Sommario. Il
cantone di Berna entrò nella Confederazione per ottavo, nel
1353, subito dopo Glarona e Zugo. Fino al XVI secolo si ingrandì
notevolmente acquisendo territori dagli Asburgo (Argovia) e dai Savoia
(Vaud). Ma nel 1798, occupato dai francesi, fu praticamente smembrato e
ridotto alla sola città, suddiviso tra i nuovi cantoni di
Argovia, Lemano e Oberland. Non recuperò mai tutti i suoi
territori ma in compenso nel 1815 ottenne il Giura (tolto a Basilea)
che nel 1978 perse di nuovo, essendosi costituitosi cantone a
sé.
Bern, Berne, dal 1813 (sec. XIII-XIV)
Bandiera adottata con
l'analogo stemma nel 1813. La bandiera portava in origine l'orso levato
di nero in campo bianco; assunse colori e aspetto simili agli attuali
in una data imprecisata tra il 1289 e il 1375. Varie sono le teorie
sull'origine dell'orso e sulle cause del cambiamento dei colori, ma per
tutte mancano le prove. La figura dell'animale è forse legata al
culto di sant'Orso.
Bern,
Berne, dal sec. XIX
Bandiera non ufficiale,
considerata come un secondo vessillo cantonale. Deriva dalle antiche
insegne militari fiammate in uso a cavallo dei secoli XVIII e XIX. Per
il suo aspetto decorativo e per l'attaccamento dei bernesi alle loro
tradizioni è ancora molto diffusa, ed è chiamata "la
vecchia bandiera bernese".
Sommario. Il
cantone di Basilea, l'undicesimo della confederazione (entrato nel
1501), subì nel 1813 una guerra civile scoppiata a causa di
dissidi tra borghesi
e contadini. Il conflitto si risolse nel 1833 con la divisione
nei due semicantoni di Basilea Città e Basilea Campagna.
Antico vescovato, porta il pastorale sui suoi emblemi.
Basel, Bâle, 1833-1969
Bandiera adottata
insieme all'analogo stemma nel 1833 e praticamente caduta in disuso dal
7 dicembre 1969, quando, bocciata per volontà popolare la
proposta di riunificazione, i due stati che compongono il cantone,
Città e Campagna, diventarono completamente indipendenti l'uno
dall'altro. La bandiera è il semplice accostamento di quelle dei
singoli stati.
Basilea Città, Basel-Stadt, Bâle-Cité,
Basilea-Citad, dal 1833 (sec. XV)
Bandiera adottata nel
1833 insieme allo stemma; rinnovata nel disegno nel 1976. La prima
attestazione di drappi
bianchi con pastorale nero risale alla seconda metà del XV
secolo. L'emblema rappresenta un pastorale "ammantato", come si usava
dal XIII al XVI secolo. Esso era simbolo della signoria temporale dei
vescovi, i quali già nel secolo XIV lo avevano posto sui propri
sigilli.
Basilea
Campagna, Basel-Land, Bâle-Campagne, Basilea Champagna,
dal 1833
Bandiera adottata
insieme allo stemma nel 1833, quando al termine della guerra civile si
formarono i due semicantoni. Rinnovata nel disegno il 7 ottobre 1947.
Il pastorale "ammantato" in rosso (così era anticamente prima
ancora che nero) ha significato identico a quello di Basilea
Città. Qui il manico è rivolto verso il battente, per
sottolineare la rottura e la separazione, e porta sette nodi o bozzi (Krabben,
in tedesco), che rappresenterebbero i sette antichi balivati in cui era
diviso il territorio, oppure i sette eroi della rivolta dei contadini
del 1653.
Basel, Bâle, 1798
Bandiera nazionale
alzata il 22 gennaio 1798,
due giorni dopo la proclamazione dell'indipendenza e durata solo poche
settimane. I colori erano una combinazione di quelli di uso comune nei
balivati dell'antico vescovato.
CANTONI (Indice) Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/52
Sommario.
Tredicesino cantone della confederazione, a cui aderì nel 1513,
Appenzello era diviso in frazioni dette Rhoden (da ausroden,
disboscare), assegnate a gruppi familiari per la coltivazione. Nel 1597
in seguito a
dissidi religiosi provocati dalla Riforma, le frazioni esterne,
abitate da protestanti, si separarono da quelle interne, cattoliche, e
si formarono due semicantoni, l’Interno (Inner Rhoden)
e l’Esterno (Ausser Rhoden). Durante l'occupazione francese
(1798-1803), costituì con San Gallo il cantone di Sentis.
Appenzell, dal 1409
Appenzello Interno,
Appenzell Inner Rhoden, Rhodes-Intérieures, Appenzell Dadens,
dal 1597
Bandiera dell'intero
cantone risalente al periodo delle aspre guerre per la libertà
dalla soggezione del principe-abate di San Gallo. L'orso nero, linguato
e armato di rosso, con gli attributi maschili ben in evidenza, deriva
forse dagli stemmi della città e dell'abbazia di San Gallo.
Quando nel 1597 le frazioni esterne si separarono da quelle interne, il
semicantone interno mantenne la bandiera originaria.
Appenzello Esterno,
Appenzell Ausser Rhoden, Rhodes-Extérieures, Appenzell Dador,
dal 1597
Bandiera introdotta nel
1597 quando le frazioni esterne si separarono. Rispetto alla bandiera
originaria, porta le iniziali V (che sta per U) e R, tratte dalla
denominazione arcaica Usser Rhoden.
Sommario.
Sciaffusa fu fiorente città dell'impero (la bandiera cantonale
ne porta ancora i colori) fino all'ingresso nella confederazione, cui
aderì nel 1501, lo stesso anno di Basilea.
Schaffhausen, Schaffhouse, Schaffusa, dal 1831 (sec. XIV)
L'ariete, in tedesco Schaf,
è arma parlante che compariva almeno dal 1386 sui vessilli di
Sciaffusa. Tuttavia l'adozione ufficiale della bandiera cantonale e
dello stemma data
2 giugno 1831. I colori sono quelli dell'impero.
CANTONI (Indice) Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/58
Sommario. Biel,
sull'omonimo lago, fu libera città imperiale, solo formalmente
dipendente dal vescovo di Basilea. Strinse trattati e alleanze con i
tredici cantoni
e partecipò a molte delle loro campagne. Nel 1797 fu incorporata
nella Repubblica Elvetica e nel 1815 fu unita al cantone di Berna.
Bienne, sec. XIII-1798
Bandiera risalente
almeno al XIII secolo. Dopo l'occupazione francese (1797) restò
in vigore fino alla costituzione della Repubblica Elvetica (14 aprile
1798). Aveva il campo rosso in quanto vessillo di città
imperiale.