Stendardo presidenziale
adottato il
1° gennaio 1922. Quadrato e bordato di rosso, portava l'aquila nera
in campo giallo-oro nella forma grafica prevista quando non era sullo
scudo, cioè con le ali più aperte. Privata degli orpelli
monarchici tornava ad essere l'essenziale emblema nazionale. Verso il
1926 il disegno dell'aquila sullo stendardo appare modificato in alcuni
particolari, il più evidente dei quali era il numero delle penne
dell'ala, sei anziché cinque. Tuttavia la versione originale non
scomparve del tutto. Sostituito nel 1933, lo stendardo fu ripreso molti
anni più tardi, il 7 giugno 1950 dal presidente Theodor Heuss
della nuova Repubblica Federale Tedesca, ed è tuttora in uso. Il
disegno è identico a quello del 1922.
Stendardo del presidente
Hindenburg (rieletto nel 1932) adottato il 23 aprile 1933, dopo la
chiamata al governo di
Hitler (30 gennaio) in seguito alla vittoria elettorale dei
nazionalsocialisti. Rispetto al precedente, cambiava solo il
bordo, da rosso a tricolore nero-bianco rosso; il disegno dell'aquila
restava quello del 1926 (ala a sei penne). Dopo la morte di
Hindenburg, il 2 agosto 1934, rimase in vigore ma non fu
più usata. Nell'agosto 1935 Hitler assunse i pieni poteri
assommando le cariche di capo dello stato (Führer) e di
cancelliere, e adottò una nuova bandiera: rossa, quadrata,
portava la svastica
circondata da un serto d'oro di foglie di quercia entro un disco
bianco. Quattro aquile, differenti due a due agli opposti
vertici. Durata sino alla fine di Hitler, il 30 aprile 1945.
Bibliografia
Flaggenbuch, 1926 e 1939 e altre opere a carattere
generale - Archivio CISV, scheda 15
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