GEORGIA - Bandiere di Capo di Stato
© Roberto Breschi

Regno di Georgia, Sakhart'velo, fino al 1801



Stendardo reale adottato nel XVIII secolo e abolito nel 1801, anno della cacciata dal paese della famiglia reale e dell'annessione alla Russia degli zar. La corona al centro è tradizionalmente considerata quella dell'antico regno dell'Iberia caucasica.


Repubblica di Georgia, Sakhart'velos Respublica, fino a c. 2005 (?)





Stendardo del presidente Saakashvili introdotto in data imprecisata. Sarebbe stato sostituito verso il 2005, tuttavia in alcune circostanze risulta ancora in uso. Proporzioni 3/5, col pannello azzurro circa 3/8 del drappo. Al centro del pannello bianco, uno stemma con scudo a quarti alterni rossi e azzurri. Nel 1° quarto i simboli del potere: la spada, lo scettro e il globo; nel 2°, accollata a una croce di San'Andrea d'oro in campo azzurro, la croce di Santa Nino, detta "a forma di vite", con i bracci pendenti, reperto sacro del IV secolo venerato nella cattedrale ortodossa di Tbilisi; nel 3° la bilancia della giustizia e nel 4° San Giorgio che uccide il drago, simbolo nazionale. Sul tutto la tunica di Cristo, la più importante reliquia cristiana del paese. I leoni e la corona sono quelli attribuiti all'antico regno caucasico d'Iberia.

Repubblica di Georgia, Sakhart'velos Respublica, dal 2005





Stendardo presidenziale, apparso nel corso del 2005 e riportato in due differenti versioni. La prima è un drappo quadrato riproducente la bandiera nazionale adottata nel 2004 ma con i colori invertiti nel secondo e terzo quarto; al centro la stemma nazionale con San Giorgio e il drago, adottato il 1° ottobre 2004, qui limitato al solo scudo coronato e accompagnato da scettro e sciabola incrociati. La seconda versione, in proporzioni 2/3, consiste nella bandiera nazionale tal quale con al centro lo stemma completo di corona, leoni e cartiglio con la scritta dzala ertobashia, "la forza sta nell'unità", in caratteri georgiani antichi. Nelle immagini frequentemente reperibili, il presidente appariva ora con l'una ora con l'altra versione e perfino con quella azzurra e bianca. Poiché le crocette patenti bianche in campo rosso sono frequenti sui vessilli militari, si può supporre che lo stendardo quadrato fosse usato dal presidente in qualità di capo delle forze armate. Nel 2020 è stato decretarto un nuovo stendardo presidenziale.



Tuttavia, il 30 luglio 2020 è stato approvato per decreto un nuovo stendardo presidenziale. Esso mostra lo scudo dello stemma nazionale con San Giorgio e il drago posto in un drappo quadrato, bianco con bordura rossa e dentellatura rossa verso l'interno separata da un sottile filetto d'oro.


Bibliografia
Gaceta de Banderas, 122, 2008 e 226, 2021 - Archivio CISV, scheda 35/75


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