Bandiera di Kiel,
capitale dello Schleswig-Holstein, introdotta nel 1921. La foglia
d'ortica bianca in campo rosso è presa dalle armi del ducato di
Holstein. La barca nera "murata" di bianco simboleggia l'importanza del
porto di Kiel. Proporzioni usuali 3/5.
Bandiera di Hannover,
capitale del Land della Bassa Sassonia. Ancora un drappo rosso-bianco,
segno che la città era importante membro della lega anseatica.
Lo stemma al centro risale al secolo XVI. Rappresenta una porta
fortificata d'argento in campo rosso su cui posa il leone d'oro dei
duchi, poi diventati re, di Brunswick. Lo scudetto con il trifoglio
verde in campo d'oro sotto l'arco della porta, è il primo stemma
della città. Proporzioni usuali 3/5 oppure circa 3/1 nella
versione verticale.
Bandiera di Braunschweig
(nota anche come Brunswick), seconda città della Bassa Sassonia
dopo Hannover. Drappo bianco-rosso di proporzioni 2/3; al centro lo
scudo d'argento con un leone rosso con denti d'argento e artigli neri.
Tale figura araldica, ridisegnata in stile moderno nel 1954, risale al
medioevo ed è tipico simbolo della città in termini di
fierezza e amore per la libertà.
Bandiera di Francoforte
sul Meno - massimo centro economico della Germania e sede della Banca
Europea - bianco-rossa con stemma. Città libera dal 1245,
raggiunse grande lustro e diventò sede elettiva dei sovrani
germanici. A metà del XIII secolo fu concessa alla città
la prerogativa di fregiarsi dell'aquila imperiale, i cui smalti
cambiarono nel secolo successivo, per cui lo stemma di Francoforte fu
di rosso all'aquila d'argento, unghiata e linguata d'azzurro,
imbeccata, armata e coronata d'oro. La bandiera attuale è in uso
dal 1952. Stessi colori e stesso stemma sull'insegna mercantile in uso
tra il 1833 e il 1866, quando Francoforte era Stato autonomo (vedi). Proporzioni di
solito
3/5 oppure circa 3/1 nella versione, molto diffusa, a sviluppo
verticale.
Una variante molto comune, anche se non ufficiale, è un bicolore
bianco-rosso; al centro lo stemma, che talora ha un capo d'argento con
il nome della città in nero. Una terza variante, meno diffusa,
è armeggiata: drappo rosso con l'aquila spostata verso l'asta.
Bandiera di Lipsia,
grande città del Land dello Stato Libero di Sassonia,
adottata
in epoca imprecisata. Drappo azzurro e giallo con lo stemma della
città
al centro. Proporzioni 3/5 (2/1 quando è alzata verticalmente).
Lo stemma, invariato dal 1470, è partito, con il leone nero in
campo d'oro dei margravi di Meissen, ai quali la città
appartenne a partire da circa l'anno 1000, e con i pali d'oro e
d'azzurro di
Landsberg, dai quali derivano i colori della bandiera. Il margraviato
di Landsberg, che comprendeva Lipsia, per certi periodi fece parte di
quello di Meissen e per altri fu autonomo.
Bandiera della
città di Chemnitz (Karl-Marx-Stadt al tempo della DDR),
in Sassonia. Semplice bicolore azzurro-giallo, colori presi, come nel
caso di Lipsia, dallo stemma dei Landsberg.
Talvolta è esposta con lo scudo, che ha la medesima origine di
quello di Lipsia, dal quale differisce solo per le partizioni invertite
e per alcuni dettagli nel disegno del leone.
Bandiera di Dresda,
importante centro culturale e artistico sull'Elba e capitale del Land
dello Stato Libero di Sassonia. Adottata in epoca imprecisata, ha i
colori sassoni e reca al centro lo stemma, partito, con il leone dei
margravi di Meissen, dei quali Dresda fu la residenza verso la fine del
XIII secolo, e i pali dei margravi di Landsberg con i colori cambiati
dall'oro-azzurro all'oro-nero dei duchi di Sassonia. Proporzioni usuali
3/5, se esposta verticalmente circa 3/1.