 2/3. Sul drappo azzurro-mare figura il profilo dell’isola,
sovrastato da una grande fregata nera, entro un disco bianco.
Sommario. Le
isole polinesiane di Ellice, ebbero nel 1975 amministrazione separata
dalle Gilbert. Poco dopo presero il nome di Tuvalu. Nel 1978 giunse
l’indipendenza.
Isole Tuvalu, The Tuvalu Islands, 1977-1978
Bandiera di stato in
mare, adottata verso il novembre del 1977, e durata fino
all’indipendenza, conseguita il primo ottobre 1978. Le isole Ellice,
dopo la separazione dalle Gilbert (1° ottobre 1975), presero il
nome di Tuvalu e si dettero nuovi simboli. Lo stemma, utilizzato per il
badge della Blue Ensign, fu approvato il
3 dicembre 1976. Su di esso figurano le onde dell’oceano e un maneapa,
la casa delle riunioni, centro tradizionale delle assemblee locali. La
cornice
dello scudo reca otto conchiglie Mitra episcopalis, in
rappresentanza delle altrettante isole abitate dell’arcipelago,
alternate a otto foglie di banano, simbolo di fertilità.
Isole Tuvalu, The Tuvalu Islands, 1978-1995 e dal 1997
Bandiera valida per
tutti gli usi, alzata il primo ottobre 1978 e sostituita il primo
ottobre 1995; ripristinata l’11 aprile 1997. Proporzioni 1/2. Il campo
azzurro simboleggia l’oceano. Le nove stelle rappresentano le
altrettante isole dell’arcipelago nella loro posizione geografica;
tutto ciò in contrasto con il nome dello stato, “Tuvalu", che
significa “otto isole” e che non comprende l’isola un tempo disabitata
di Niulakita. Le altre isole sono Nanumea, Nanumanga, Niutao, Nui,
Vaitupu, Nukufetau, Funafuti e Nukulaelae. L’Union Jack ricorda
i legami passati e presenti con il Regno Unito.
Isole Tuvalu, The Tuvalu Islands, 1995-1997
Bandiera valida per
tutti gli usi, adottata il primo ottobre 1995, diciassettesimo
anniversario dell’indipendenza. La bandiera si dimostrò alquanto
impopolare e nel 1997 fu ripristinata quella precedente. Proporzioni
1/2. I colori rappresentano la vittoria (rosso), la pace (bianco) e
l’oceano (azzurro). Le stelle stanno per le isole nella loro posizione
geografica: rispetto alla precedente versione sono otto,
una in meno, perché non è rappresentata l’isola
disabitata
di Niulakita. Con l’abolizione dell’Union Jack dal cantone
s’intendeva dare un taglio simbolico ai legami col Regno Unito. Figura
invece lo stemma di stato, completo di cartiglio con il motto Tuvalu
Mo Te Atua,
“Tuvalu per Dio”.